E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie

Numero unico europeo: nel 2023 ventuno milioni di telefonate

L’11 febbraio si è celebrata la Giornata europea dell’1.1.2., istituita nel 2009 per favorire una sempre maggiore conoscenza del servizio e sensibilizzare i cittadini sul Numero Unico di Emergenza europeo.

Lo rende noto il sito del Dipartimento per gli Affari europei.



In Italia, il Numero unico è oggi operativo in 13 regioni italiane, con 18 Centrali Uniche di Risposta (CUR) che garantiscono la copertura del servizio ad oltre 38 milioni di abitanti, pari a circa il 65% della popolazione nazionale.

Nel corso del 2023, le Centrali Uniche di Risposta hanno gestito complessivamente oltre 21 milioni di telefonate. Le CUR hanno assicurato la ricezione anche delle chiamate di emergenza generate direttamente dalle autovetture in caso di incidente automobilistico grazie al sistema e-Call (sistema utilizzato sui veicoli in tutta la UE che chiama automaticamente e gratuitamente l’1.1.2. se il veicolo è coinvolto in un incidente grave): oltre 120mila lo scorso anno, con l’inoltro di 7.084 chiamate per interventi riconosciuti dalle Centrali come effettivamente necessari.

Le CUR, inoltre, effettuano una rilevante azione di filtro delle chiamate improprie (non di emergenza) pari – nel 2023 – a quasi il 45% del totale delle richieste. Questo consente di liberare le centrali operative degli enti di pronto intervento da una significativa mole di lavoro, consentendo di concentrare le risorse sugli effettivi soccorsi richiesti.

Come funziona l’1.1.2.

Il Servizio permette ad ogni cittadino, digitando l’1.1.2. da rete fissa o da rete mobile, di richiedere il tipo di soccorso di cui necessita (sanitario, forze di polizia, vigili del fuoco e soccorso in mare). La chiamata viene raccolta dalla Centrale Unica di Risposta che, svolte le opportune verifiche, la inoltra con i dati di localizzazione del chiamante e del tipo di soccorso, alla sala operativa competente per l’intervento immediato.

Il sistema dell’1.1.2., in piena coerenza con i requisiti del Servizio previsti dalla normativa europea e recepiti in quella nazionale, presenta dei rilevanti punti di forza che lo rendono prezioso per tutti i cittadini che possono raggiungere gratuitamente attraverso un solo numero tutti i servizi di emergenza con la garanzia di un accesso multilingue.

Tutte le chiamate sono localizzate: questa funzione, in particolare, certamente utile in città, risulta indispensabile per le chiamate provenienti da aree extra urbane dove risulta difficile fornire indicazioni precise e tempestive per essere raggiunti dai soccorsi. Proprio per garantire in tali casi maggiore accuratezza, dal 2022 l’Italia si è adeguata ai migliori standard tecnologici aggiungendo ai dati di localizzazione provenienti dalla rete telefonica quelli generati dallo smartphone.

In Italia, ogni chiamata di emergenza riceve normalmente una risposta in poco più di 7 secondi, con tempi complessivi di gestione della chiamata in linea con il disciplinare tecnico. Nel caso in cui il contatto con la centrale non avvenga per qualsivoglia ragione, l’utente viene immediatamente richiamato.

Il servizio “112Sordi”

L’Italia ha sempre avuto una particolare attenzione a garantire l’accesso al servizio di emergenza delle persone non udenti. Dal 2021 è attivo il servizio “112Sordi” erogato su tutto il territorio nazionale con un sistema completamente gratuito che consente l’utilizzo di una chat testuale in tempo reale, la condivisione della posizione geografica, la possibilità di ricevere immagini utili in attesa dei soccorsi e di rispondere a domande interattive estremamente semplici e veloci. Lo scorso anno 482 persone non udenti sono state soccorse con questo speciale sistema a loro dedicato.

Il modello italiano di gestione del NUE 1.1.2. è il prodotto di una sinergia istituzionale tra Stato e regioni che trova la sua sintesi nella Commissione consultiva presso il Ministero dell’Interno, nella quale sono rappresentate tutte le amministrazioni coinvolte, , tra le quali anche il Dipartimento per gli Affari Europei.

Author