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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C265 dell’11 luglio informa della relazione della Corte dei Conti europea su «Leader e lo sviluppo locale di tipo partecipativo facilitano l’impegno a livello locale, ma i benefici supplementari apportati non sono ancora dimostrati a sufficienza».

LEADER è l’approccio partecipativo e dal basso verso l’alto dell’UE per coinvolgere le comunità locali nello sviluppo dei progetti e nei processi decisionali, informa la Corte dei Conti.

Implica costi e rischi aggiuntivi rispetto ai programmi di spesa principali dell’UE (dall’alto verso il basso).

La Corte ha esaminato se l’approccio LEADER offrisse vantaggi che ne giustificassero i costi e i rischi aggiuntivi e ha riscontrato che più di un decennio dopo, sono stati apportati miglioramenti in alcune aree e che l’approccio LEADER facilita l’impegno locale.

Tuttavia, ci sono ancora poche prove che i benefici superino i costi e i rischi sostenuti. La Corte raccomanda che la Commissione europea valuti in modo completo i costi e i benefici di LEADER e valuti l’approccio di sviluppo locale di tipo partecipativo.

LA RELAZIONE COMPLETA IN ITALIANO
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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L146 del 25 maggio pubblica la Raccomandazione della Commissione europea sull’accelerazione delle procedure autorizzative per i progetti di energia rinnovabile e sull’agevolazione degli accordi di compravendita di energia.

Le energie rinnovabili sono essenziali per la transizione verso l’energia pulita necessaria per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo, precisa la Commissione, garantire l’accessibilità economica dell’energia e ridurre la dipendenza dell’Unione dai combustibili fossili e dalle importazioni energetiche.

Le energie rinnovabili presentano molteplici vantaggi per i cittadini dell’Unione: contribuiscono agli sforzi per affrontare i cambiamenti climatici, alla tutela dell’ambiente, alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro, nonché alla leadership tecnologica e industriale e alla resilienza economica dell’Unione.

Un rapido incremento della quota delle energie rinnovabili è fondamentale per affrontare il problema dei prezzi elevati dell’energia. Come riconosciuto nella comunicazione «REPowerEU: azione europea comune per un’energia più sicura, più sostenibile e a prezzi più accessibili» («comunicazione “REPowerEU”»), l’accelerazione del ricorso alle energie rinnovabili è fondamentale per ridurre la dipendenza dell’Unione dai combustibili fossili ed eliminare gradualmente il consumo di gas russo. Il piano REPowerEU contiene misure volte a realizzare questo obiettivo, così come fa il semestre europeo, nel cui contesto si stanno proponendo raccomandazioni specifiche per paese sulle procedure autorizzative adattate alle circostanze dei singoli Stati membri.

In molti Stati membri anche le reticenze dell’opinione pubblica nei confronti dei progetti di energie rinnovabili sono un ostacolo significativo alla loro realizzazione, fa notare la Commissione. “Per sormontarlo, le esigenze e le prospettive dei cittadini e delle parti interessate della società dovrebbero essere prese in considerazione in tutte le fasi dello sviluppo dei progetti di energia rinnovabile – dall’elaborazione delle politiche alla pianificazione territoriale e all’iter progettuale – e dovrebbero essere incoraggiate buone pratiche volte garantire un’equa distribuzione degli impatti degli impianti sulla popolazione locale”.

Quasi tutti gli ostacoli al rilascio di autorizzazioni per i progetti di energia rinnovabile e per la relativa infrastruttura di rete, nonché le buone pratiche per superarli, sono stati individuati a livello degli Stati membri.

Fra gli ostacoli esistenti, rileva Bruxelles, quelli amministrativi hanno assunto maggiore rilevanza in seguito ai miglioramenti ottenuti in altri campi, come quello dei costi tecnologici, che negli ultimi dieci anni sono fortemente diminuiti, o del reperimento dei finanziamenti, divenuti più agevoli grazie alle riduzioni dei costi e all’aumento degli accordi di compravendita di energia da fonti rinnovabili tra imprese.

La raccomandazione risponde a tali preoccupazioni, “invitando a trovare soluzioni nell’ambito del quadro giuridico esistente.

Gli Stati membri dovrebbero garantire che la pianificazione, la costruzione e il funzionamento degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, la loro connessione alla rete elettrica, del gas e del calore e la relativa infrastruttura di rete e di stoccaggio possano beneficiare della procedura di pianificazione e autorizzazione più favorevole fra quelle disponibili e siano considerati di interesse pubblico prevalente e nell’interesse della sicurezza pubblica, in considerazione della proposta legislativa che modifica e rafforza le disposizioni della direttiva europea relative alle procedure amministrative, fatto salvo il diritto dell’Unione”.

Secondo la Raccomandazione della Commissione europea gli Stati membri dovrebbero altresì:

istituire scadenze chiaramente definite, ravvicinate e il più brevi possibile per tutte le fasi necessarie per autorizzare la costruzione e il funzionamento di progetti di energia rinnovabile, specificando i casi in cui tali scadenze possono essere prorogate e in quali circostanze

stabilire termini massimi vincolanti per tutte le fasi pertinenti della procedura di valutazione dell’impatto ambientale. La durata delle procedure autorizzative per l’installazione di apparecchiature per l’energia solare in strutture artificiali dovrebbe essere limitata a un massimo di tre mesi.

stabilire calendari e norme procedurali specifiche al fine di garantire l’efficienza dei procedimenti giurisdizionali relativi all’accesso alla giustizia per i progetti di energia rinnovabile.

stimolare la partecipazione dei cittadini, anche delle famiglie a basso e medio reddito, e delle comunità energetiche ai progetti di energia rinnovabile, e adottare misure volte a incoraggiare il trasferimento dei benefici della transizione energetica alle comunità locali, rafforzando in tal modo l’accettazione e il coinvolgimento dei cittadini.

introdurre procedure autorizzative semplificate per le comunità di energia rinnovabile, anche per la connessione alla rete degli impianti di proprietà della comunità, e ridurre al minimo le procedure e gli obblighi per il rilascio delle licenze di produzione, ivi compreso per gli autoconsumatori di energia rinnovabile.

assicurare un coordinamento fluido ed effettivo delle autorità competenti a livello nazionale, regionale e comunale per quanto riguarda sia i loro ruoli e responsabilità sia la legislazione, la regolamentazione e le procedure d’autorizzazione applicabili ai progetti di energia rinnovabile.

individuare rapidamente le zone terrestri e marine adatte alla realizzazione di progetti di energia rinnovabile, in funzione dei rispettivi piani nazionali per l’energia e il clima e dei rispettivi contributi all’obiettivo riveduto di energia rinnovabile per il 2030.

limitare al minimo necessario le «zone di esclusione», in cui l’energia rinnovabile non può essere sviluppata.

LA RACCOMANDAZIONE INTEGRALE DELLA COMMISSIONE EUROPEA IN ITALIANO (PDF)
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Il Portale europeo della gioventù della Commissione europea ci informa del “Young European Heritage Makers” un concorso per i giovani d’Europa che fa parte delle Giornate Europee del Patrimonio (EHD), l’evento culturale partecipativo più celebrato.

70.000 eventi organizzati ogni anno nei 48 Stati europei firmatari della Convenzione culturale europea e circa 30 milioni di visitatori, l’EHD, come azione congiunta del Consiglio d’Europa e della Commissione europea, rappresenta un esempio unico di iniziativa di base organizzata e condivisa da milioni di persone che vivono in Europa.

Si può visitare il sito dell’EHD e caricare la presentazione di un progetto che porta futuro agli #HeritageMakers e riporta i riflettori sui giovani. Ciò può includere patrimonio tangibile come monumenti ed edifici, caratteristiche del paesaggio naturale o patrimonio immateriale condiviso dalla loro comunità, come balli, canti o tradizioni culturali locali. Le interpretazioni creative sono molto incoraggiate, scrive il sito.

Il ruolo dei mentori è guidare i giovani #HeritageMakers europei attraverso il processo di esplorazione. I mentori sono professionisti coinvolti nella supervisione di gruppi di bambini e giovani, in organizzazioni giovanili o scuole e college. Possono anche essere trovati in associazioni o organizzazioni il cui campo di competenza è il patrimonio o l’istruzione (ad esempio, educazione museale o bibliotecaria e team di sensibilizzazione) e sono coinvolti con bambini e giovani nel loro lavoro. Potrebbero essere organizzazioni giovanili (come gli scout) o gruppi di comunità locali e varieranno a seconda di dove vivi.

3 passi per condividere la storia

Organizzare un’attività con un gruppo di giovani, in categorie di età: bambini nati dal 2011 al 2016 e giovani nati dal 2005 al 2010 sotto il tema Young European Heritage Makers.

Presentare il risultato dell’attività attraverso: un video della durata massima di 5 minuti o una foto, un dipinto, un disegno o un altro mezzo visivo, accompagnato da una descrizione di non più di 800 parole.

Caricare il lavoro del gruppo sul sito web dell’EHA (il modulo sarà attivo dal 15 agosto) con i dettagli sui partecipanti.

Controlla il sito per ulteriori informazioni sugli eventi, incluso come registrarsi.

L’ispirazione per le attività si può trovare nella nuova brochure ” Patrimonio sostenibile con più idee per eventi e attraverso la presenza sui social media su Facebook, Twitter e Instagram .

Quest’anno il tema paneuropeo adottato dalle Giornate europee del patrimonio è il patrimonio sostenibile. La Commissione raccomanda ai Young European Heritage Makers di cercare la storia dell’Europa nel patrimonio tangibile, immateriale, naturale e/o digitale correlato a questa celebrazione condivisa.

Young European Heritage Makers 2022
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