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Vaccini anti-covid, Corte dei Conti: “manca adeguata valutazione performance del procedimento d’appalto”

La Gazzetta ufficiale C350 del 13 settembre informa della pubblicazione della Relazione speciale della Corte dei conti europea su: «Approvvigionamento di vaccini anti-COVID-19 nell’UE – Superate le difficoltà iniziali, le dosi necessarie sono state garantite, ma manca un’adeguata valutazione della performance del procedimento d’appalto»

L’UE ha varato la sua strategia per l’approvvigionamento di vaccini nel giugno 2020. Entro la fine del 2021, aveva stipulato contratti per un valore di 71 miliardi di euro, garantendo un massimo di 4,6 milioni di dosi.

La Corte conclude che l’UE è riuscita a creare un portafoglio di vaccini diversificato per gli Stati membri, nonostante abbia avviato il relativo appalto in ritardo rispetto al Regno Unito e agli Stati Uniti. I contratti stipulati nel 2021 contengono disposizioni più rigorose su aspetti chiave rispetto a quelli firmati nel 2020.

Secondo l’esame della Corte dei Conti, la Commissione disponeva di margini di manovra limitati per superare le difficoltà di approvvigionamento ed è difficile quantificare l’impatto esercitato sull’aumento della produzione di vaccini.

Le raccomandazioni della Corte vertono sulla necessità di trarre insegnamenti e svolgere esercitazioni per testare il nuovo quadro di preparazione alle pandemie dell’UE.


LA RELAZIONE INTEGRALE DELLA CORTE DEI CONTI IN ITALIANO (PDF)

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