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Il sito della DG Politica Regionale della Commissione europea informa il 16 settembre che sono aperte le iscrizioni per la sesta edizione della conferenza Just Transition Platform (JTP), che si svolgerà dal 24 al 26 ottobre 2022. Questo evento ibrido sarà co-ospitato dalla DG REGIO e dalla DG ENER, con partecipanti tra cui i Commissari Elisa Ferreira e Kadri Simson.

La conferenza fornirà un forum per condividere opinioni ed esperienze sul processo di transizione giusta. Coinvolgerà le parti interessate delle autorità nazionali, locali e regionali, nonché le parti economiche e sociali, la società in generale e rappresentanti della Commissione europea; tra loro i Commissari Ferreira e Simson.

La conferenza di due giorni del 24 e 25 ottobre evidenzierà il passaggio dalla preparazione all’attuazione del meccanismo per una transizione giusta, l’importanza di creare una solida riserva di progetti nonché la necessità di accelerare l’eliminazione graduale dei combustibili fossili per ridurre la dipendenza dell’Europa sulle importazioni in tempi di crisi energetica.

Sessioni specifiche affronteranno temi come il coinvolgimento dei cittadini e delle parti interessate, le opportunità offerte dalle tecnologie per l’energia pulita e l’importanza delle competenze e dell’apprendimento permanente per un’economia verde e a prova di futuro.

Mercoledì 26 ottobre, il Comitato europeo delle regioni organizzerà quindi un dialogo multilivello sulla transizione giusta. Anche i quattro gruppi di lavoro della piattaforma per una transizione giusta si riuniranno il 26 ottobre.

Poiché questo evento si svolgerà in formato ibrido, le registrazioni per ogni giorno dell’evento sono possibili per la partecipazione di persona o virtuale. A causa dei limiti alla capienza della sede, informa la DG Regio, la conferma finale della partecipazione di persona sarà soggetta ad approvazione. Tuttavia, le iscrizioni per la partecipazione online rimarranno aperte e le sessioni saranno trasmesse in diretta streaming per i partecipanti virtuali tramite Swapcard.

Le iscrizioni chiuderanno il 27 settembre alle ore 18, quindi la DG Regio prega di iscriversi il ​​prima possibile. Accanto al modulo di registrazione, si può sfogliare il programma completo e trovare le descrizioni dettagliate delle sessioni su Swapcard.

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Il Comitato europeo delle Regioni (CdR) rende noto sul proprio sito di aver adottato una risoluzione sull’esito e il seguito della Conferenza sul futuro dell’Europa durante la sua sessione plenaria. Il CdR chiede tra l’altro un rapido seguito e attuazione delle raccomandazioni espresse nella relazione “al fine di soddisfare le aspettative dei cittadini”.

Una futura Convenzione “dovrebbe coinvolgere pienamente i membri del CdR per rappresentare le voci degli oltre 1 milione di politici eletti a livello regionale e locale in Europa, al fine anche di rafforzare la dimensione locale e regionale delle politiche dell’UE“.

Dopo un anno di dibattiti, la Conferenza sul futuro dell’Europa si è conclusa il 9 maggio 2022 a Strasburgo. I Presidenti del Parlamento europeo, della Commissione e del Consiglio hanno ricevuto una relazione finale dai copresidenti della Conferenza contenente 49 proposte di ampio respiro, ambiziose e lungimiranti, dettagliate in 328 l misure. Da allora, le istituzioni dell’UE stanno esaminando come dare seguito a queste raccomandazioni. Mentre la Commissione europea è “pronto a lavorare nell’ambito delle competenze dei trattati dell’UE e a sostenere la modifica dei trattati ove necessario”, il Consiglio europeo nelle sue recenti conclusioni ribadisce che “le istituzioni devono garantire un seguito efficace a questo rapporto, … in conformità con i Trattati”. Alla sua 150a sessione plenaria, il CdR, così come il Parlamento europeo all’inizio di questo mese, ha compiuto un ulteriore passo avanti nel follow-up e ha adottato una risoluzione a sostegno della richiesta di istituzione della Convenzione per la revisione dei Trattati dell’UE al fine di attuare le raccomandazioni della Conferenza, in particolare quelle riguardanti il ​​ruolo degli enti locali e regionali.

Altri elementi chiave della risoluzione del CdR sono:

– Il sostegno delle proposte della Conferenza volte a integrare la democrazia rappresentativa aumentando la partecipazione dei cittadini alla democrazia europea a tutti i livelli: un meccanismo permanente e territoriale per il dialogo con i cittadini, sostenuto dagli enti locali e regionali, garantirebbe una comunicazione bidirezionale e un’interazione significativa tra i cittadini e le istituzioni dell’UE e portare a una migliore comprensione dell’impatto locale e regionale delle politiche dell’UE in tutta l’UE.

– L’invito a rafforzare le sinergie interistituzionali che coinvolgano il CdR nei lavori della Commissione europea, del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea per la sua capacità di fornire una buona conoscenza e una migliore comprensione del funzionamento dell’UE sul campo.

– Il sostegno alla proposta della Conferenza secondo cui “la sussidiarietà attiva e la governance multilivello sono principi chiave e caratteristiche fondamentali per il funzionamento dell’UE e la responsabilità democratica” e l’appello per un ” uso sistematico di una definizione di sussidiarietà condivisa da tutte le istituzioni dell’UE” chiarire il livello – europeo, nazionale, regionale o locale al quale devono essere prese le decisioni. Queste proposte dovrebbero aiutare a chiarire che la sussidiarietà non consiste nell’impedire al livello europeo di agire, ma nell’identificare quale livello di governo dovrebbe avere il ruolo guida per una legislazione efficiente.

– Il sostegno alla proposta del Conferenza di “creare un sistema di Consiglieri locali dell’UE come modo per ridurre la distanza tra le istituzioni dell’UE e i cittadini. Il CdR, infatti, aveva già avviato a maggio 2021 una Rete europea di consiglieri regionali e locali e creerà sinergie con la Commissione europea che la scorsa settimana ha lanciato il progetto “Building Europe with Local Councillors”.

– Il supporto della proposta Conferenza che suggerisce di cambiare i nomi delle istituzioni dell’UE, per chiarire le loro funzioni e il rispettivo ruolo nel processo decisionale dell’UE per i cittadini; a tal fine, il Comitato propone di modificare la propria denominazione per meglio rispecchiare le responsabilità politiche e giuridiche dei suoi membri nonché il suo ruolo di assemblea europea delle regioni e dei comuni.

Ricordiamo che Manuela Bora, consigliere regionale delle Marche, è uno dei 12 delegati organizzati dal CdR che hanno rappresentato gli enti locali e regionali al gruppo di lavoro della Conferenza sul futuro dell’Europa. Manuela Bora è di nomina AICCRE nel CEMR che ha rappresentanza al CdR.

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