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UE propone di rafforzare diritti delle vittime di reato

Una iniziativa del 12 luglio della Commissione europea mira a rafforzare i diritti delle vittime di reato in tutta l’Unione europea in modo che ricevano sostegno, accedano alle informazioni, chiedano giustizia e ottengano un risarcimento. La proposta di aggiornamento della direttiva esistente stabilisce norme minime che vanno oltre quelle adottate nel 2012, affrontando efficacemente le esigenze in evoluzione della nostra società, gli sviluppi della tecnologia e della giustizia.

La riforma, informa Bruxelles, comprende i seguenti elementi:

Garantire che le vittime siano ben informate dei loro diritti e fornite delle risorse necessarie per denunciare un reato, in particolare istituendo una linea telefonica universale di assistenza alle vittime con un numero di telefono europeo: 116 006 e istituendo un sito web completo, che dovrebbe consentire anche chat ed e-mail.

Rafforzare le misure di sicurezza adattate alle esigenze specifiche delle vittime vulnerabili (come bambini, anziani, persone con disabilità, vittime di reati di odio o vittime detenute): la Commissione propone di migliorare la valutazione individuale dei bisogni di protezione delle vittime, prevedendo che dovrebbe essere avviato fin dal primo contatto con le autorità – e ampliare l’elenco delle misure di protezione disponibili – ad esempio ordini di protezione o garantire la presenza delle autorità di contrasto.

Fornire l’accesso a servizi di supporto specializzati per le vittime vulnerabili, come il supporto psicologico gratuito per tutto il tempo necessario a seconda delle esigenze individuali delle vittime.
>Facilitare l’accesso alla giustizia garantendo che le vittime siano sufficientemente assistite in tribunale e abbiano il potere di contestare le decisioni del procedimento penale che incidono sui loro diritti, indipendentemente dal loro status durante tale procedimento.

Garantire un effettivo accesso al risarcimento garantendo alle vittime un risarcimento subito dopo la sentenza. Le vittime dovrebbero avere il diritto di ottenere una decisione sul risarcimento dall’autore del reato nell’ambito del procedimento penale (senza la necessità di ricorrere ad un altro procedimento) e lo Stato dovrebbe pagare il risarcimento direttamente alla vittima, chiedendo successivamente il rimborso all’autore del reato.

Queste revisioni e misure proposte si basano sulla valutazione della direttiva sui diritti delle vittime del 2012 e sulla strategia dell’UE sui diritti delle vittime 2020-2025, riflettendo l’impegno dell’Unione europea a migliorare continuamente la protezione e il sostegno offerti alle vittime di reato in tutti gli Stati membri.

La proposta della Commissione deve essere adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Una volta adottata, gli Stati membri avrebbero due anni per recepire la direttiva nel loro diritto nazionale.Viene fatta un’eccezione per l’uso di mezzi di comunicazione elettronici, per i quali gli Stati membri avrebbero quattro anni per creare le strutture necessarie.

Proposta di direttiva che modifica la direttiva sui diritti delle vittime del 2012

Domande e risposte Direttiva sui diritti delle vittime

Strategia dell’UE sui diritti delle vittime (2020-2025)

Direttiva sui diritti delle vittime del 2012

2022 Valutazione della direttiva sui diritti delle vittime del 2012

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