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Carta europea, Polonia: 15 città si impegnano per l’uguaglianza locale. Baraldi: “CEMR incoraggia luoghi anti-discriminatori”

15 città polacche (che coprono oltre 4 milioni di abitanti) hanno firmato la Carta europea per l’uguaglianza di donne e uomini nella vita locale in una cerimonia collettiva che si è svolta a Poznań lo scorso 11 ottobre.

L’evento, organizzato dall’Associazione delle città polacche (APC) e dal CEMR, si è svolto in una giornata simbolica per l’uguaglianza di genere e i diritti umani, la Giornata internazionale delle bambine, nonché il giorno di apertura del Forum europeo dei diritti fondamentali 2021.

Silvia Baraldi, AICCRE e portavoce CEMR per l’uguaglianza di genere, in un videomessaggio ha evidenziato: “In qualità di custodi della Carta, il CEMR e il suo Comitato permanente promettono il loro sostegno e incoraggiamento a coloro che sono motivati ​​a creare luoghi in cui tutti possano perseguire le proprie ambizioni in condizioni di parità, senza discriminazioni”.

La firma della Carta dimostra la volontà politica e il desiderio di numerose città polacche di essere luoghi egualitari e amichevoli per tutti. Questa mobilitazione presenta anche un volto diverso dei governi locali polacchi in contrasto con l’ondata di risoluzioni anti-Lgbt che sono state adottate in Polonia negli ultimi anni. Sebbene i contesti nazionali e i dibattiti politici siano controversi, le città hanno un ampio margine di manovra per attuare politiche e programmi locali che siano sensibili al genere e inclusivi. (Leggi il nostro articolo a proposito)

I nuovi firmatari, che comprendono cinque delle dieci maggiori città della Polonia, sono: Bydgoszcz, Chełmno, Jaslo, Łódź, Lublin, Ostrów Wielkopolski, Płońsk, Poznań, Pruszków, Puck, Skarzysko-Kamienna, Sopot, brzychnica e Varsavia, Wa.

Il Commissario europeo per l’uguaglianza, Helena Dalli, ha dichiarato: “La firma della Carta è un impegno pubblico, che implica l’accettazione della diversità e la garanzia di pari diritti e opportunità. Un tale atto è particolarmente apprezzato in questi tempi difficili in cui le donne e le minoranze hanno sperimentato un maggiore impatto degli effetti della pandemia”.

I 15 nuovi firmatari polacchi si uniscono a una comunità europea di quasi 2.000 governi locali con idee simili in 36 paesi che si sono impegnati a rispettare i principi della Carta e la utilizzano per guidare lo sviluppo delle loro politiche di uguaglianza di genere.

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