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E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.27 del 2 febbraio 2024 un comunicato del Ministero dell’Interno riguardante gli elettori italiani temporaneamente all’estero per motivi di lavoro o studio.

Il comunicato rende noto che “al fine di poter esprimere il voto per i membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia presso le sezioni elettorali istituite nel territorio degli altri Paesi membri dell’Unione gli elettori italiani non iscritti nell’elenco degli elettori residenti negli altri Paesi membri dell’Unione e che ivi si trovino per motivi di lavoro o di studio, nonché gli elettori familiari con esso conviventi, devono far pervenire entro il 21 marzo 2024 all’Ufficio consolare competente apposita domanda diretta al sindaco del comune nelle cui liste elettorali sono iscritti”
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La DG REGIO ha appena pubblicato uno studio indipendente sull’accesso delle persone a una serie di bisogni di base – alloggio, acqua potabile e servizi igienico-sanitari, elettricità, raffreddamento e riscaldamento e connettività Internet e telefonica – nelle regioni ultraperiferiche.

Lo studio analizza l’accesso ai bisogni di base selezionati, le infrastrutture in atto per consentire l’accesso a tali bisogni, identifica le tendenze, sviluppa una serie di indicatori e propone raccomandazioni (orizzontali e per regione).

L’analisi contenuta nel presente studio è in linea con la comunicazione del 2022 “Mettere le persone al primo posto, garantire una crescita sostenibile e inclusiva e liberare il potenziale delle regioni ultraperiferiche dell’UE” e la sua attenzione alla necessità di colmare il divario nelle condizioni di vita tra queste regioni e Europa continentale. Questo studio si basa su studi e dati pertinenti della Commissione europea, delle autorità nazionali e regionali e sulle informazioni raccolte durante interviste e riunioni tecniche.

Lo studio evidenzia le restanti esigenze nonché i progressi compiuti negli ultimi anni e mette in risalto il sostegno dell’UE, in particolare attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).

Studio sulle condizioni di vita e sull’accesso a bisogni di base selezionati nelle regioni ultraperiferiche dell’UE
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La Commissione europea ha proposto nei giorni sorsi di modificare il bilancio dell’UE per il 2024 al fine di tenere conto delle modifiche apportate a seguito dell’accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla revisione del quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2021-2027.

Il bilancio modificato consentirà all’Unione di continuare anche quest’anno a ottenere risultati sulle priorità comuni dell’UE, a vantaggio dei cittadini dell’Unione e non solo. In particolare, rafforzerà il nostro sostegno all’Ucraina, stimolerà gli investimenti nelle tecnologie critiche e nella difesa e fornirà risorse aggiuntive per sostenere i nostri partner nei Balcani occidentali. Grazie a questa revisione, il bilancio dell’UE sarà inoltre attrezzato meglio per aiutare gli Stati membri colpiti da catastrofi naturali e i paesi che affrontano crisi umanitarie.

La modifica del bilancio annuale dell’UE per il 2024 prevede un aumento di oltre 5,8 miliardi di €, destinato a finanziare:

il rafforzamento dello strumento per l’Ucraina e la mobilitazione della riserva ucraina, con un importo di 4,8 miliardi di €;

il rafforzamento del Fondo europeo per la difesa nel quadro della piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa con un importo di 376 milioni di €;

il rafforzamento della riserva europea di solidarietà e della riserva per gli aiuti d’urgenza (già riserva di solidarietà e per gli aiuti d’urgenza) con un importo di 365 milioni di €;

il rafforzamento dello strumento per le riforme e la crescita per i Balcani occidentali con un importo di 501 milioni di €, in attesa dell’adozione della proposta della Commissione da parte dei colegislatori;

l’adattamento della riserva per il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro al fabbisogno effettivo degli ultimi anni.

La Commissione ha presentato per approvazione il progetto di bilancio rettificativo (PBR) al Parlamento europeo e al Consiglio.

L’UE ha dovuto affrontare una serie di sfide impreviste e senza precedenti successivamente all’adozione, nel 2020, del bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027: dalla brutale invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con tutto ciò che ne è derivato, alla ripresa della migrazione dopo la pandemia di COVID-19, all’accelerazione dell’inflazione e dei tassi d’interesse.

Il bilancio UE ha contribuito in modo determinante alla risposta dell’Unione europea; affrontare queste sfide molteplici ha però spinto le sue risorse al punto di esaurimento, ostacolandone la capacità di far fronte anche alle sfide più urgenti.

Affinché il bilancio dell’UE possa continuare a permettere di conseguire gli obiettivi più essenziali, nel giugno 2023 la Commissione ha proposto di rafforzare il bilancio a lungo termine dell’UE. Il 1º febbraio 2024 i leader dell’UE hanno confermato tutte le priorità della proposta della Commissione e hanno approvato la prima revisione del bilancio a lungo termine dell’UE e la creazione dello strumento per l’Ucraina e della piattaforma STEP. La procedura, in base alla quale il pacchetto è stato concordato anche con il Parlamento europeo, prevede l’entrata in vigore del regolamento QFP riveduto il 1º marzo 2024.

Il PBR rende operativa la revisione del QFP per l’anno 2024, come concordato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel novembre 2023.


Il bilancio annuale dell’UE
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Nel corso della 3a edizione del Forum della diplomazia di Antalya in Turchiaù, la Segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić ha sottolineato l’impegno dell’Organizzazione a combattere ogni forma di razzismo e discriminazione, tra cui l’odio e il razzismo antimusulmani.

Prendendo la parola durante la tavola rotonda sul tema “Razzismo, xenofobia e islamofobia in aumento”, la Segretaria generale ha evidenziato l’importanza delle convenzioni e delle politiche del Consiglio d’Europa in quanto strumenti essenziali per assicurare il rispetto dei diritti umani, delle libertà, della diversità e dell’uguaglianza.

Il Forum riunisce capi di Stato e di governo, ministri, diplomatici, imprenditori, esponenti del mondo accademico, gruppi di esperti e rappresentanti dei giovani e dei media per un dibattito omnicomprensivo. Previsto inoltre per la Segretaria generale un programma completo di incontri bilaterali.

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