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Il 17 gennaio la Commissione europea ha pubblicato un nuovo invito a presentare proposte del valore di 40 milioni di € per la sovvenzione di azioni nell’ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF). Il bando rimarrà aperto fino al 16 maggio 2023. I beneficiari primari dei progetti sono i migranti, comprese le persone bisognose di protezione.

Le azioni da finanziare nell’ambito dell’invito comprendono quelle che promuovono i programmi di sponsorizzazione da parte delle comunità e il ruolo degli enti locali e regionali nell’inclusione e nell’integrazione dei migranti. I finanziamenti saranno inoltre disponibili per azioni volte a favorire l’integrazione nel mercato del lavoro, ad esempio incoraggiando la collaborazione tra le parti economiche e sociali, i datori di lavoro e gli enti pubblici. L’invito riguarda anche la promozione di percorsi complementari legati al lavoro e a sostegno dell’integrazione nell’istruzione, e comprende una priorità sulla protezione dei minori migranti.

L’integrazione e l’inclusione nell’UE dei cittadini di paesi terzi contribuiscono a rendere le nostre società più coese, resilienti e prospere, come indicato nel piano d’azione dell’UE per l’integrazione e l’inclusione, al quale è allineato l’invito a presentare proposte.

Gli obiettivi principali dell’invito sono stati annunciati in occasione del partenariato europeo per l’integrazione e del Forum ad alto livello sui percorsi legali di protezione.

L’invito si basa anche sugli insegnamenti appresi nel sostenere l’integrazione, come l’accoglienza delle persone in fuga dall’Ucraina.

L’impegno della comunità è fondamentale: al fine di fornire orientamenti mirati nell’organizzazione di soluzioni abitative private per coloro che fuggono dall’Ucraina, la Commissione ha pubblicato gli orientamenti “Case sicure”.

Tramite il Fondo Asilo, migrazione e integrazione la Commissione fornirà inoltre sostegno finanziario alla Federazione internazionale della Croce Rossa, allo scopo di sostenere chi offre ospitalità e sviluppare buone pratiche che possano essere replicate per esigenze future.

Maggiori informazioni sono disponibili nel programma di lavoro e sul portale Finanziamenti e appalti.
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È stato pubblicato su OpenCoesione l’ultimo aggiornamento relativo all’attuazione dei progetti delle politiche di coesione, con dati riferiti al 28 febbraio 2022.

OpenCoesione è una iniziativa di open government sulle politiche di coesione in Italia, coordinata dal Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri istituito in seguito alla trasformazione del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (DPS) del Ministero dello sviluppo economico.

Gli interventi visualizzati sul portale, relativi ai cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020, scrive il sito, sono 1.777.543 (oltre 34 mila in più rispetto al rilascio dei dati al 31 dicembre 2021).

Il costo pubblico complessivo dei progetti monitorati è ora pari a 203,5 miliardi di euro, composti da 109,5 miliardi riferiti a progetti relativi al ciclo di programmazione 2014-2020 e 94,3 miliardi riferiti al ciclo di programmazione 2007-2013.

Per quanto riguarda i pagamenti, il totale è pari a 105,8 miliardi di euro, di cui 39,4 miliardi nell’ambito del ciclo di programmazione 2014-2020 e 66,4 miliardi di euro per il ciclo 2007-2013.

Accanto al costo pubblico sono indicate le “risorse coesione”, ovvero quelle risorse provenienti dal bilancio europeo (Fondi Strutturali) e nazionale (cofinanziamento nazionale ai Fondi Comunitari, Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e risorse del Piano d’Azione per la Coesione). Sul costo pubblico complessivo, le “risorse coesione” sono pari a 173,5 miliardi: la differenza è costituita dalle cosiddette “risorse attratte”, ovvero altri finanziamenti pubblici a valere su risorse ordinarie dello Stato o degli enti locali che coprono in parte l’investimento e a cui le risorse della politica di coesione fanno da volano.

I Piani e i Programmi attualmente monitorati sono 308. Per la prima volta entra in monitoraggio (nel periodo dell’ultimo bimestre) un nuovo Programma, relativo al ciclo di programmazione 2014-2020. Si tratta del Programma Operativo Complementare (POC) ENERGIA E SVILUPPO DEI TERRITORI, con 13 progetti monitorati per un costo pubblico monitorato di 10,9 milioni di euro.

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