12 – Consumo e Produzione Responsabili

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12 – Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo

La popolazione mondiale attualmente consuma più risorse rispetto a quelle che gli ecosistemi siano in grado di fornire. Per lo sviluppo sociale ed economico che rientri nella capacità di carico degli ecosistemi, sono necessari cambiamenti fondamentali nel modo in cui le società producono e consumano.

L’Obiettivo 12 in ‘attuazione del quadro decennale dei programmi su modelli di consumo e di produzione sostenibili (http://www.unep.org/10yfp/), mira alla gestione ecologica dei prodotti chimici e di tutti i rifiuti, nonché a una sostanziale riduzione della produzione di rifiuti attraverso misure quali il riciclaggio. L’Obiettivo 12 ha anche lo scopo di dimezzare lo spreco alimentare, incoraggiare le imprese ad adottare pratiche sostenibili e promuovere politiche in materia di appalti pubblici sostenibili.

PROGRESSO VERSO L’OBIETTIVO 12 NEL 2017

Per raggiungere l’obiettivo 12 è necessario un quadro di riferimento nazionale solido per il consumo e la produzione sostenibili che sia integrato con i programmi settoriali e nazionali, con le pratiche commerciali sostenibili e il comportamento dei consumatori, nel rispetto delle norme internazionali relative alla gestione di sostanze chimiche e rifiuti pericolosi

· Scindere la crescita economica dallo sfruttamento delle risorse naturali è fondamentale per lo sviluppo sostenibile. Le cifre globali, tuttavia, registrano tendenze negative: il consumo di materiali nazionali (la quantità totale di risorse naturali utilizzate nei processi economici) è cresciuto da 1,2 kg a 1,3 kg per unità di PIL dal 2000 al 2010. Nello stesso periodo il consumo di materiale nazionale totale è aumentato da 48,7 miliardi di tonnellate a 71,0 miliardi di tonnellate. L’incremento è dovuto in parte a un maggior sfruttamento delle risorse naturali a livello mondiale, in particolare in Asia orientale.

· I Paesi continuano a far fronte alle sfide legate all’inquinamento di aria, suolo e acqua e all’esposizione a sostanze chimiche tossiche in conformità con gli accordi ambientali multilaterali. Quasi tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite sono firmatari di almeno una di queste convenzioni. Secondo gli impegni sottoscritti nelle convenzioni, i Paesi sono tenuti a presentare regolarmente dati e informazioni su rifiuti pericolosi, materiali inquinanti organici persistenti e sostanze che danneggiano l’ozono. Tuttavia, dal 2010 al 2014, hanno fornito i dati e le informazioni richieste solo il 57% dei firmatari della Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiutipericolosi e sulla loro eliminazione , il 71% dei firmatari alla Convenzione di Rotterdam sulla procedura di consenso preventivo informato per taluni prodotti chimici e pesticidi pericolosi nel commercio internazionale e il 51% dei firmatari della Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti. Al Protocollo di Montreal sulle sostanze che danneggiano lo strato di ozono sono state presentate le informazioni di tutti i firmatari.

Fonte: Rapporto del Segretario Generale “Progresso verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” E/2017/66

TRAGUARDI & INDICATORI

Il quadro globale per gli indicatori è stato sviluppato dal Gruppo inter-agenzie di esperti sugli indicatori per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (IAEG-SDGs) ed è stato stabilito in quanto punto di partenza pratico durante la 47° sessione della Commissione statistica delle Nazioni Unite tenutasi a marzo 2016. Il rapporto della Commissione, che includeva il quadro globale per gli indicatori è stato poi analizzato dall’ECOSOC durante la sua 70° sessione tenutasi a giugno 2016. Maggiori informazioni.

TRAGUARDI

12.1 Attuare il quadro decennale di programmi sul consumo e la produzione sostenibili, con la collaborazione di tutti i Paesi e sotto la guida dei Paesi sviluppati, in considerazione dello sviluppo e delle capacità dei Paesi in via di sviluppo

12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l’uso efficiente delle risorse naturali

12.3 Entro il 2030, dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e presso i consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e distribuzione, comprese le perdite post-raccolto

12.4 Entro il 2020, raggiungere la gestione ecocompatibile delle sostanze chimiche e di tutti i rifiuti in tutto il loro ciclo di vita, in accordo con i quadri internazionali concordati, e ridurre significativamente il loro rilascio in aria, acqua e suolo, al fine di minimizzarne l’impatto negativo sulla salute umana e l’ambiente

12.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo

12.6 Incoraggiare le imprese, soprattutto le aziende di grandi dimensioni e transnazionali, ad adottare pratiche sostenibili e ad integrare nelle loro relazioni periodiche i dati sulla sostenibilità

12.7 Promuovere in materia di appalti pubblici pratiche sostenibili, in base alle politiche e alle priorità nazionali

12.8 Entro il 2030, fare in modo che in tutto il mondo le persone abbiano accesso a informazioni adeguate e che siano sensibilizzate sulle questioni relative a sviluppo sostenibile e stili di vita in armonia con la natura

12.A Sostenere i Paesi in via di sviluppo a rafforzare la loro capacità scientifica e tecnologica in modo da passare a modelli di consumo e di produzione più sostenibili

12.B Sviluppare e adottare strumenti per monitorare l’impatto dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali

12.C Razionalizzare i sussidi ai combustibili fossili inefficienti che favoriscono lo spreco eliminando le distorsioni del mercato, in base alle condizioni nazionali, anche attraverso la ristrutturazione fiscale e la graduale eliminazione di sovvenzioni dannose, ove esistenti, in modo da riflettere il loro impatto ambientale, tenendo in dovuta considerazione le esigenze specifiche e le condizioni dei Paesi in via di sviluppo e riducendo al minimo i possibili effetti negativi sul loro sviluppo, in un modo tale da proteggere le comunità povere e danneggiate

INDICATORI

12.1.1 Numero di Paesi com piani di azione nazionali di consumo e produzione sostenibili (SCP) o con SCP definiti priorità o traguardo nelle politiche nazionali

12.2.1 Impronta sui materiali, impronta sui materiali pro capite e impronta sui materiali per PIL

12.2.2 Consumo nazionale di materiale, consumo nazionale di materiale pro capite e consumo nazionale di materiale per PIL

12.3.1 Indice di perdita di cibo globale

12.4.1 Numero di firmatari di accordi ambientali multilaterali internazionali sui rifiuti pericolosi e altre sostanze chimiche che rispettano loro impegni e obblighi nella trasmissione di informazioni come previsto da ciascun accordo

12.4.2 Rifiuti pericolosi prodotti pro capite e percentuale di rifiuti pericolosi trattati, per tipo di trattamento

12.5.1 Percentuale nazionale di riciclaggio, tonnellate di materiale riciclato

12.6.1 Numero di aziende che pubblicano relazioni periodiche sulla sostenibilità

12.7.1 Numero di Paesi che attuano politiche e piani di azione sulla sostenibilità degli appalti pubblici

12.8.1 Misura in cui (i) l’educazione alla cittadinanza globale e (ii) l’educazione allo sviluppo sostenibile (compresa l’educazione sui cambiamenti climatici) viene gestita a livello centrale attraverso (a) politiche di educazione nazionali, (b) programmi, (c) formazione degli insegnanti e (d) valutazione degli studenti

12.A.1 Quota di aiuti destinati ai Paesi in via di sviluppo per la ricerca e lo sviluppo per il consumo e la produzione sostenibili e per le tecnologie ecocompatibili

12.B.1 Numero di strategie per il turismo sostenibile o le politiche e i piani di azione attuati con strumenti di valutazione e monitoraggio concordati

12.C.1 Quota di sussidi per combustibili fossili per unità di PIL (produzione e consumo) e in rapporto con la spesa nazionale totale per combustibili fossili

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