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La Commissione europea rende noto in un comunicato di aver accolto con favore l’accordo politico provvisorio raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE sulla revisione della direttiva sulla qualità dell’aria ambiente.

Una volta adottata, la nuova legge fisserà gli standard di qualità dell’aria dell’UE per il 2030 allineati più strettamente alle linee guida globali sulla qualità dell’aria dell’OMS. Si tratta di un passo importante per proteggere meglio la nostra salute e avanzare sulla strada verso l’azzeramento dell’inquinamento ambientale entro il 2050.
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Nel 2022, le fonti energetiche rinnovabili rappresentavano il 41,2% del consumo lordo di elettricità nell’UE, 3,4 punti percentuali (pp) in più rispetto al 2021 (37,8%) e ben prima di altre fonti di generazione di elettricità come il nucleare (meno del 22%), il gas (meno del 20%) o il carbone (meno del 17%).

Lo rende noto Eurostat, l’ufficio statistiche dell’Unione europea.

In totale, le fonti energetiche rinnovabili sono aumentate del 5,7% dal 2021 al 2022.

L’energia eolica e idroelettrica rappresentano oltre i due terzi dell’elettricità totale generata da fonti rinnovabili (rispettivamente 37,5% e 29,9%). Il restante terzo dell’elettricità proveniva dal solare (18,2%), dai biocarburanti solidi ( 6,9%) e da altre fonti rinnovabili (7,5%). L’energia solare è la fonte in più rapida crescita: nel 2008 rappresentava solo l’1% dell’elettricità consumata nell’UE.

La maggior parte del consumo di elettricità della Svezia nel 2022 proveniva da fonti rinnovabili (83,3%, principalmente idroelettrica ed eolica), seguita da Danimarca (77,2%, principalmente eolica) e Austria (74,7%, principalmente idroelettrica). Quote superiori al 50% si sono registrate anche in Portogallo (61,0%), Croazia (55,5%), Lettonia (53,3%) e Spagna (50,9%).

All’estremità opposta della scala, le quote più basse di elettricità da fonti rinnovabili sono state segnalate a Malta (10,1%), Ungheria (15,3%), Repubblica Ceca (15,5%) e Lussemburgo (15,9%).

Articolo Eurostat sulle energie rinnovabili

Sezione tematica Eurostat sull’energia

Banca dati Eurostat sull’energia
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Nella riunione online del 20 febbraio, la commissione per gli affari attuali del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa ha adottato il progetto di relazione sulle “Risposte locali e regionali ai disastri naturali e ai rischi climatici: dalla preparazione ai rischi alla resilienza”. Il rapporto, che sarà discusso dal Congresso in plenaria il 28 marzo 2024, esamina le principali sfide affrontate dagli enti locali e regionali in specifiche situazioni di crisi, compresi i disastri naturali come i terremoti, ma anche le inondazioni estreme e altri rischi legati al clima.

Il rapporto promuove l’idea che le risposte degli enti locali e regionali debbano essere fornite in cooperazione con altri livelli di governo e partner nella comunità, e che le transizioni ecologiche, sociali ed economiche saranno elementi essenziali di una risposta strutturale alla crisi.

Il Congresso ha inoltre avuto uno scambio di opinioni sul ruolo degli enti locali e regionali nella lotta alla tratta di esseri umani, con la partecipazione del Segretariato del Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani del Consiglio d’Europa. I membri hanno inoltre ascoltato i delegati dei giovani del Congresso 2023 sull’impegno dei giovani e sulle principali sfide affrontate dai giovani – come l’accesso ai servizi sociali e agli alloggi – e hanno discusso di come gli enti locali e regionali affrontano queste problematiche.
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Da ieri è possibile candidarsi al 17° concorso REGIOSTARS i progetti sostenuti dalla politica di coesione.

I candidati possono scegliere tra cinque aree tematiche:

Categoria 1: Un’Europa competitiva e intelligente – Promuovere la competitività, l’innovazione e la resilienza economica;

Categoria 2: Un’Europa verde – La transizione verde come fattore abilitante dello sviluppo regionale;

Categoria 3: Un’Europa connessa – Migliorare la mobilità e la connettività tra le regioni;

Categoria 4: Un’Europa sociale e inclusiva – Realizzare un’Europa più inclusiva sfruttando i talenti regionali;

Categoria 5: Un’Europa più vicina ai cittadini – Promuovere lo sviluppo sostenibile di tutti i tipi di territori.

Come negli anni precedenti, il pubblico avrà la possibilità di votare il finalista preferito per il Public Choice Award. Il periodo di presentazione delle domande è aperto fino al 31 maggio 2024.

Tutti i vincitori saranno annunciati durante la Settimana delle regioni dell’UE a ottobre. Dal 2008, i REGIOSTARS sono i premi annuali europei per progetti finanziati dalla politica di coesione che dimostrano l’eccellenza e il nuovo approccio nello sviluppo regionale. Proponendo soluzioni alle sfide comuni e sfruttando le maggiori opportunità, REGIOSTARS ha ispirato le regioni a realizzare una politica regionale dell’UE sempre più incisiva. Tutti i dettagli del concorso sono disponibili su https://regiostarsawards.eu/ .

Maggiori informazioni

17 ° Concorso REGIOSTARS
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