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“I governi locali e regionali di tutta Europa stanno giocando un ruolo cruciale nella gestione di questa nuova ondata migratoria e nel processo di integrazione dei nuovi arrivati. Questa crisi dei rifugiati non solo richiede una gestione dell’emergenza, ma ci ricorda anche l’urgenza di stabilire strategie di integrazione meglio coordinate e più sostenibili che tengano in considerazione la prospettiva locale come quella più rilevante”, scrive il sito del CEMR.

Per questo motivo, la prossima serie di dibattiti di IncluCities su questioni fondamentali legate all’attuale crisi migratoria, informa il CEMR, metterà in luce l’importanza di un’efficace governance multilivello come strumento chiave per far fronte alle emergenze migratorie. L’evento Una governance multilivello efficace come strumento chiave per affrontare le emergenze migratorie si svolgerà il 21 giugno a Bruxelles con gli eurodeputati: Birgit Sippel, Fabienne Keller, Damian Boeselager e Thomas Liebeig dell’OCSE.

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L’AGENDA DELL’EVENTO
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Un comunicato stampa della Commissione europea informa che nella riunione del 16 giugno, i ministri dell’Occupazione e degli affari sociali dell’UE hanno presentato i loro obiettivi nazionali per realizzare il piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali entro il 2030. La Commissione europea, scrive il comunicato stampa, “accoglie con favore il forte impegno degli Stati membri a rendere l’Europa equa, inclusiva e ricca di opportunità. Con i loro impegni nazionali, gli Stati membri sostengono gli sforzi congiunti per raggiungere i tre obiettivi principali dell’UE in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà”.

Il piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali definisce l’ambizione dell’UE per un’Europa sociale forte che si concentri su posti di lavoro, competenze e inclusione sociale e comprende tre obiettivi sociali a livello dell’UE da raggiungere entro il 2030:

Almeno il 78% delle persone tra i 20 e i 64 anni dovrebbe avere un’occupazione.

Almeno il 60% di tutti gli adulti dovrebbe partecipare alla formazione ogni anno.

Il numero delle persone a rischio di povertà o esclusione sociale dovrebbe essere ridotto di almeno 15 milioni, compresi almeno 5 milioni di bambini, rispetto al 2019.

Tutti gli Stati membri si impegnano a raggiungere obiettivi nazionali

Nel piano d’azione, la Commissione ha invitato il Consiglio europeo ad approvare i tre obiettivi principali dell’UE e ha invitato gli Stati membri a definire i propri obiettivi nazionali, come contributo a questo sforzo comune. Tutti gli Stati membri hanno ora presentato proposte per i loro obiettivi nazionali che hanno presentato al Consiglio EPSCO del 16 giugno.

Gli obiettivi nazionali contribuiranno all’ambizione condivisa di raggiungere gli obiettivi principali dell’UE entro il 2030 nei settori dell’occupazione, delle competenze e della riduzione della povertà.

Per maggiori informazioni

Panoramica: obiettivi nazionali che contribuiscono al piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali

Scheda informativa: Piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali

Comunicazione: Piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali

Sito web del piano d’azione
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