Il 3 agosto scorso in modalità on line, si è svolto un incontro che ha visto riuniti i membri della delegazione italiana nella Plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa e alcuni esponenti dell’Intergruppo parlamentare per l’Europa di Camera e Senato, insieme ad esponenti del Parlamento italiano e a membri del Movimento Federalista Europeo.
Il confronto si è focalizzato sull’analisi del processo della Conferenza, sugli ostacoli e sulle opportunità che offre; e sulla necessità di mantenere un forte coordinamento tra i membri della delegazione italiana e il Parlamento nazionale, per cercare di elaborare una posizione condivisa che i vari membri della delegazione italiana possano sostenere ciascuno nei propri ambiti.
Tutti gli interventi hanno rilevato:
* l’importanza dell’occasione offerta dalla Conferenza per migliorare l’Unione europea, grazie anche alla novità del coinvolgimento e della partecipazione diretta dei cittadini;
* la necessità di sfruttare la Conferenza per promuovere una riforma dell’UE che includa anche la riforma dei Trattati;
* il ruolo importante dell’Italia nell’UE, che ha la responsabilità di usare al meglio le risorse indicate nel PNRR per dimostrare sia la credibilità del Paese, sia la necessità di rendere strutturale il nuovo corso inaugurato dal NGEU, modificando l’attuale governance economica dell’UE ormai insostenibile nell’attuale quadro politico ed economico internazionale.
Tutti concordi sulla necessità di rendere l’UE più capace di agire e di sostenere il proprio modello valoriale nel mondo (molti i riferimenti alla necessità di dotarla di una propria sovranità, che deve coesistere in modo coordinato con quella degli Stati), ma anche più democratica, nel senso di creare una responsabilità diretta verso i cittadini e la possibilità del controllo democratico da parte di questi ultimi.
Questo si realizza
* con la creazione di un’Unione fiscale e della relativa capacità fiscale autonoma europea e di un bilancio federale di dimensioni adeguate;
* con l’abolizione della regola dell’unanimità;
* con un legame più forte tra eletti e cittadini, da realizzare tramite una riforma della legge elettorale europea (come le liste transnazionali collegate all’elezione del Presidente della Commissione);
* con il rafforzamento del principio di sussidiarietà, per dare maggiore possibilità di partecipazione politica ai livelli di governo sub-nazionali.
La riunione si è chiusa indicando tra l’altro la necessità di un prossimo appuntamento dopo l’estate.