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Violenza domestica, CEDU condanna Italia per maltrattamenti

Nella causa De Giorgi c. Italia la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha ritenuto che vi fosse stata violazione del divieto di trattamento inumano e degradante.

lo riferisce un comunicato stampa della Corte. L’Italia è stata condannata dalla Corte per il ‘trattamento inumano e degradante’ della donna perché le autorità non hanno agito per proteggerla dall’ex marito violento.

La ricorrente in questo caso si è lamentata del fatto che, nonostante la presentazione di diverse denunce penali, le autorità italiane non le avevano offerto protezione e assistenza dopo che aveva subito violenze domestiche per mano del marito, dal quale era stata separata dal 2013.

La Corte ha ritenuto che le autorità italiane non avessero condotto una valutazione del rischio di maltrattamento incentrata specificamente sul contesto della violenza domestica e in particolare sulla situazione della ricorrente e dei suoi figli, valutazione che avrebbe giustificato misure preventive concrete a tutela loro da tale rischio.

Le autorità avevano quindi violato il loro dovere di proteggere la ricorrente e i suoi figli dagli atti di violenza domestica del marito. La Corte ha ritenuto che le autorità italiane non avessero intrapreso alcuna azione in risposta al grave rischio di maltrattamento cui sono esposti la ricorrente e i suoi figli e che, con la loro omissione, avevano creato una situazione di impunità, con il marito ancora da processare per le lesioni inflitte al ricorrente e l’indagine sulle altre denunce del ricorrente rimaste pendenti dal 2016.

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