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Il sito del CEMR rende noto che l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), l’organismo delle Nazioni Unite per la valutazione della scienza relativa ai cambiamenti climatici, ha recentemente pubblicato il suo sesto rapporto di valutazione sull’impatto del cambiamento climatico sugli ecosistemi e sulle popolazioni umane in tutto il mondo.

Il rapporto avverte che l’entità di tali impatti superano le stime precedenti. Gli autori osservano apertamente che il cambiamento climatico è indotto dall’uomo ed è “una minaccia per il benessere umano e la salute del pianeta”.
Allo stesso tempo, l’IPCC rileva che la collaborazione e la pianificazione a tutti i livelli di governo e l’inclusione di tutti gli elementi della società sono fondamentali per adattarsi ai cambiamenti climatici.

Ora è probabile che il riscaldamento globale raggiunga o superi 1,5°C nel breve termine. L’IPCC avverte che se verrà ritardata un’ulteriore azione globale sull’adattamento e la mitigazione, la breve finestra di opportunità per garantire un futuro vivibile verrà persa. C’è bisogno urgente di un’azione più forte.

L’IPCC sottolinea che abbiamo bisogno di una pianificazione multisettoriale, inclusiva e a lungo termine per adattarci e attenuare l’impatto del cambiamento climatico. Solo coinvolgendo tutti i livelli di governo e tutti i segmenti della società possiamo sperare di intraprendere un’azione efficace.

A questo proposito, scrive il sito, “il CEMR è orgoglioso di contribuire al Patto dei sindaci per il clima e l’energia, un’iniziativa che riunisce le città per aiutarle a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il Patto consente alle città di sviluppare e attuare piani di adattamento locale olistici che coinvolgano tutti gli attori locali. I partecipanti possono anche condividere e apprendere le migliori pratiche su come prepararsi a eventi climatici come ondate di caldo e inondazioni.

Il rapporto dell’IPCC sottolinea anche la nozione di sviluppo resiliente al clima, inteso come modello di sviluppo sostenibile che includa la mitigazione e l’adattamento al clima. Il raggiungimento di uno sviluppo resiliente al clima richiederà la cooperazione internazionale e i governi a tutti i livelli che collaborino con le comunità, la società civile, il settore privato e i gruppi tradizionalmente emarginati.

Insieme, continua il CEMR, “queste diverse forme di cooperazione affrontano le disuguaglianze strutturali e mobilitano risorse finanziarie sufficienti. Il CEMR si impegna a raggiungere questi obiettivi attraverso la sua partecipazione a diverse coalizioni e progetti internazionali, in particolare PLATFORMA, Green City Accord e UCLG“.

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