Nell’Unione europea le donne continuano a guadagnare meno degli uomini, con un divario retributivo medio pari al 13%. Ciò significa che, per ogni euro guadagnato da un uomo, una donna riceve solo 0,87 €. La Giornata della parità retributiva, che quest’anno si è è celebrata il 15 novembre, segna la data che simboleggia il numero di giorni aggiuntivi che le donne devono lavorare fino alla fine dell’anno per guadagnare quanto gli uomini nello stesso anno.
In vista di questa giornata simbolica, Věra Jourová, Vicepresidente per i Valori e la trasparenza dell’UE, e Helena Dalli, Commissaria per l’Uguaglianza, hanno dichiarato:
“La Giornata della parità retributiva ci ricorda che dobbiamo continuare a impegnarci per colmare il divario retributivo di genere. La parità di retribuzione per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore, sancita dal trattato di Roma nel 1957, è uno dei principi fondanti dell’UE.
Quest’anno tuttavia i progressi verso l’eliminazione del divario retributivo di genere sono in fase di stagnazione e nel corso degli anni sono stati lenti. Ciò ci ricorda che gli stereotipi di genere continuano a colpire le donne e gli uomini in tutti gli ambiti della vita, anche sul luogo di lavoro, e che sono necessarie azioni specifiche per attuare il principio della parità retributiva.
La Commissione europea lavora senza sosta per promuovere la parità di genere nell’UE. A giugno di quest’anno è entrata in vigore la direttiva sulla trasparenza retributiva. Ai sensi di questa nuova normativa, i lavoratori potranno far valere il diritto alla parità di retribuzione per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore grazie al diritto a ricevere informazioni sulla retribuzione.”