Norme UE riviste per permesso combinato di lavoro e soggiorno

Sfoglia le altre notizie

ASSEMBLEA SOCI Federazione AICCRE Lazio

Il 3 ottobre 2024, presso la Sala Consiliare della Città Metropolitana di Roma Capitale, situata in Via IV Novembre 119/a, ROMA, si terrà l’assemblea dei soci della Federazione AICCRE Lazio.

La Commissione europea rende noto in un comunicato di aver accolto con favore l’accordo politico raggiunto nei giorni scorsi tra il Parlamento europeo e il Consiglio UE sulla direttiva rivista sul permesso unico.

Queste norme aggiornate istituiscono un’unica procedura di richiesta per un permesso combinato di lavoro e soggiorno dell’UE (un “permesso unico”). Le norme riviste prevedono un insieme comune di diritti per i lavoratori provenienti da paesi extra-UE, per quanto riguarda le condizioni di lavoro, la sicurezza sociale, il riconoscimento delle qualifiche e i benefici fiscali.

Per rimanere competitiva a livello globale, l’UE deve essere in grado di attrarre talenti nei settori in cui ne ha più bisogno, scrive la Commissione. Affrontare le esigenze del mercato del lavoro con i talenti e le competenze giusti favorirà la crescita e l’innovazione. Le nuove norme contribuiranno a questo obiettivo snellendo la procedura di richiesta del permesso unico, rendendola al tempo stesso più efficace per i lavoratori e i datori di lavoro extracomunitari. Questa revisione migliora anche la tutela dei lavoratori extracomunitari’ diritti umani e la loro tutela dallo sfruttamento lavorativo.

Una volta adottata, questa legislazione rivista:

Consentire ai cittadini extra-UE di richiedere un permesso unico non solo da paesi extra-UE ma anche da uno Stato membro se già risiedono in quello Stato membro sulla base di un permesso di soggiorno;

Introdurre procedure di candidatura più rapide per facilitare il reclutamento internazionale;
Prevedere una più forte tutela dei lavoratori provenienti da paesi extra-UE, anche introducendo il diritto di cambiare datore di lavoro e un periodo minimo di disoccupazione durante il quale non deve essere revocato il permesso unico; ciò significa che entro il periodo di validità del permesso i lavoratori avranno il diritto di cambiare datore di lavoro pur continuando a risiedere legalmente nello Stato membro.

Garantire che i beneficiari di protezione ai sensi della legislazione nazionale possano beneficiare del diritto alla parità di trattamento se è loro consentito lavorare;

Includere nuovi obblighi per gli Stati membri di prevedere ispezioni, meccanismi di monitoraggio e sanzioni contro i datori di lavoro che violano i diritti dei lavoratori extracomunitari, compresi i diritti alla parità di trattamento.

L’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio è ora soggetto all’approvazione formale da parte dei colegislatori. Una volta pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, la Direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione e gli Stati membri avranno 2 anni per recepire le disposizioni della Direttiva nel diritto nazionale.

Proposta di direttiva relativa a una procedura unica di domanda per un permesso unico per i cittadini di paesi terzi di soggiornare e lavorare nel territorio di uno Stato membro

Share:

Vuoi rimanere sempre aggiornato

Iscriviti alla nostra mailing list