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Una Carta per la democrazia locale: cos’è, come funziona

La Carta europea dell’autonomia locale stabilisce delle norme per proteggere i diritti delle autorità locali e impegna gli Stati che l’hanno ratificata a rispettare una serie di principi.

Aperta alla firma il 15 ottobre 1985 ed entrata in vigore il 1° settembre 1988, la Carta è stata ratificata dai 47 Stati membri del Consiglio d’Europa.
È stata completata nel 2009 da un protocollo aggiuntivo sul diritto a partecipare agli affari del governo locale. Il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa assicura il rispetto dei principi della Carta attraverso un processo processo di monitoraggio sistematico e uno stretto dialogo politico con i governi.
Ogni cinque anni, conduce un monitoraggio regolare dell’attuazione della Carta, paese per paese, nei 47 stati membri del Consiglio d’Europa.
I rapporti, le raccomandazioni e le risoluzioni che adotta permettono di informare i governi, i parlamenti, le corti costituzionali, le associazioni, rappresentanti eletti e i media, sulla situazione della democrazia locale e regionale in determinati paesi e sull’applicazione della Carta nel diritto e nella pratica da parte di questi paesi.
Il Comitato di controllo è l’organo responsabile del monitoraggio della Carta all’interno del Congresso Il Comitato per il rispetto degli obblighi e degli impegni da parte degli Stati membri della Carta europea dell’autonomia locale (Comitato di monitoraggio) è responsabile della valutazione dell’applicazione della Carta. Attraverso il dialogo politico post-monitoraggio che si svolge tra due visite di controllo, esso garantisce che le sue raccomandazioni agli Stati membri siano seguite.

Il Comitato di controllo intraprende in particolare:
■ ogni cinque anni, una missione di monitoraggio generale regolare paese per paese in ogni Stato membro;
■ l’esame di un aspetto particolare della Carta, secondo quanto deciso dall’Ufficio di presidenza o dal Comitato;

Missioni d’inchiesta per esaminare, su decisione dell’Ufficio di presidenza, casi specifici casi specifici che destano preoccupazione.
Il Comitato di monitoraggio del Congresso adotta un programma di lavoro biennale che prevede i paesi che saranno oggetto di una visita di controllo e il Presidente nomina, tra i membri del Comitato i relatori per ogni paese.
I relatori del Congresso incontrano, nel paese, i rappresentanti dei governi, parlamenti, corti costituzionali, mediatori, corti dei conti, eletti locali e regionali locali e regionali, sindaci delle capitali, associazioni e media. Elaborano un progetto di rapporto e lo sottopongono poi alla consultazione di tutti gli interlocutori incontrati durante la visita per rivedere o completare, se necessario, il progetto di relazione.

Il progetto di rapporto viene sottoposto all’esame e all’adozione del Comitato di monitoraggio del Congresso. Il progetto preliminare di raccomandazione è soggetto all’approvazione del Comitato di monitoraggio prima dell’esame da parte del Congresso per l’adozione.

I membri del Congresso, riuniti a Strasburgo, discutono il rapporto e adottano una raccomandazione. successivamente trasmessa al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che è invitato ad indirizzarle ai governi dei paesi interessati.

I rapporti di monitoraggio dell’applicazione della Carta europea dell’autonomia locale, in tutte le sue disposizioni, sono accessibili nel database CARTA-MONITOR.

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