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L’AICCRE ha svolto la sua prima assemblea generale dei soci a Napoli il 29 febbraio. L’evento è stato caratterizzato da importanti interventi e una vivace partecipazione che hanno messo in evidenza l’impegno dell’AICCRE nel promuovere il dialogo e la cooperazione tra gli enti locali italiani e l’Europa.



Hanno aperto i lavori la Presidente dell’AICCRE Milena Bertani (nella foto) ed il Segretario Oreste Ciasullo, che hanno dato il benvenuto ai partecipanti ed illustrato l’agenda dei lavori. Si è unito ai saluti iniziali anche il Presidente della federazione Campania dell’AICCRE, Vincenzo Germano, ringraziando l’Associazione nazionale per la scelta di Napoli come sede dell’assemblea, evidenziando così la vicinanza dell’Associazione ai territori del sud Italia.

All’assemblea hanno partecipato numerosi rappresentanti istituzionali tra cui il Sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Tullio Ferrante, che ha portato il saluto ed il sostegno del governo. Per la Regione invece hanno partecipato il Presidente della prima commissione del Consiglio Regionale della Campania, Giuseppe Sommese, e il consigliere regionale Andrea Volpe.

Il consigliere comunale di Napoli, Luigi Carbone, è intervenuto per portare il saluto della Città, confermando l’interesse del Comune a tornare socio attivo dell’AICCRE. Ha arricchito i lavori, tra gli altri, la presenza giovane e dinamica del consigliere della municipalità di Scampia, Amleto De Vito.



I lavori sono stati coordinati dal direttore dell’AICCRE, Fabio Travaglini (nella foto)che ha ringraziato la Presidente Bertani e l’Ufficio di Presidenza per il programma di rilancio avviato ed ha sottolineato “il nuovo ruolo politico dell’associazione e l’importanza di avvicinare in modo concreto gli enti locali italiani all’Europa”.

Durante l’assemblea sono stati presentati progetti a favore dei soci, con bandi e programmi sui finanziamenti europei a gestione diretta, che coinvolgeranno direttamente i comuni associati all’AICCRE.

Soddisfazione da parte della Presidente Bertani che a margine dei lavori ha sottolineato “la presenza di numerosi amministratori provenienti da tutta Italia che hanno accresciuto l’importanza e il valore dell’iniziativa, confermando l’impegno dell’AICCRE nel promuovere la cooperazione e lo sviluppo a livello locale e europeo”.
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Gli Stati membri dell’Unione europea, con il sostegno della Commissione e dell’ENISA, Agenzia dell’UE per la cibersicurezza, hanno pubblicato un nuovo compendio su come proteggere l’integrità delle elezioni dal punto di vista della cibersicurezza. Dalle ultime elezioni europee del 2019, scrive la Commissione nel comunicato, il panorama delle minacce è peggiorato, in particolare con l’aumento degli hacktivisti e dell’abilità degli autori di minacce.

Allo stesso tempo, i processi elettorali sono progrediti tecnologicamente. Il manuale si concentra pertanto su un aggiornamento del panorama delle minacce elettorali, studi di casi nuovi e rivisti, migliori pratiche in materia di cibersicurezza e un esame delle potenziali minacce derivanti dalle tecnologie emergenti che potrebbero incidere sulla tenuta delle elezioni, in particolare la manipolazione delle informazioni e le ingerenze da parte di attori stranieri (in inglese FIMI), la disinformazione sui social media, l’intelligenza artificiale e i “deep fake”.

Nel nuovo compendio sono presenti raccomandazioni agli Stati membri, azioni da intraprendere e consigli utili per far fronte a incidenti informatici che possono verificarsi durante i processi elettorali. Le misure proposte includono le migliori pratiche in materia di condivisione delle informazioni, di sensibilizzazione e di formazione, di gestione dei rischi, di sostegno alla cibersicurezza per campagne, partiti e candidati, e di tecnologia di voto elettronico. Infine, questa edizione tratta anche delle questioni di cibersicurezza soggiacenti a ogni fase del ciclo elettorale. Cliccare qui per saperne di più sul compendio su cibersicurezza ed elezioni e qui per scoprire i lavori del gruppo di cooperazione per le reti e i sistemi informativi (NIS).
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Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha adottato il 6 marzo una nuova Strategia per l’uguaglianza di genere per il periodo 2024-2029. In linea con gli impegni presi a Reykjavik dai capi di Stato e di governo, questa strategia guiderà i lavori dell’Organizzazione per l’uguaglianza di genere nei prossimi sei anni.

La nuova Strategia, volta ad affrontare sfide attuali ed emergenti, si snoda attorno a sei obiettivi:

Prevenire e combattere gli stereotipi di genere e il sessismo
Prevenire e combattere la violenza contro le donne e le ragazze e la violenza domestica
Assicurare equo accesso alla giustizia alle donne e alle ragazze
Raggiungere una partecipazione equilibrata di donne e uomini nella vita politica, pubblica, sociale ed economica
Assicurare l’empowerment delle donne e l’uguaglianza di genere in relazione alle sfide globali e geopolitiche
Integrare la questione del genere e un approccio intersettoriale in tutte le politiche e le misur
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Una conferenza di alto livello per il lancio ufficiale della Strategia si terrà a Strasburgo il 30 maggio, nel quadro della Presidenza lituana del Comitato dei Ministri.
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In occasione della Giornata internazionale della donna 2024 la portavoce tematica del Congresso dei Poetri locali e Regionali del Consiglio d’Europa sull’uguaglianza di genere Eirini Dourou ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Nella Giornata internazionale della donna di quest’anno, facciamo eco alle parole dei Principi di democrazia di Reykjavik e chiediamo una partecipazione piena, equa e significativa alla vita politica e pubblica per tutti, in particolare per le donne e le ragazze. Non possiamo “ispirare l’inclusione” se le donne e le ragazze non sono pienamente rappresentate nelle nostre istituzioni democratiche. Questa è una battaglia condivisa che deve essere abbracciata da tutti.

In quanto enti locali e regionali, abbiamo un ruolo chiave da svolgere nell’accelerare la carriera politica delle donne. Aiutarli a sviluppare le proprie capacità e rafforzare la loro rappresentanza e visibilità a livello regionale e nazionale è un modo sicuro per vedere aumentare il loro numero nei nostri parlamenti e governi.

In particolare, alle giovani donne dovrebbe essere data l’opportunità e il sostegno per candidarsi a cariche locali, poiché sono ancora le meno rappresentate nella leadership politica. Poiché i rappresentanti eletti a livello locale e regionale hanno aperto la strada, ora dovremmo stare al fianco delle giovani donne, guidarle e incoraggiarle a occupare lo spazio che meritano.

Dobbiamo tutti fare meglio per garantire che in futuro tassi più elevati di donne nella politica locale non debbano essere celebrati in modo speciale, ma diventino piuttosto parte della norma”.

Nel 2020, il Congresso ha adottato un rapporto sulla “Lotta alla violenza sessista contro le donne in politica a livello locale e regionale” e ha sviluppato una guida sulla prevenzione e la lotta al sessismo a livello locale in Ucraina, che da allora è stata adattata per offrire assistenza a donne e uomini nella politica locale in Bosnia ed Erzegovina.

Il tema della campagna della Giornata internazionale della donna 2024 è “Ispirare l’inclusione”
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Come annunciato nelle sue proposte per ridurre l’onere che grava sulle spalle degli agricoltori, la Commissione europea ha lanciato il 7 marzo un sondaggio online per raccogliere direttamente le opinioni degli agricoltori dell’UE.

L’indagine è aperta dal 7 marzo all’8 aprile e porrà brevi domande, disponibili in tutte le lingue dell’UE, come ad esempio: quanto tempo viene dedicato ogni anno ai compiti amministrativi legati all’applicazione degli aiuti e agli obblighi di rendicontazione? Usano dispositivi mobili per fornire foto geo-taggate? Come valutano la complessità delle diverse procedure e norme applicabili nelle aziende agricole? Hanno utilizzato un aiuto esterno per preparare la domanda di aiuto della PAC nel 2023? Le risposte fornite dagli agricoltori forniranno un feedback prezioso per comprendere le loro principali fonti di preoccupazione.

L’indagine aiuterà a identificare le fonti degli oneri amministrativi e della complessità derivanti dalle norme della PAC e da altre norme per l’alimentazione e l’agricoltura, sia in relazione alla loro applicazione a livello nazionale che agli obblighi di registrazione e rendicontazione ad esse collegati. I risultati preliminari saranno presentati già entro la metà di aprile. Parallelamente, verranno organizzate interviste con le organizzazioni degli agricoltori per completare il quadro.

Questa indagine fornirà entro l’estate un quadro più chiaro dei principali ostacoli amministrativi percepiti e affrontati dagli agricoltori. I suoi risultati saranno inclusi in un’analisi più dettagliata che sarà pubblicata nell’autunno 2024, con l’obiettivo di chiarire le fonti di complessità per gli agricoltori: livello dell’UE, livello nazionale, PAC e altri requisiti e politiche.

Dall’inizio dell’anno, informa Bruxelles, la Commissione europea ha fornito azioni rapide e concrete per allentare la pressione attualmente esercitata sugli agricoltori dell’UE. Il 12 febbraio la Commissione ha adottato la deroga parziale alle norme sui terreni lasciati a riposo (BCAA 8) richiesta dagli agricoltori e da molti Stati membri. In vista del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura del 26 febbraio, la Commissione ha inviato alla presidenza belga una serie di azioni a breve e medio termine come base per le discussioni e l’azione congiunta con i paesi dell’UE. L’indagine odierna rientra tra le azioni annunciate a breve termine, insieme alla semplificazione di alcuni controlli e al chiarimento del concetto di forza maggiore e di circostanze eccezionali. Su questi ultimi due punti si sono già svolte discussioni con gli Stati membri.

Entro metà marzo la Commissione presenterà ulteriori proposte sulle azioni a medio termine da intraprendere, nonché azioni per migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare.
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Di seguito il messaggio della Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, per la Giornata internazionale della donna.

“Sempre di più, l’Intelligenza Artificiale (IA) sta forgiando il mondo in cui viviamo: le nostre prospettive di lavoro, i nostri risultati in ambito sanitario, il nostro accesso a prestazioni e servizi. L’elenco delle aree interessate dall’IA è lungo e in crescita. Se non impariamo a sfruttare il potenziale dell’IA per colmare le disuguaglianze, comprese quelle di genere, e per prevenire la discriminazione, l’IA può diventare e diventerà una forza che radica, perpetua e amplifica le disuguaglianze.

Un recente studio del Consiglio d’Europa ha indicato delle carenze nei meccanismi esistenti volti a prevenire la discriminazione nello sviluppo di sistemi algoritmici. Lo studio illustra i modi di utilizzare la tecnologia per promuovere l’uguaglianza e la necessità di valutazioni dell’impatto sui diritti umani in tutto il ciclo di vita dell’IA.

Abbiamo avviato dei lavori per fornire orientamenti essenziali ai governi attraverso uno strumento non vincolante sull’impatto dei sistemi di intelligenza artificiale, sul loro potenziale di promuovere l’uguaglianza, compresa quella di genere, e sui rischi che potrebbero causare in relazione alla discriminazione. Questi lavori integrano i negoziati in corso del Consiglio d’Europa tesi a raggiungere un accordo globale per l’implementazione dell’IA basata sui diritti umani, sullo Stato di diritto e sulla democrazia.

Dato il ruolo sempre più centrale dell’IA nelle nostre vite, quest’anno celebriamo la Giornata internazionale della donna con un invito a sfruttare la potenza dell’IA per individuare i pregiudizi e affrontare le disuguaglianze di genere, nonché per assicurare una narrazione e un immaginario più inclusivi. Si presenteranno delle sfide lungo il percorso, ma i rischi che si corrono indicano che dobbiamo perseverare. Una forza lavoro più eterogenea e in cui vi sia parità di genere è necessaria per contribuire a contrastare i pregiudizi nei sistemi di IA. Lancio un appello per un’istruzione e una formazione più inclusive sulle competenze digitali in Europa, assicurando una partecipazione molto più diversificata alle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM).

Affrontare le sfide poste dalle nuove tecnologie, tra cui l’IA, è una delle aree prioritarie della nuova Strategia sull’uguaglianza di genere 2024-2029 adottata questa settimana dal Consiglio d’Europa. La nuova Strategia ribadisce l’elevato livello di impegno degli Stati membri a raggiungere un’Europa in cui vi sia parità di genere per tutti. Tale impegno richiede di agire. Data l’evoluzione dei sistemi di IA, dobbiamo intensificare i nostri sforzi per colmare le lacune in materia di uguaglianza”.
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