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La Commissione europea ha presentato il 24 ottobre un piano d’azione europeo per l’energia eolica per garantire che la transizione verso l’energia pulita vada di pari passo con la competitività industriale e la sostenibilità. che l’energia eolica continua ad essere una storia di successo europea.

Il piano d’azione contribuirà a mantenere una catena di approvvigionamento dell’energia eolica sana e competitiva, scrive Bruxelles, con una pipeline di progetti chiara e sicura, attirando i finanziamenti necessari e competendo su condizioni di parità a livello globale.

È accompagnato da una comunicazione sulla realizzazione delle ambizioni dell’UE in materia di energia offshore, compresa l’energia eolica, che fa seguito alla strategia dell’UE per le energie rinnovabili offshore adottata tre anni fa.

Scheda informativa sul pacchetto europeo sull’energia eolica

Piano d’azione europeo per l’energia eolica

Comunicazione sulla realizzazione dell’ambizione dell’UE in materia di energie rinnovabili offshore

Scheda informativa sullo stato dell’Unione dell’energia
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Nel 2020 esistevano 9,1 milioni di aziende agricole nell’UE, la stragrande maggioranza delle quali (circa il 93%) può essere classificata come aziende agricole a conduzione familiare (ovvero aziende agricole a gestione familiare in cui almeno il 50% della forza lavoro agricola era fornita da collaboratori familiari ).

Le aziende agricole a conduzione familiare dominano la struttura dell’agricoltura dell’UE in termini di numero di aziende, contributo all’occupazione agricola e, in misura minore, superficie di terreno coltivata e valore della produzione generata. Lo rivela Eurostat, l’ufficio statistiche dell’Unione europea.

Quasi sei aziende agricole su dieci (circa il 57%) erano gestite esclusivamente dal titolare e dai familiari. In un ulteriore 36% delle aziende agricole, il lavoro familiare rappresenta almeno il 50% del lavoro totale.

Nel 2020 le aziende agricole a conduzione familiare rappresentavano la maggioranza della superficie agricola utilizzata (circa il 61% dei 157,4 milioni di ettari utilizzati), la maggior parte della forza lavoro agricola totale (quasi il 78%), la maggioranza delle unità di bestiame (quasi il 55%) e produzione standard (circa 56%).

Sebbene nel 2020 le aziende agricole non familiari rappresentassero solo circa il 7% di tutte le aziende agricole dell’UE, rappresentavano quote molto più elevate della quantità di terreno utilizzato per la produzione agricola (circa il 39%) della forza lavoro totale (circa il 22%) , di unità di bestiame (circa 45%) e di produzione standard (circa 44%).

Le aziende agricole a conduzione familiare rappresentavano almeno l’80% di tutte le aziende agricole in tutti i paesi dell’UE, ad eccezione di Estonia (65%) e Francia (58%). I paesi dell’UE con la quota più elevata di aziende agricole a conduzione familiare sono stati Grecia, Romania e Polonia (tutti con una quota di circa il 99% di tutte le aziende agricole).

Articolo Eurostat sulle statistiche dell’agricoltura – agricoltura familiare

Sezione tematica Eurostat sull’agricoltura

Banca dati Eurostat sull’agricolturaù
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il Consiglio dell’Unione europea ha adottato nei giorni scorsi nuove norme sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro. La direttiva aggiorna le norme esistenti in linea con i più recenti sviluppi scientifici e tecnologici.

Le nuove norme riducono in modo considerevole gli attuali valori limite per l’amianto e prevedono modalità più accurate per misurare i livelli di esposizione basate sulla microscopia elettronica, un metodo più moderno e sensibile.

Prevedono inoltre misure di prevenzione e protezione rafforzate, quali l’ottenimento di autorizzazioni speciali per la rimozione dell’amianto e la verifica dell’eventuale presenza di amianto negli edifici più vecchi prima dell’inizio dei lavori di demolizione o di manutenzione. Questo passo è particolarmente importante alla luce dell’obiettivo dell’UE di promuovere le ristrutturazioni energetiche nell’UE, che potrebbe comportare la ristrutturazione di 35 milioni di edifici entro il 2030.

L’adozione odierna da parte del Consiglio costituisce l’ultima fase del processo legislativo. La nuova direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

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Direttiva sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro
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La Commissione europea in un comunicato informa di aver accolto con favore l’accordo finale sulla revisione della direttiva sui sistemi di trasporto intelligenti (ITS). Quest’ultima renderà disponibili dati tempestivi e di alta qualità per servizi quali pianificatori di viaggio multimodali, piattaforme di navigazione e servizi di emergenza.

L’accesso a dati migliori consentirà una gestione più efficiente del traffico e della mobilità tra i vari modi di trasporto, permettendo agli utenti di combinare meglio le modalità di trasporto più sostenibili. Si tratta inoltre di un passo importante verso la mobilità connessa e automatizzata, come indicato nella strategia per una mobilità sostenibile e intelligente.

Tale normativa è stata presentata dalla Commissione nel dicembre 2021 nell’ambito di un pacchetto di misure a favore del Green Deal europeo volto a rendere i trasporti più efficienti e sostenibili.

Approvata formalmente sia dal Parlamento europeo che dal Consiglio, la nuova normativa entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Gli Stati membri disporranno quindi di 24 mesi per recepirla nell’ordinamento nazionale.
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L’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) ha presentato il 24 ottobre le conclusioni dell’indice sull’uguaglianza di genere. Quest’anno l’indice mostra i migliori progressi complessivi in materia di parità di genere nell’UE dalla sua creazione dieci anni fa. Su un massimo di 100 punti il punteggio dell’UE è in media di 70,2, contro il 68,6 nel 2022. La disparità tra gli Stati membri è significativa: alcuni osservano notevoli miglioramenti, altri registrano una stagnazione o addirittura una perdita di punti nel loro punteggio. La percentuale di donne nei consigli di amministrazione delle società è salita al 33 %, valore corrispondente alla percentuale di donne nei parlamenti nazionali.

Helena Dalli, Commissaria per l’Uguaglianza, ha dichiarato: “Nonostante le molteplici crisi che hanno messo a dura prova l’emancipazione e responsabilizzazione delle donne, i dati presentati oggi dimostrano che abbiamo mantenuto la rotta per attuare la nostra strategia a favore della parità di genere. Affinché le donne e le ragazze possano realizzarsi, occupare posti di rilievo ed essere libere, non dobbiamo perdere di vista le sfide ancora irrisolte. È fondamentale sostenere la proposta legislativa della Commissione per combattere la violenza contro le donne.”

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I membri del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa hanno eletto il 24 ottobre Marc Cools come nuovo Presidente del Congresso per un mandato di due anni e mezzo. Marc Cools è il primo vicesindaco di Uccle (Belgio). In precedenza, è stato Presidente del Gruppo indipendente e Liberaldemocratico del Congresso.

Il Presidente Cools ha applaudito il lavoro svolto dal Congresso sotto la guida del Presidente uscente Leendert Verbeek: “Il Presidente Verbeek ha investito un’enorme quantità di tempo ed energia al servizio del nostro Congresso, ottenendo anche dei risultati per il nostro Congresso, in particolare al Vertice di Reykjavik”.

Sottolineando che la sua visione del mandato consiste nel portare avanti il lavoro già svolto e nel lavorare insieme in modo collettivo per promuovere la democrazia locale e regionale in tutta Europa, Cools ha affermato che la vicinanza a livello locale tra i rappresentanti eletti e i cittadini produce una democrazia vibrante: “È necessario trovare nuovi modi per coinvolgere direttamente i cittadini nelle delibere e portare il processo decisionale il più vicino possibile a loro”, ha dichiarato il Presidente Cools, che ha anche chiesto di aumentare i finanziamenti e il personale del Congresso per adempiere alla sua missione e al mandato conferito dal Vertice di Reykjavik.
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