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Il 1° dicembre, nella suggestiva cornice della sala del consiglio regionale di Firenze, l’AICCRE ha svolto il suo primo Consiglio Nazionale dopo le elezioni degli organi avvenute durante il congresso di Milano lo scorso 29 settembre.

La neo eletta Presidente Milena Bertani ha dato il via ai lavori, aprendo un capitolo nuovo e ambizioso nella storia dell’AICCRE. Un momento di rinnovamento che ha visto l’approvazione del bilancio di previsione, segno tangibile di una gestione attenta e responsabile delle risorse.



La riunione ha toccato importanti temi e progetti che caratterizzeranno l’associazione nel 2024. Tra le priorità, la promozione delle attività e dei programmi del Consiglio d’Europa, ed un rinnovato impegno nella cooperazione internazionale e nella progettazione europea.

Un passo significativo è stato annunciato durante la sessione, con l’approvazione della proposta di aprire una sede a Bruxelles, sottolineando così l’intenzione di estendere la presenza e l’influenza dell’AICCRE oltre i confini nazionali.

La riunione ha visto inoltre l’elezione della Consigliera Regionale Ilaria Bugetti a Presidente del Consiglio Nazionale.

Nel suo discorso di accettazione, la neo-eletta presidente ha espresso gratitudine nei confronti della Presidente Bertani per la scelta di tenere la riunione a Firenze. Un gesto che, oltre a essere strategico per il lavoro dell’AICCRE, si è rivelato un segnale di vicinanza alla regione Toscana toccata dai recenti eventi calamitosi.

“La presenza di tanti Comuni ed Enti Locali venuti a Firenze da tutta Italia” ha dichiarato la Presidente Bertani “ci rende molto orgogliosi del lavoro fatto in questi primi due mesi di lavoro. La sinergia tra i nuovi organi, il dinamismo delle proposte e l’attenzione alle esigenze regionali hanno caratterizzato questa riunione, promettendo un futuro ambizioso per l’AICCRE e la sua missione di promuovere la collaborazione europea a livello locale e regionale”.

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La Commissione europea informa il 5 dicembre, attraverso un comunicato stampa, di aver accolto con favore l’accordo provvisorio raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili.

Contribuirà a rendere i prodotti sostenibili la nuova norma nell’UE, facendoli durare più a lungo, utilizzare l’energia e le risorse in modo più efficiente, più facili da riparare e riciclare, contenere meno sostanze pericolose e includere più contenuti riciclati. Migliorerà inoltre la parità di condizioni per i prodotti sostenibili nel mercato interno dell’UE e rafforzerà la competitività globale delle imprese che offrono prodotti sostenibili.

Proposta di regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili

Pagina web della Commissione Europea sui prodotti sostenibili

Ecodesign ed etichettatura energetica per i prodotti connessi all’energia

Registro europeo dei prodotti per l’etichettatura energetica (EPREL)
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Comitato politico del CEMR per dare forma al futuro della governance locale e regionale a Praga

Il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (CEMR) si riunirà a Praga per la riunione del Comitato Politico il 6 e 7 dicembre 2023. Ospitato dall’Unione delle Città e dei Comuni della Repubblica Ceca (SMO ČR), l’evento si svolgerà presso lo storico Municipio Nuovo di Praga.

Lo rende noto il CEMR sulpropriosito.

Le riunioni del comitato politico rappresentano una pietra angolare del calendario annuale del CEMR, offrendo una piattaforma per il dialogo costruttivo, il processo decisionale collaborativo e la pianificazione strategica tra i rappresentanti eletti a livello locale e regionale. I lavori del Comitato inizieranno con i discorsi di apertura della Sig.ra Gunn Marit Helgesen, Presidente del CEMR; Richard Vereš, vicepresidente del CEMR e membro esecutivo della SMO ČR e sindaco di Slezská Ostrava; e Bohuslav Svoboda, sindaco di Praga e presidente onorario della SMO ČR.

Fabrizio Rossi, Segretario Generale del CEMR, sottolinea l’importanza dell’evento: “L’incontro del Comitato Politico di Praga riveste un significato speciale in quanto precede le prossime elezioni europee, aggiungendo un ulteriore livello di importanza alle nostre discussioni e risoluzioni. La nostra sincera gratitudine va a l’Unione delle città e dei comuni della Repubblica Ceca per aver ospitato questo evento.”

Al centro dell’incontro ci saranno i due dibattiti del 7 dicembre:

Dibattito politico: “Abbinare Green Deal europeo e democrazia: quale percorso per il livello locale?” – Il primo dibattito riguarderà la transizione democratica e inclusiva verso un futuro verde. Introdotto dai risultati dello studio di Italo Colantone, Professore Associato all’Università Bocconi, sarà seguito da un dibattito moderato da Federica Bordelot, neo nominata Direttore Policy e Impatto del CEMR, su come realizzare la transizione verde tenendo in considerazione le specificità esigenze dei diversi territori.

Alimentare il futuro: guidare le politiche climatiche ed energetiche dell’Europa attraverso la governance multilivello – Il secondo dibattito della giornata presenterà i risultati critici del rapporto CEMR e delle comunicazioni E40: “Alimentare il futuro: guidare le politiche climatiche ed energetiche dell’Europa attraverso le regioni e i comuni – Governance multilivello, politiche esemplari e dinamiche finanziarie ”. Marlon Hilden, responsabile dell’energia, del clima e della finanza sostenibile del CEMR, creerà le basi per una tavola rotonda dinamica sulla decentralizzazione delle politiche verdi e un dibattito aperto con figure di spicco della Commissione europea, dei governi locali e regionali, della ricerca sulla politica energetica e delle parti interessate.

Fabrizio Rossi afferma: “La PragaIl Policy Committee è determinante nello smantellamento dei silos urbano-rurali, favorendo una transizione che migliori davvero la vita di tutti. I nostri dibattiti sul ruolo dei governi locali e regionali nell’armonizzare la transizione verde con la democrazia e nel preservare la coesione sociale hanno il potenziale per modellare il nostro futuro collettivo.

L’ evento culminerà con la cerimonia di firma della Dichiarazione di Praga presso la residenza del sindaco di Praga, sottolineando l’impegno dei governi locali e regionali nel promuovere un cambiamento positivo in Europa.

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In occasione della XII riunione del consiglio di amministrazione dell’Istituto europeo per le arti e la cultura dei rom (ERIAC), tenutasi il 4 dicembre a Berlino, il Vice Segretario generale del Consiglio d’Europa Bjørn Berge ha sottolineato che “il lavoro dell’ERIAC, i suoi risultati e la sua visibilità continuano a essere essenziali per promuovere l’inclusione dei rom, per combattere l’antiziganismo e per evidenziare e promuovere le arti e la cultura rom”.

Diversi risultati di quest’anno sono stati presentati al consiglio di amministrazione, tra cui la mostra Barvalo del MUCEM di Marsiglia, che è stata recentemente insignita del Premio Historia per la migliore mostra museale del 2023.

Il Vice Segretario generale ha sottolineato il forte e costante sostegno del Consiglio d’Europa e l’importanza del partenariato con l’ERIAC.
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La Commissione europea ha adottato il 5 dicembre il programma di lavoro “UE per la salute” per il 2024, che mira a realizzare le principali priorità della politica sanitaria dell’UE nel quadro dell’Unione europea della salute. Il bilancio di 752,4 milioni di € ne stimolerà lo sviluppo e fornirà finanziamenti per affrontare importanti questioni sanitarie in tutta l’UE. L’obiettivo è migliorare la preparazione dell’Unione alle crisi tramite l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) e la capacità di affrontare sfide come quelle connesse alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina. Garantirà inoltre la diffusione di iniziative digitali chiave come lo spazio europeo dei dati sanitari (EHDS), volto in particolare a sfruttare i dati sanitari digitali per migliorare l’assistenza sanitaria dei pazienti in tutta l’UE.

Il bilancio 2024 contribuirà inoltre a rafforzare la resilienza dell’UE nei confronti delle minacce per la salute a carattere transfrontaliero e ad attuare la strategia farmaceutica per l’Europa e il piano europeo di lotta contro il cancro. Sosterrà inoltre le iniziative emergenti, con particolare attenzione alla salute mentale, alla salute mondiale e all’evoluzione dei medicinali.

Al fine di rafforzare l’importante ruolo svolto dalle organizzazioni civili nell’attuazione delle politiche sanitarie dell’UE, il programma “UE per la salute” continuerà a concedere nel 2024 sovvenzioni di funzionamento per 9 milioni di € e pubblicherà un invito a concludere accordi quadro di partenariato per il periodo 2025-2026.

L’adozione del programma di lavoro fa seguito a un parere positivo degli Stati membri in occasione della riunione del comitato del programma “UE per la salute” del 28 novembre.

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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea serie C del 5 dicembre pubblica l’avviso della pubblicazione della Relazione speciale 28/2023 della Corte dei Conti europea: Appalti pubblici nell’UE – Meno concorrenza per i contratti di lavori, beni e servizi aggiudicati nel periodo 2011 – 2021

Gli appalti pubblici sono una componente essenziale del mercato unico dell’UE, scrive la Corte. Consentono alle autorità pubbliche degli Stati membri di acquisire lavori, beni e servizi con il miglior rapporto qualità/prezzo scegliendo le imprese più efficienti.

Ciò contribuisce a sua volta a rendere i mercati più competitivi e salvaguarda l’interesse pubblico. La Corte ha riscontrato che, nell’ultimo decennio, la concorrenza per i contratti pubblici è diminuita e che la riforma del 2014 delle direttive dell’UE non è riuscita manifestamente ad invertire tale tendenza.

Complessivamente, manca la consapevolezza dell’importanza della concorrenza negli appalti pubblici, precisa la Corte. I dati disponibili non sono sistematicamente utilizzati per individuare le cause profonde di questa diminuzione e le azioni intraprese per ridurre gli ostacoli alla concorrenza sono state solo frammentarie.

La Corte conclude che gli obiettivi fondamentali della riforma del 2014 delle direttive dell’UE volta a garantire la concorrenza, ad esempio semplificando e abbreviando le procedure di aggiudicazione degli appalti, non sono stati raggiunti e che alcuni di essi potrebbero anche ridurre la concorrenza.

La Corte raccomanda di chiarire gli obiettivi degli appalti pubblici e definirne la priorità, colmare le lacune relative ai dati raccolti sugli appalti pubblici, migliorare gli strumenti di monitoraggio per consentire una migliore analisi, analizzare più nei dettagli le cause profonde e presentare un piano d’azione per superare i principali ostacoli alla concorrenza negli appalti pubblici.
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