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“A tutto campo per un’ Europa dei cittadini, unita, solidale ed inclusiva”

Il CCRE/CEMR  ha partecipato l’11 ottobre ad una serie di eventi nell’ambito della Settimana europea delle Regioni e delle Città, che si sta svolgendo a Bruxelles.  Agenda fitta per il Presidente del CCRE/CEMR Stefano Bonaccini che è anche Presidente dell’AICCRE, accompagnato dal Segretario generale dell’AICCRE Carla Rey: si è iniziato con un evento sul futuro dell’Europa per proseguire con la sessione sulla  politica di coesione ed infine con l‘incontro con  il Presidente del Comitato delle Regioni e dei poteri locali (CdR), Karl Heinz Lambertz.  Il Presidente del CCRE/CEMR ha ribadito  alcune prese di posizione del CCRE/CEMR su alcuni importanti temi oggetto di discussione  nel corso dell’importante giornata: “per il CCRE/CEMR, ha detto il Presidente nel corso di una intervista rilasciata alla stampa italiana,  la politica di coesione è la più forte manifestazione di solidarietà tra gli europei ed i loro  territori, nonché il collante che tiene unita l’Europa. Grazie alla politica di coesione, abbiamo creato posti di lavoro, dato accesso all’istruzione, favorito l’inclusione sociale, incrementato la ricerca, costruito migliaia di km di strade e ferrovie, stimolato la creazione di PMI.

EUROPA 2020

L’aumento della pressione finanziaria rischia però di indebolire la politica di coesione nel prossimo bilancio UE 2020. Tuttavia, un taglio netto alla politica di coesione avrebbe conseguenze devastanti.  Vorrebbe dire che le nostre città e regioni verrebbero escluse dal progetto europeo e di conseguenza non potrebbero far fronte a priorità come immigrazione, digitalizzazione, economia circolare e energia. Il CCRE crede che i fondi regionali non debbano essere utilizzati dall’UE come strumento per raggiungere l’equilibrio di bilancio.   In questo periodo di incertezza, l’impegno a favore di una politica di coesione territorialmente equilibrata e localmente adeguata è più importante che mai. La politica di coesione ha un alleato forte pronto a difenderla all’interno delle istituzioni UE: la Commissaria per la Politica Regionale, Corina Crețu (nella foto nel corso dei  lavori) , che crede in una politica di coesione forte per tutti gli Stati Membri e le Regioni dell’UE. Tuttavia, le decisioni saranno prese da tutta la Commissione, che presenterà nei prossimi mesi una proposta di progetto chiara. Il confronto con gli Stati Membri e ed il Parlamento europeo sarà serrato, ma ci auguriamo di riuscire a offrire il nostro contributo. Inoltre, chiediamo ai maggiori responsabili delle decisioni all’interno dell’UE di fare in modo che i negoziati siano trasparenti e rapidi al fine di attuare la prossima politica di coesione nei nostri Comuni e nelle nostre Regioni con le tempistiche giuste”.

ALLEANZA PER LA COESIONE


Bonaccini si è soffermato sull’”Alleanza per la Coesione”, lanciata ufficialmente il 9 ottobre e che è stata rafforzata  dall’incontro dell’11 ottobre dedicato con le associazioni territoriali e le altre parti interessate: “le Città e le Regioni dovrebbero essere coinvolte nella progettazione della politica di coesione. È una condizione non negoziabile per uno sviluppo territoriale e sarà integrato giusto ed equilibrato in Europa. È per questa ragione che le principali associazioni di Comuni e Regioni in Europa e il CdR hanno deciso di fare fronte comune per essere ascoltati da chi prende decisioni nell’UE. Noi sindaci e leader regionali siamo determinati a fare in modo che la politica di coesione non venga sacrificata nel bilancio UE post-2020”.  L’Alleanza per la Coesione, ha continuato il Presidente, “è una coalizione che riunisce chi crede che la politica di coesione dell’UE debba rimanere un pilastro del futuro dell’UE. Allo stesso tempo, in quanto associazioni leader rappresentanti città e Regioni, insieme al CdR, vogliamo alimentare un confronto autentico e aperto, dal basso verso l’alto, per farci portavoce delle opinioni dei cittadini sul loro futuro. Perché rinunciare alla politica di coesione vorrebbe dire privare il progetto europeo di buona parte della sua sostanza.  Per quanto concerne il futuro dell’Unione, Bonaccini ha sottolineato come “i leader locali e regionali sono sempre stati in prima linea nel progetto europeo e vogliono mantenere in vita questo spirito. La nostra ambizione è quella di alimentare un confronto autentico e aperto, dal basso verso l’alto, e farci portavoce delle opinioni dei cittadini sul loro futuro, avendo come orizzonte temporale il 2030. Recentemente il Presidente Juncker ha annunciato la creazione di una taskforce sulla sussidiarietà: un’ottima idea. All’interno di questa taskforce sarebbero rappresentati gli enti locali e regionali, poiché essi possono svolgere un ruolo positivo cooperando con l’UE in relazione a questioni rispetto alle quali può fare davvero la differenza”.

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