La Commissione europea ha intrapreso ulteriori discussioni con i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro a livello di UE sulle modalità per modernizzare le regole in materia di contratti di lavoro affinché questi siano più equi e prevedibili per tutte le tipologie di lavoratori. La Commissione, si legge nel comunicato stampa, “intende ampliare l’ambito di applicazione dell’attuale direttiva sui contratti di lavoro (la cosiddetta direttiva sulle dichiarazioni scritte), estendendola a nuove forme di impiego come i lavoratori a chiamata, i lavoratori a voucher e i lavoratori delle piattaforme, in modo che nessuno sia lasciato indietro”. Anche le norme attuali dovrebbero essere modernizzate alla luce degli sviluppi intervenuti nel mercato del lavoro negli ultimi decenni.
PIU’ CONSAPEVOLEZZA SUI DIRITTI
“Migliorando le informazioni fornite all’inizio di un contratto di lavoro i lavoratori saranno più consapevoli dei loro diritti e, quindi, più in grado di farne garantire il rispetto”. Per i datori di lavoro, secondo Bruxelles, l’aggiornamento delle norme offrirà maggiore chiarezza e certezza del diritto ed eviterà la concorrenza sleale. Fino al 3 novembre 2017 le parti sociali potranno condividere le loro opinioni sugli aggiornamenti previsti della normativa dell’UE in materia di contratti di lavoro. La Commissione “intende presentare una proposta legislativa entro la fine dell’anno”.