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La Commissione europea comunica di aver adottato il 23 novembre una raccomandazione per una maggiore cooperazione tra gli Stati membri nello spazio Schengen. È accompagnato da una relazione sulle consultazioni effettuate dal coordinatore Schengen con gli Stati membri in relazione ai controlli di lunga durata alle frontiere interne. Tra maggio e novembre 2023 è stato condotto un processo di consultazione formale con gli Stati membri che hanno reintrodotto i controlli alle frontiere e con gli Stati membri interessati da tali controlli.

Schengen, scrive Bruelles, è lo spazio senza controlli alle frontiere interne che sostiene la libertà di movimento di oltre 425 milioni di cittadini dell’UE, insieme ai cittadini di paesi terzi che vivono o visitano l’UE. Il ripristino dei controlli alle frontiere deve rimanere eccezionale, rigorosamente limitato nel tempo e una misura di ultima istanza se è stata accertata una grave minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza interna. Nello spazio Schengen deve essere garantita la libera circolazione delle persone, delle merci e dei servizi. Come affermato nel rapporto sullo stato di Schengen del 2023 , è necessario aumentare la cooperazione per garantire la sicurezza, eliminando gradualmente i controlli alle frontiere a lungo termine.

La raccomandazione promuove l’uso di misure alternative ai controlli alle frontiere interne nonché una maggiore cooperazione e scambio di informazioni in caso di reintroduzione di tali controlli.

Relazione sullo stato di consultazione formale dei controlli alle frontiere interne

Raccomandazione della Commissione sulla cooperazione tra gli Stati membri per affrontare le gravi minacce alla sicurezza interna

Rapporto sullo stato di Schengen 2023
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la Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver adottato nei giorni scorsi una comunicazione che presenta il quadro strategico per la gestione europea integrata delle frontiere (EIBM) per 5 anni e una raccomandazione agli Stati membri sul riconoscimento reciproco delle decisioni di rimpatrio e sull’accelerazione dei rimpatri.

Nella riunione straordinaria del 9 febbraio 2023, scrive la Commissione, il Consiglio europeo ha ribadito l’importanza di garantire un controllo efficace delle frontiere terrestri e marittime esterne dell’UE nell’ambito di un approccio globale alla migrazione. In vista della prossima riunione del Consiglio europeo che farà il punto della situazione, la Commissione realizza attraverso queste iniziative alcune delle azioni chiave indicate nella lettera della presidente von der Leyen e nelle conclusioni del Consiglio europeo del 9 febbraio.

Con questa comunicazione, sottolinea Bruxelles, la Commissione definisce il primo ciclo politico strategico pluriennale sulla gestione europea integrata delle frontiere per i prossimi 5 anni.

Questo è il risultato, precisa la Commissione, di un ampio processo di consultazione tra le istituzioni, che ha portato a una visione condivisa sulla gestione delle frontiere esterne. Fornisce un quadro coordinato per le autorità nazionali che gestiscono le frontiere, nonché per oltre 120.000 funzionari delle autorità di frontiera nazionali e di Frontex, che guidano il loro lavoro quotidiano.

Comunicazione che stabilisce la politica strategica pluriennale per la gestione europea integrata delle frontiere +
allegato I e
allegato II

Piano d’azione dell’UE per il Mediterraneo centrale

Piano d’azione dell’UE sui Balcani occidentali
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