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Le reti energetiche interconnesse e stabili sono la spina dorsale del mercato interno dell’energia dell’UE e la chiave per consentire la transizione verde. Per contribuire alla realizzazione del Green Deal europeo, la Commissione propone oggi un piano d’azione per garantire che le nostre reti elettriche funzionino in modo più efficiente e siano implementate ulteriormente e più rapidamente. La Commissione ha già messo in atto un quadro giuridico di sostegno per lo sviluppo delle reti elettriche in tutta Europa. Con i mercati dell’UE pienamente integrati, una rete infrastrutturale modernizzata garantirà ai cittadini e alle imprese di beneficiare di un’energia più economica e più pulita.

Si prevede che il consumo di elettricità nell’UE aumenterà di circa il 60% da qui al 2030. Le reti dovranno accogliere un sistema più digitalizzato, decentralizzato e flessibile con milioni di pannelli solari sui tetti, pompe di calore e comunità energetiche locali che condividono le loro risorse, più offshore la messa in rete delle energie rinnovabili, un maggior numero di veicoli elettrici da ricaricare e la crescente necessità di produzione di idrogeno. Con il 40% delle nostre reti di distribuzione che hanno più di 40 anni e la capacità di trasmissione transfrontaliera destinata a raddoppiare entro il 2030, sono necessari 584 miliardi di euro di investimenti.

Scheda informativa

Piano d’azione dell’UE per le reti
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Il Parlamento europeo (PE) informa sul proprio sito di esser pronto ad avviare colloqui con i governi dell’UE per raggiungere un accordo su nuove norme per ridurre le emissioni di autovetture, furgoni, autobus e camion.

Il 9 novembre, il PE ha adottato la sua posizione negoziale sul rinnovo delle norme dell’UE in materia di omologazione e vigilanza del mercato dei veicoli a motore (Euro 7). La legislazione interviene sui limiti per le emissioni dei gas di scarico (come ossidi di azoto, particolato, monossido di carbonio e ammoniaca), sulle emissioni di pneumatici e freni e sulla durata delle batterie.

Per le emissioni inquinanti delle autovetture, il PE ha sostenuto i livelli proposti dalla Commissione eeuropeea e proposto una ripartizione supplementare delle emissioni in tre categorie per i veicoli commerciali leggeri in base al loro peso. Per le emissioni di gas di scarico di autobus e veicoli pesanti, hanno adottato limiti più rigorosi di quelli proposti. Le emissioni dovranno inoltre essere misurate in laboratorio e in condizioni di guida reali.

Il PE intende allineare le metodologie di calcolo e le soglie massime dell’UE per le emissioni di particelle dei freni e per i tassi di abrasione dei pneumatici alle norme internazionali, attualmente in fase di elaborazione da parte della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite. Il testo prevede infine requisiti minimi di durata delle batterie per auto e furgoni più elevati di quelli proposti dalla Commissione.

Per maggiori dettagli, è possibile consultare il recente comunicato stampa (EN).

Il Parlamento è ora pronto ad avviare i colloqui con i governi dell’UE per raggiungere un accordo sulla forma finale della legge.

Il 10 novembre 2022 la Commissione ha proposto nuove norme in materia di emissioni di inquinanti atmosferici per i veicoli a combustione, indipendentemente dal carburante utilizzato. Gli attuali limiti di emissione si applicano alle autovetture e ai furgoni (Euro 6) e agli autobus, agli autocarri e agli altri veicoli pesanti (Euro VI). La novità della proposta Euro 7 è che affronta anche le emissioni non di scarico (microplastiche derivanti da pneumatici e particelle dei freni) e comprende requisiti relativi alla durata delle batterie. Nell’adottare questo testo, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini di promuovere l’acquisto di veicoli elettrici conformi a buoni standard di durata della batteria, di promuovere la diffusione delle infrastrutture digitali ed elettriche e di ridurre la dipendenza energetica dell’UE da attori stranieri, come indicato nelle proposte 4(3), 4, 6, 18, 2 e 31, paragrafo 3, delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.
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