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Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato nei giorni scorsi un nuovo regolamento che salvaguarderà la libertà e il pluralismo dei media e l’indipendenza editoriale nell’UE.

La legge europea per la libertà dei media (EMFA) istituirà un quadro comune per i servizi di media nell’ambito del mercato interno dell’UE e introdurrà misure volte a proteggere i giornalisti e i fornitori di servizi di media da ingerenze politiche, rendendo nel contempo più agevole per loro operare attraverso le frontiere interne dell’UE.

Le nuove norme garantiranno il diritto dei cittadini di accedere a informazioni libere e pluralistiche e definiranno la responsabilità degli Stati membri di fornire le condizioni e il quadro adeguati per proteggerle.

Il regolamento, sottolinea il comunicato del Consiglio, risponde alle preoccupazioni crescenti nell’UE in merito alla politicizzazione dei media e alla mancanza di trasparenza della proprietà dei media e dell’allocazione di fondi per la pubblicità statale ai fornitori di servizi di media. Mira a porre in atto garanzie per combattere le ingerenze politiche nelle decisioni editoriali per i fornitori di media di servizio sia pubblico che privato, proteggere i giornalisti e le loro fonti e garantire la libertà e il pluralismo dei media.

L’EMFA si basa sulle disposizioni della direttiva sui servizi di media audiovisivi (direttiva AVMS) del 2018. In particolare, introduce un nuovo comitato europeo per i servizi di media in sostituzione del gruppo dei regolatori (ERGA) istituito dalla direttiva. Il comitato sarà composto dalle autorità nazionali per i media, fornirà consulenza e sostegno alla Commissione e promuoverà un’applicazione coerente delle disposizioni fondamentali del nuovo regolamento EMFA e della direttiva AVMS in tutti gli Stati membri, anche fornendo pareri e aiutando la Commissione a elaborare orientamenti.

Il regolamento sarà ora firmato e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo.

Legge europea per la libertà dei media – testo del regolamento

Libertà dei media nell’UE (informazioni generali)
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La Commissione europea in un comunicato rende noto di aver pubblicato il 16 gennaio l’invito a presentare proposte 2024 per la circolazione delle opere letterarie europee nell’ambito del programma Europa creativa. Sostenuta da un bilancio di 5 milioni di €, questa iniziativa mira a facilitare la traduzione, la pubblicazione, la distribuzione e la promozione di vari generi di opere letterarie europee, tra cui romanzi, poesie e fumetti, attraverso circa 40 progetti.

Nel 2024 l’invito continuerà a sostenere l’Ucraina nel campo dell’editoria, consentendo la pubblicazione di opere letterarie in lingua ucraina scritte da rifugiati e sfollati.

I soggetti ammissibili, indipendentemente dal fatto che si candidino singolarmente o nell’ambito di un consorzio, sono invitati a elaborare strategie editoriali e promozionali complete per progetti che comportino almeno cinque opere letterarie ammissibili, tradotte da e verso le lingue ammissibili.

Le dimensioni dei progetti finanziati variano da progetti su piccola scala (fino a 10 libri, 100 000 €) a progetti su media scala (fino a 20 libri, 200 000 €) fino a progetti su larga scala (almeno 21 libri, 300 000 €). I progetti devono rispettare le condizioni generali di ammissibilità e comprendere almeno cinque traduzioni. Il termine ultimo per l’iscrizione è il 16 aprile 2024. Per ottenere informazioni dettagliate e consultare le procedure di candidatura si veda la pagina dell’invito sul portale “Finanziamenti e appalti” dell’UE.
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La Commissione europea ha pubblicato un nuovo invito a presentare proposte nell’ambito del programma Europa creativa, dal titolo “Partenariati per il giornalismo”, che assegnerà un totale di 11 milioni di €a due azioni distinte: da un lato, il finanziamento di collaborazioni transfrontaliere nel settore dei mezzi d’informazione e, dall’altro, la creazione di programmi di sovvenzione per i media che contribuiscono direttamente alla vita democratica.

La prima azione, del valore di 6 milioni di €, sosterrà la collaborazione transfrontaliera tra le organizzazioni dei mezzi di informazione che desiderano sviluppare insieme modelli imprenditoriali innovativi e/o realizzare congiuntamente progetti giornalistici. Il finanziamento è destinato a consorzi di organizzazioni attive nel settore dei media (vale a dire organi di informazione pubblici, privati e senza scopo di lucro, associazioni dei media, ONG, ecc.) e incoraggia la trasformazione dei media, l’informazione di qualità e lo sviluppo delle competenze dei professionisti del settore.

La seconda azione, del valore di 5 milionidi €, mira a sostenere i mezzi di informazione particolarmente importanti per il dibattito democratico e la partecipazione dei cittadini. L’obiettivo è istituire programmi di finanziamento (ad esempio fondi) che distribuiranno sovvenzioni ai media locali o regionali, al giornalismo di inchiesta e ai media specializzati in informazioni di interesse pubblico. L’invito è quindi aperto alle organizzazioni (associazioni di media, ONG, società civile, centri di ricerca, università, ecc.) con esperienza nel settore dei media e che possono fungere da intermediari per sostenere le organizzazioni più bisognose.

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 14 febbraio 2024 e l’avvio dei progetti è previsto verso la fine del 2024. I candidati possono scegliere l’azione pertinente per il loro interesse o presentare domanda per entrambe. I media selezionati preserveranno piena libertà editoriale. Il 6 dicembre si terrà una sessione informativa e una panoramica del sostegno dell’UE al settore dei mezzi di informazione è disponibile qui.

Dopo il lancio del primo invito nel 2021, seguito da quelli del 2022 e del 2023, si tratta ormai del 4º invito a sostegno del partenariato per il giornalismo. La Commissione ha deciso di rafforzare il sostegno al settore dei media nell’ambito del piano d’azione per la democrazia europea e del piano d’azione per i media e l’audiovisivo. L’aumento dei finanziamenti per il settore va di pari passo con iniziative legislative quali la legge europea per la libertà dei mediaù.
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Sulla base delle norme dell’UE per gli aiuti di Stato, la Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver approvato due regimi italiani per un totale di 63 milioni di € a favore di editori di quotidiani e periodici, nonché di emittenti radiofoniche e televisive, editori di notizie e agenzie di stampa.

Entrambi i regimi sono volti a i) sostenere le aziende del settore editoriale che affrontano difficoltà finanziarie dovute all’impatto economico della pandemia di coronavirus e dell’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e ii) proteggere il pluralismo dei media.

In base al primo regime, che dispone di una dotazione di bilancio di 28 milioni di €, l’aiuto viene concesso in forma di sovvenzioni dirette ed è calcolato sulla base del numero di copie cartacee di quotidiani e periodici vendute nel 2021 dai beneficiari (0,05€ per copia cartacea). In base al secondo regime – che ha una dotazione di bilancio di 35 milioni di € – l’aiuto è concesso in forma di sovvenzioni dirette a emittenti radiofoniche e televisive, editori di notizie e agenzie di stampa. Il regime sosterrà fino al 70% dei costi sostenuti dai beneficiari ammissibili per investimenti in trasformazione digitale.

La Commissione ha valutato i due regimi alla luce delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, in particolare dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che consente ai paesi dell’UE di sostenere lo sviluppo di talune attività o talune regioni economiche. La Commissione ritiene che le misure siano necessarie e appropriate per raggiungere gli obiettivi perseguiti: sviluppo del settore dei media di informazione, ampio accesso a quotidiani e periodici e promozione del pluralismo dei media. La Commissione ha concluso che le misure sono proporzionate, ossia limitate al minimo necessario, e che avranno un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri ed ha quindi approvato i due regimi italiani sulla base delle norme UE in materia di aiuti di Stato.

La versione non riservata delle decisioni sarà consultabile sotto i numeri SA.106115 e SA.106114 nel Registro degli aiuti di Stato nel sito Web della DG Concorrenza, una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.104722 nel registro degli aiuti di Stato nel sito web della Commissione dedicato alla concorrenza una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.
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