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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C210 del 15 giugno ha pubblicato la Relazione sulla gestione di bilancio e finanziaria del Parlamento europeo per l’esercizio finanziario del 2022.

La relazione è stata elaborata in conformità dell’articolo 249 del regolamento (UE, Euratom) n. 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio (1), in appresso «il regolamento finanziario 2018». L’analisi si basa sui conti provvisori presentati dal contabile.

Nel 2022 al Parlamento è stato inizialmente assegnato un bilancio di 2 113 milioni di EUR, importo che corrisponde a un aumento del 2,39 % rispetto al 2021 e al 19,12 % della rubrica 7 del quadro finanziario pluriennale (QFP).

Tuttavia, due fattori principali e i loro effetti hanno influenzato profondamente l’esercizio finanziario 2023, la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e il livello eccezionalmente elevato dell’inflazione che, alla fine del 2022, raggiungeva ancora il 10,4 % su base annua per l’Unione europea.

A causa dell’aumento dell’inflazione nel corso dell’anno, unito a notevoli aumenti dei prezzi dell’energia, e dopo un primo aggiornamento automatico delle retribuzioni del personale nel corso del primo semestre dell’anno (2,4 %), applicabile a decorrere dal 1o gennaio, la Commissione ha presentato il bilancio rettificativo (BR) 5/2022 nel secondo semestre dell’anno, compresa una richiesta di stanziamenti per le altre istituzioni dell’Unione europea (UE). Quindi, alla fine dell’anno, al bilancio iniziale 2022 è stato aggiunto un importo pari a 48,75 milioni di EUR (solo per le linee di bilancio relative alle retribuzioni e all’energia).

Di conseguenza, il bilancio 2022 si attestava a 2 162 milioni di EUR. Pertanto, l’aumento finale è stato del 4,76 % rispetto al 2021, il che rappresenta il 19,55 % della rubrica 7 del QFP. Il Parlamento ha impegnato 2 151 milioni di EUR di tale bilancio definitivo, ha effettuato pagamenti per 1 801 milioni di EUR (84 %) e ha riportato automaticamente 351 milioni di EUR al 2023 (16 %). Nel 2022, non vi sono stati riporti non automatici di stanziamenti al 2023.

LA RELAZIONE COMPLETA IN ITALIANO (PDF)
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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 206 del 13 giugno pubblica l’avviso della Relazione speciale 16/2023 della Corte dei conti europea: «La Commissione e la gestione del debito connesso a NextGenerationEU – Un inizio incoraggiante, ma è necessario integrare ulteriormente le migliori pratiche»

L’iniziativa NextGenerationEU (NGEU) fornisce sovvenzioni e prestiti agli Stati membri al fine di sostenerli nella ripresa economica dopo la pandemia di COVID-19. La Commissione la finanzierà emettendo obbligazioni dell’UE per un importo massimo di 807 miliardi sui mercati dei capitali.

La Corte dei Conti ha verificato se la Commissione europea avesse sviluppato sistemi efficaci per gestire il debito contratto per finanziare NGEU. Ha constatato che la Commissione aveva definito rapidamente la strategia di finanziamento e le modalità organizzative, il che aveva consentito di disporre dei fondi necessari in tempo utile.

Le capacità di gestione del debito, sviluppate rapidamente, devono tuttavia essere adeguate al fine di tener conto delle migliori pratiche consolidate. La Commissione non si è concentrata abbastanza sulla definizione di obiettivi strategici né sulla misurazione della qualità della sua gestione del debito e sull’elaborazione di relazioni in materia. La Corte formula varie raccomandazioni per ovviare a tali problematiche.

La Commissione e la gestionedel debito connessoa NextGenerationEU
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