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La Gazzetta ufficiale C442 del 22 novembre avverte della pubblicazione della Relazione speciale della Corte dei Conti europea: — «Sinergie tra Orizzonte 2020 e i Fondi strutturali e d’investimento europei – Il potenziale non è sfruttato appieno»

Secondo i quadri giuridici 2014-2020 dei principali programmi dell’UE a sostegno della ricerca e dell’innovazione (Orizzonte 2020 e Fondi strutturali e di investimento europei), scrive la Corte, la Commissione europea e le autorità nazionali sono tenute per legge a stabilire sinergie tra di loro.

La Corte dei Conti europea ha valutato il grado di attuazione di quattro tipi di sinergie e abbiamo concluso che variava in base al tipo. In particolare, mentre le misure per creare sinergie a monte (ad es. il sostegno ai centri di ricerca) sono state ben attuate, le misure per creare sinergie a valle (ad es. finanziamento della valorizzazione dei risultati della ricerca) sono state scarsamente attuate.

Le differenze nei quadri giuridici, la cooperazione limitata tra le parti interessate della ricerca e dell’innovazione dei programmi e l’assenza di interoperabilità tra le banche dati dei loro progetti hanno limitato la possibilità di creare sinergie. La Corte formula raccomandazioni per affrontare questi problemi per aumentare l’uso delle sinergie.Secondo i quadri giuridici 2014-2020 dei principali programmi dell’UE a sostegno della ricerca e dell’innovazione (Orizzonte 2020 e Fondi strutturali e di investimento europei), la Commissione e le autorità nazionali sono tenute per legge a stabilire sinergie tra di loro..

Relazione speciale 23/2022: Sinergie tra Orizzonte 2020 e Fondi strutturali e di investimento europei – Non ancora sfruttate appieno le potenzialità (ITALIANO-PDF)
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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C349 del 12 settembre pubblica la notizia della pubblicazione della Relazione speciale della Corte dei Conti europea «Piani nazionali per la ripresa e la resilienza: la valutazione della Commissione – È adeguata nel complesso, ma l’attuazione rimane a rischio»

​​Nel febbraio 2021 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, finalizzato a mitigare l’impatto economico e sociale della pandemia di COVID-19.
Al fine di beneficiare del sostegno finanziario dell’UE, gli Stati membri devono presentare piani nazionali per la ripresa e la resilienza.
La Corte ha preso in esame la valutazione di detti piani nazionali condotta dalla Commissione e ha concluso che è stata complessivamente adeguata, tenuto conto della complessità del processo e della tempistica da rispettare.
Tuttavia, ha individuato una serie di debolezze nel processo e di rischi per una riuscita attuazione dei piani. La Corte formula varie raccomandazioni al fine di migliorare le procedure della Commissione per le valutazioni future e limitare i rischi e le problematiche che potrebbero ostacolare l’attuazione dei piani.

Corte dei Conti: Piani nazionali per la ripresa ela resilienza: la valutazione della Commissione (ITALIANO, PDF)
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