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L’Uguaglianza la mettiamo sulla Carta!


Il lavoro degli amministratori locali italiani per la “Carta” ci rende protagonisti esemplari in Europa e nel mondo


L’AICCRE con concretezza verso una Europa più equa ed inclusiva, nel segno degli enti locali. Sul nostro sito troverete la pubblicazione che raccoglie le buone pratiche degli enti locali italiani ispirate dalla Carta europea per l’uguaglianza delle donne e degli uomini nella vita locale”: 113 schede (in italiano ed in inglese) che raccontano le esperienze dei nostri poteri locali. “E’ innanzitutto una valorizzazione del lavoro che svolgono quotidianamente i nostri sindaci ed amministratori locali e regionali, in questo caso su un tema di importanza universale qual è quello dei diritti”, ha commentato Carla Rey, Segretario generale dell’AICCRE.
Gli enti locali e regionali, che sono gli ambiti di governo più vicini ai cittadini, rappresentano i livelli d’intervento più idonei per combattere le disparità e per promuovere una società veramente equa.
La “Carta” è nata dall’impegno, dalla sensibilità e dalla visione degli enti locali europei raccolti nel CCRE/CEMR. “Importante, sottolinea la Rey, che la Carta sia tenuta in primo piano e sia parte integrante della pianificazione strategica degli enti locali”.
Tornando alla pubblicazione sulle buone pratiche, la dirigente AICCRE ne sottolinea alcune caratteristiche e funzioni: “è una grande opportunità di scambio tra i nostri enti locali e quelli europei, visto che è tradotta anche in lingua inglese, e verrà disseminata nei nostri circuiti europei ed internazionali, nei quali l’AICCRE da alcuni anni è saldamente inserita. Vogliamo infatti che la ‘Carta’ e le buone pratiche che ne conseguono siano conosciute e rielaborate, ovviamente con le dovute declinazioni e differenze, anche negli altri Continenti”.
Vogliamo anche, continua il Segretario generale, che a “livello internazionale sia valorizzata l’Unione europea che in quanto a diritti è all’avanguardia assoluta”.
Insomma, quello della “Carta” è un percorso italiano, europeo e mondiale che premia, in questo caso, il nostro Paese dove gli amministratori locali “hanno avuto una buona mobilitazione, posizionandosi in Europa tra i più sensibili”.
Oggi i problemi della nostra società devono essere affrontati a livello globale, facendo leva però sulla centralità dell’ente locale: “occorre un progetto che abbia una visione globale ed il nostro faro deve essere l’Agenda 2030. Un esempio concreto è che tra i suoi obiettivi, il goal 5, è quello di “raggiungere l’uguaglianza di genere”: quale miglior modo per valorizzare ed esaltare la Carta?
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