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Mentre diversi paesi sono alle prese con la rapida diffusione degli incendi, l’UE interviene per rafforzare gli sforzi antincendio e fornire il sostegno necessario alle comunità colpite con oltre 490 vigili del fuoco e 9 aerei antincendio dispiegati in Grecia e Tunisia dal 18 luglio. Lo rene noto un comunicato stampa della Commissione europea.

I due Paesi del Mediterraneo hanno attivato il Meccanismo di protezione civile dell’UE e l’UE ha prontamente risposto:

10 paesi (Bulgaria, Croazia, Cipro, Francia, Italia, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia e Serbia) stanno contribuendo alla risposta del meccanismo di protezione civile dell’UE agli incendi in Grecia . In totale, oltre 490 vigili del fuoco e 7 aerei sono stati schierati in diverse aree del Paese. Un funzionario di collegamento dell’UE sostiene il coordinamento delle operazioni in Grecia e la mappatura satellitare Copernicus dell’UE fornisce una valutazione dei danni in diverse aree della regione dell’Attica e di Rodi. 2 Canadair della riserva rescEU ospitata dalla Spagna sono stati schierati nel nord-ovest della Tunisia .

Gli incendi, alimentati da condizioni meteorologiche secche e temperature elevate, rappresentano una grave minaccia per vite, mezzi di sussistenza ed ecosistemi in tutto il Mediterraneo. In risposta, il meccanismo di protezione civile dell’UE dimostra ancora una volta di essere uno strumento chiave di solidarietà e cooperazione tra gli Stati membri dell’UE e oltre durante le emergenze.

La flotta di transizione di rescEU comprende: 10 velivoli anfibi medi (tipo Canadair), 14 velivoli più leggeri (tipo trattore aereo/fireboss) e 4 elicotteri medio/pesanti.

rescEU si aggiunge al pool di protezione civile dell’UE, che oggi conta 4 velivoli anfibi medi (tipo Canadair), 5 squadre antincendio forestali a terra senza veicoli e 7 con veicoli e 2 squadre di valutazione/consulenza.

Inoltre, ci sono più di 400 vigili del fuoco preposizionati per tutta l’estate. Per essere meglio preparata a sostenere gli Stati membri in questa stagione degli incendi boschivi, l’UE ha anche rafforzato il suo centro di coordinamento della risposta alle emergenze con un gruppo di supporto dedicato agli incendi boschivi per monitorare, anticipare e agire tempestivamente.

Gli Stati membri possono attivare il meccanismo di protezione civile dell’UE per richiedere assistenza per combattere gli incendi boschivi. rescEU rafforza la risposta di protezione civile dell’UE disponendo di una riserva che viene mobilitata quando non sono disponibili altri mezzi nazionali.

Incendi boschivi

rescEU.

Meccanismo di protezione civile dell’UE
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E-News, diritti umani ed uguaglianza, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Le diverse crisi, i conflitti e l’emergenza climatica aumentano le vulnerabilità alla tratta di esseri umani e diversificano i rischi di tratta, motivo per cui i governi e le altre parti coinvolte devono dedicare l’attenzione e le risorse adeguate alla lotta contro tale fenomeno. Questo è il messaggio veicolato del Gruppo di coordinamento interagenzia contro la tratta di esseri umani (ICAT) in una dichiarazione pubblicata in vista della Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani e sostenuto dal Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA).

La dichiarazione dell’ICAT sottolinea che le risposte alla tratta di esseri umani accusano un ritardo notevole, nonostante le stime mondiali suggeriscano un aumento del numero totale di persone, in particolare minori, in diverse situazioni di sfruttamento. Ciò significa che un numero crescente di vittime della tratta e di persone a rischio è lasciato indietro, senza accesso all’assistenza, alla giustizia e a vie di ricorso.

“Queste preoccupazioni vengono regolarmente sollevate nei rapporti del GRETA che sottolineano il basso tasso di azioni penali e condanne per tratta di esseri umani, la mancanza di accesso effettivo al risarcimento per le vittime della tratta, nonché le sfide poste dal crescente utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”, ha dichiarato la Presidente del GRETA Helga Gayer, chiedendo ai 48 Stati contraenti della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani di mantenere la loro attenzione su tali questioni e di rafforzare le risorse per sconfiggere questa piaga.

Il GRETA ha recentemente lanciato il quarto ciclo di valutazione della Convenzione del Consiglio d’Europa contro la tratta di esseri umani, ponendo l’accento sulle vulnerabilità alla tratta, in particolare l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che comportano dei cambiamenti strutturali nel modo in cui i criminali operano e aggravano le vulnerabilità esistenti.
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La Commissione per gli affari costituzionali del Parlamento Europeo (AFCO) dopo che il Parlamento Europeo ha chiesto ufficialmente al Consiglio Europeo l’apertura di una Convenzione per la riforma dei Trattati UE, sta ultimando una sua proposta di riforma dell’UE che dovrebbe far proprie le richieste emerse dalla Conferenza sul futuro dell’Europa che si è conclusa nel maggio dell’anno scorso. Lo rende noto il sito del Movimento Federalista Europeo (MFE).

I rappresentanti dei principali gruppi politici del Parlamento europeo si sono recentemente accodati a favore di una riforma dei Trattati che preveda modifiche sostanziali in senso federale. In particolare, i gruppo politici hanno concordato di votare per attivare l’articolo 48 dei Trattati, che regola la procedura per la revisione ordinaria dei Trattati UE.

Secondo la dichiarazione di due parlamentari presenti all’incontro, “i deputati che lavorano alla risoluzione terranno una conferenza stampa congiunta il 7 settembre, per annunciare l’accordo. Il voto sulla risoluzione è stato fissato per il 5 ottobre nella Commissione AFCO del Parlamento europeo e poi seguirà la Plenaria”.

Nel frattempo, il Parlamento europeo ha votato un report che chiede processi decisionali più democratici a livello europeo. Il testo chiede il rafforzamento del ruolo del Parlamento europeo, uno “Statuto di cittadinanza dell’UE” per consolidare i valori dell’UE e proteggere meglio i cittadini, un’Agorà europea e consultazioni online paneuropee dei cittadini.
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Dodici consorzi di agenzie di informazione hanno ricevuto un sostegno complessivo di 14 milioni di € per progetti transfrontalieri volti a rafforzare il settore dei mezzi di informazione nei prossimi due anni.Lo rende noto il sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea.

Tra i profili dei dodici consorzi vincitori, distribuiti in tutta l’UE e in altri paesi che partecipano a Europa creativa, vi sono il giornalismo investigativo, i media di comunità, il giornalismo nella lingua dei segni, i podcast e il giornalismo giovanile. Le attività dei progetti finanziati comprenderanno lo sviluppo di norme commerciali ed editoriali comuni, la sperimentazione di nuovi tipi di redazioni e nuovi formati, programmi di formazione e produzioni transfrontaliere. I beneficiari del progetto operano in piena indipendenza editoriale.

I progetti sono stati selezionati a seguito del secondo invito annuale a presentare proposte per i partenariati per il giornalismo nell’ambito di Europa creativa nel 2022, come parte dell’iniziativa NEWS annunciata nel piano d’azione per i media e l’audiovisivo.

Ogni anno viene pubblicato un nuovo invito a presentare proposte per partenariati per il giornalismo nell’ambito di questa iniziativa, che mira a promuovere la collaborazione transfrontaliera tra le organizzazioni dei mezzi di informazione in tutta Europa.

Il primo di questi inviti annuali, pubblicato nel 2021 per un valore di 8 milioni di €, si è chiuso con la selezione di sette progetti. Il terzo e ultimo invito a presentare proposte per i partenariati per il giornalismo, del valore di 10 milioni di €, è stato pubblicato nel dicembre 2022 ed è attualmente in fase di valutazione; i progetti selezionati dovrebbero essere avviati all’inizio del 2024.

Una panoramica delle sovvenzioni ai mezzi di informazione è disponibile qui.

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La Commissione europea ha adottato il 26 luglio una nuova serie di orientamenti per assistere gli Stati membri nell’aggiornamento e nell’attuazione di strategie, piani e politiche nazionali di adattamento complete, in linea con legge europea sul clima e con la strategia dell’UE di adattamento ai cambiamenti climatici.

Dalle ondate di calore estremo alle siccità devastanti, dai rovinosi incendi boschivi all’innalzamento del livello dei mari, con la conseguente erosione delle coste, gli inevitabili impatti dei cambiamenti climatici incontrollati sono ben noti e stanno ormai iniziando a manifestarsi concretamente. Le ultime conclusioni della relazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) sottolineano l’urgenza di adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici. Gli orientamenti pubblicati intendono aiutare gli Stati membri a migliorare i preparativi per questa realtà emergente, caratterizzata da un rapido aumento della frequenza con cui si manifestano tali fenomeni.

La Commissione punta a sostenere gli Stati membri nell’adozione di un approccio globale all’elaborazione delle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici grazie a un coordinamento e a un’integrazione multilivello, sia sul piano orizzontale che a tutti i livelli degli enti subnazionali. Gli orientamenti comprendono anche un elenco completo delle principali caratteristiche della politica di adattamento. Per migliorare le strategie e i piani di adattamento degli Stati membri, gli orientamenti propongono inoltre nuovi temi e settori strategici di cui tenere conto all’atto di elaborare politiche volte a garantire risultati migliori.

Ulteriori informazioni sono disponibili online
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Il programma di borse di studio ECA-EUI è un’opportunità di finanziamento per i ricercatori all’inizio della carriera nel campo delle finanze e delle politiche pubbliche dell’UE. Nel 2023 sono disponibili due assegni di ricerca (5.000 euro ciascuno). La scadenza per la presentazione delle domande è venerdì 6 ottobre 2023. Lo rende noto il sito della Corte dei Coni europea.

La Corte dei conti europea e l’Istituto universitario europeo di Firenze hanno aperto le candidature per la 17a edizione del loro programma congiunto di borse di ricerca post-laurea. Nel 2023 sono disponibili due assegni di ricerca (5.000 euro ciascuno).

Assegno di ricerca post-laurea ECA-IUE – Termini e condizioni

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