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Il sito del Parlamento europeo informa che, secondo la relazione annuale dell’Agenzia europea dell’ambiente, tra i siti di balneazione monitorati in tutta l’UE nel 2022, l’85,7% circa sono stati classificati come “eccellenti”, ovvero quasi del tutto privi di agenti inquinanti nocivi per l’uomo e l’ambiente.

I paesi con il maggior numero di siti di balneari con qualità dell’acqua “eccellente” sono Cipro, Croazia, Grecia e Austria con il 95% dei siti presi in esame.

Per quanto riguarda i siti di balneazione monitorati in l’Italia, il 97% risponde ai requisiti minimi e l’88% viene classificato tra le eccellenze.

Panoramica di cosa fa l’UE per la salute di tutti.
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Il rapporto annuale sulle acque di balneazione pubblicato dalla Commissione europea il 3 giugno mostra che nel 2021 quasi l’85% dei siti di balneazione europei ha soddisfatto i più severi standard di qualità dell’acqua “eccellente” dell’Unione europea. Lo rende noto la Commissione europea attraverso un comunicato stampa.

La valutazione fornisce una indicazione di dove i bagnanti possono trovare i siti di balneazione della migliore qualità in tutta Europa quest’estate. La valutazione, elaborata dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) in collaborazione con la Commissione europea, si basa sul monitoraggio di 21 859 siti balneari in tutta Europa.

Questi coprono gli Stati membri dell’UE, l’Albania e la Svizzera per tutto il 2021.La relazione mostra che la qualità dei siti costieri, che costituiscono i due terzi del totale dei siti di balneazione, è generalmente migliore di quella dei siti interni.

Nel 2021, l’88% dei siti balneari costieri dell’UE è stato classificato di eccellente qualità rispetto al 78,2% dei siti interni. Dall’adozione della direttiva sulle acque di balneazione nel 2006, la quota di siti “eccellenti” è cresciuta e si è stabilizzata negli ultimi anni intorno all’88% per i siti costieri e al 78% per i siti interni.

Il rapporto rileva che, nel 2021, gli standard minimi di qualità dell’acqua sono stati soddisfatti nel 95,2% dei siti. In Austria, Malta, Croazia, Grecia, Cipro, Danimarca e Germania, il 90% o più delle acque di balneazione soddisfano lo standard di qualità “eccellente”.

La quota di siti di scarsa qualità è diminuita dal 2013. Nel 2021, le acque di balneazione scadenti costituivano l’1,5% di tutti i siti nell’UE, rispetto al 2% nel 2013. La scarsa qualità è spesso il risultato di un inquinamento a breve termine. La relazione sottolinea che una migliore valutazione delle fonti di inquinamento e l’attuazione di misure di gestione integrata dell’acqua possono contribuire a migliorare la qualità dell’acqua.

Oltre alla relazione sulle acque di balneazione di quest’anno, l’AEA ha anche pubblicato una mappa interattiva aggiornata che mostra le prestazioni di ciascun sito di balneazione. Sono inoltre disponibili rapporti aggiornati per paese, nonché ulteriori informazioni sull’attuazione della direttiva nei paesi.
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