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Il Parlamento europeo ha chiesto il 7 aprile corridoi sicuri per i minori in fuga dal conflitto e assistenza per gli sfollati interni o impossibilitati a lasciare le zone sotto assedio.

L’Assemblea di Strasburgo ha adottato una risoluzione per richiedere diverse misure per proteggere i minori e i giovani in fuga dalla violenza e per facilitare la loro integrazione nelle comunità del paese ospitante.

La risoluzione parlamentare afferma che “ogni minore ha il diritto di essere protetto dalla violenza, dallo sfruttamento e dagli abusi” e hanno invitato i Paesi dell’Unione europea a proteggere i minori dal rischio di traffico, adozione illegale e altri tipi di abuso.

I parlamentari europei raccomandano che alle frontiere siano presenti i responsabili della protezione dei minori per individuare rapidamente e accuratamente i minori vulnerabili, e registrare la loro identità e nazionalità così come i loro bisogni specifici. I servizi, tra cui il sostegno psicosociale, il sostegno alla salute materna, la protezione contro la violenza di genere, il rintracciamento della famiglia e il sostegno al ricongiungimento familiare, dovrebbero essere garantiti all’interno dei sistemi nazionali di protezione, incluso l’accesso a tutti i servizi di base e un’assistenza adeguata.

Il Parlamento europeo ha inoltre richiesto la nomina di un tutore per i minori non accompagnati e separati e i minori in assistenza istituzionale. I servizi di protezione minori nel paese di accoglienza dovrebbe monitorarli continuamente per garantirne il benessere e la localizzazione dopo il loro arrivo.

I paesi ospitanti dovrebbero garantire l’accesso all’istruzione e alla sanità per i minori in fuga dall’Ucraina alle stesse condizioni previste per i bambini nei paesi ospitanti.

Il Parlamento europeo chiede anche meccanismi di ricollocazione che diano priorità al ricongiungimento familiare e alla ricollocazione dei minori vulnerabili, come ad esempio il meccanismo di solidarietà per i trasferimenti medici intra-UE di bambini e giovani che necessitano di cure e terapie salvavita immediate. I Paesi UE sono invitati a fare buon uso dei fondi UE a disposizione per garantire che i rifugiati godano di integrazione socioeconomica e siano protetti contro la discriminazione e l’esclusione sociale. Nel testo, si invitano inoltre la Commissione e il Consiglio a fornire, se necessario, risorse aggiuntive.

LEGGI LA RISOLUZIONE IN ITALIANO (PDF)

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Il servizio stampa della Commissione europea sottolinea che a due giorni dall’evento di donazione globale Stand Up For Ukraine, convocato congiuntamente dal presidente von der Leyen e dal primo ministro canadese Justin Trudeau, gli sforzi di mobilitazione e sensibilizzazione per garantire finanziamenti e donazioni in natura per il popolo ucraino sono in pieno svolgimento.

Informa la Commissione europea che la Commissione e il governo del Canada, in collaborazione con l’advocacy internazionale Global Citizen, chiedono a governi, aziende private e cittadini di contribuire a questo sforzo di solidarietà globale.

Il finanziamento e altri tipi di sostegno raccolti il ​​9 aprile andranno a soddisfare i bisogni degli sfollati interni in Ucraina e di coloro che sono fuggiti dal Paese in seguito all’invasione russa.

In particolare:

Per i 4 milioni di persone che hanno già cercato rifugio nell’UE e per altri che probabilmente arriveranno: i fondi saranno utilizzati per soddisfare i loro bisogni a breve e medio termine negli Stati membri dell’UE, dal cibo, all’alloggio e all’assistenza medica istruzione e lavoro.

Per i 6,5 milioni di persone, tra cui 2,5 milioni di bambini, che hanno dovuto abbandonare le proprie case ma sono rimaste in Ucraina e ora sono sfollate: finanziamenti e donazioni forniranno loro cure umanitarie vitali.

Gli impegni saranno annunciati durante una tavola rotonda convocata dalla Presidente von der Leyen e dal Primo Ministro Trudeau, sabato 9 aprile dalle 15 alle 16.

Sono stati invitati a partecipare anche rifugiati e rappresentanti di organizzazioni non governative locali che si occupano di assistenza ai rifugiati.

COME CONTRIBUIRE

I governi e le aziende private sono invitati a contattare la Commissione europea se desiderano fornire un contributo finanziario: NEAR-SGUA-UKRAINE-CLEARING-HOUSE@ec.europa.eu La Commissione europea ha anche creato un sistema per convogliare donazioni in natura dal settore privato all’Ucraina, alla Moldova e ai vicini Stati membri dell’UE, per aiutare a soddisfare le esigenze degli sfollati interni e di coloro che sono fuggiti dal paese.

La Commissione europea coordinerà la consegna di donazioni in natura su larga scala di beni vitali come medicinali, vaccini, attrezzature mediche, tende, letti e coperte di emergenza.

Le aziende che desiderano effettuare donazioni in natura sono invitate a contattare la Commissione europea tramite e-mail: ECHO-private-donations@ec.europa.eu

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IL CEMR PER L’UCRAINA

La campagna Stand Up For Ukraine

L’UE è al fianco dell’Ucraina

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La Commissione europea sul proprio sito annuncia di aver pubblicato una raccomandazione sul riconoscimento delle qualifiche accademiche e professionali per le persone in fuga dall’invasione russa dell’Ucraina. Fornirà alle autorità degli Stati membri orientamenti e consigli pratici per garantire un processo di riconoscimento rapido, equo e flessibile.

A seguito dell’aggressione e dell’invasione militare russa non provocate, afferma Bruxelles, oltre 4 milioni di persone in fuga dalla guerra e in cerca di protezione sono arrivate nell’UE. Dopo aver affrontato i loro bisogni immediati, come alloggio e assistenza sanitaria, “è fondamentale per il benessere dei rifugiati e la loro integrazione nei paesi ospitanti che hanno, tra gli altri diritti, l’accesso ai lavori per i quali sono qualificati”.

APPROFONDIMENTI

Raccomandazione sul riconoscimento delle qualifiche per le persone in fuga dall’invasione russa dell’Ucraina

Riconoscimento delle qualifiche professionali in pratica

Comunicazione sulla solidarietà europea con i rifugiati e coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina

Sito web – Solidarietà dell’UE con l’Ucraina

Sito web – Trasferimento nell’UE: informazioni per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina
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