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La vicepresidente del Congresso dei poteri locali e regionali, Martine Dieschburg è intervenuta nei giorni scorsi sul tema del sostegno alla democrazia locale, alla pace e alla resilienza delle comunità. “Attualmente stiamo vivendo un momento molto speciale, caratterizzato da molteplici crisi nel continente europeo e nel mondo”, ha sottolineato in apertura dell’Assemblea Generale dell’Associazione Europea per la Democrazia Locale (ALDA).

Riferendosi alla pandemia di Covid-19, alla guerra della Russia contro l’Ucraina, ma anche ai cambiamenti climatici che minacciano il pianeta e alla crescente polarizzazione delle società, ha sottolineato che queste crisi che stiamo affrontando oggi portano in primo piano la resilienza delle nostre comunità, sia per prevenire le conseguenze della crisi, per resistere o adattarsi ad esse, ma anche per riprendersi rapidamente dopo il loro impatto.

Il Vicepresidente ha ricordato che, di fronte a queste numerose crisi, il lavoro del Congresso, come quello di ALDA, nel rafforzamento della democrazia locale e del coinvolgimento dei cittadini, serve ad aumentare la resilienza delle città e delle regioni. Ha inoltre evidenziato l’importanza cruciale di promuovere e difendere i valori democratici del Consiglio d’Europa a tutti i livelli di governance. “Il lavoro delle nostre istituzioni contribuisce a rafforzare le basi delle nostre società democratiche. Questo è fondamentale perché una società costruita su solide basi resisterà a qualsiasi crisi”, ha concluso la vicepresidente Dieschburg.

Approfondimenti

PAGINA AICCRE SULL’UCRAINA Intervento di Martine Dieschburg, Vicepresidente del Congresso.

La guerra della Federazione Russa contro l’Ucraina: fascicolo speciale.

COVID-19: risposte locali e regionali

Obiettivi di sviluppo sostenibile a livello locale.

Società inclusive e prevenzione della radicalizzazione
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Il sito del Parlamento europeo inform che dopo aver raccolto informazioni sull’intelligenza artificiale (IA) per 18 mesi, la relazione della Commissione speciale sull’intelligenza artificiale in un’era digitale (AIDA) del Parlamento europeo ha proposto una tabella di marcia dell’UE per l’IA. “Un approccio olistico per il consolidamento di una posizione comune a lungo termine, che metta in luce i valori chiave dell’UE, gli obiettivi e i valori sull’IA, che consentano di proseguire gli attuali sforzi legislativi dell’UE in questo settore“.

Secondo la relazione, “l’UE è rimasta indietro nello sviluppo, nella ricerca e negli investimenti in campo di intelligenza artificiale e l’intensificazione di un’azione dell’UE è fondamentale per la trasformazione digitale dell’UE, poiché il suo impatto continuerà ad essere crescente sia sull’economia che nella vita quotidiana.

I rischi e i vantaggi dell’intelligenza artificiale secondo il PE.

Secondo l’Assemblea di Strasburgo, Le norme, le salvaguardie e i regolamenti dell’UE “dovrebbero garantire che l’IA apporti consistenti benefici in ogni settore dell’UE, dalla transizione verde alla salute e dall’industria, alla governance pubblica, all’agricoltura e alla produttività del lavoro”.

La relazione parlamentare mette in guardia sull’importanza di un’azione tempestiva dell’UE per “fissare standard chiari basati sui valori UE, e per evitare che questi vengano definiti altrove”.

Dal momento che l’attuale legislazione europea e nazionale è frammentata, lenta e non fornisce la certezza del diritto, la relazione propone la creazione di un contesto normativo favorevole che comprenda un processo legislativo dinamico e una governance moderna. Inoltre, per supportare l’innovazione ed evitare oneri normativi, “dovrebbero essere rigorosamente regolamentate solo le applicazioni di IA ad alto rischio”.

Poiché le tecnologie di IA dipendono dai dati disponibili, la condivisione dei dati nell’UE deve essere rivista ed estesa. La piena integrazione e armonizzazione del mercato unico digitale dell’UE favorirà gli scambi transfrontalieri e l’innovazione.

L’importanza della nuova legge UE sulla condivisione dei dati secondo il PE.

Gli europarlamentari sostengono che le infrastrutture digitali dovrebbero essere rafforzate per garantire a tutti i cittadini l’accesso ai servizi.

Inoltre, secondo il Parlamento, “L’UE dovrebbe favorire lo sviluppo di competenze nell’ambiento dell’intelligenza artificiale in modo da consentire che le persone abbiano le conoscenze necessarie per la propria vita e il proprio lavoro”. Sempre secondo la relazione, questo contribuirà inoltre a creare fiducia nella tecnologia, a promuovere l’innovazione e, attraverso il supporto ai centri d’eccellenza e agli esperti dell’UE, a prevenire la perdita dei talenti (la c.d. “fuga dei cervelli”).

Infine, è necessario affrontare gli aspetti militari e di sicurezza dell’intelligenza artificiale. Stando a quanto emerge dalla relazione, l’UE dovrebbe cooperare a livello internazionale con partner che la pensano allo stesso modo, per promuovere la propria visione umanistica, basata sui valori europei.

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