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UE-AFRICA: I GRANDI CAMBIAMENTI PARTONO DAI TERRITORI

A pochi giorni dal V vertice Unione africana – Unione europea (UA – UE) che si terrà il 29 e 30 novembre 2017 ad Abidjan (Costa d’Avorio) e che riunirà ottanta delegazioni diplomatiche in rappresentanza di quasi due miliardi di persone, si è levata  forte la voce dei  leader dei governi locali e regionali degli Stati membri dell’Unione africana e dell’Unione europea, riuniti il ​​27 novembre sempre Abidjan nel “Primo Forum del governo locale Africa-Europa”, promosso da UCLG Africa, dal CCRE e da PLATFORMA.

Nella dichiarazione adottata al termine del Forum e che sarà consegnata al Vertice, gli amministratori locali europei ed africani hanno espresso la volontà di dare un nuovo slancio ed una maggiore ambizione al partenariato politico UA-EU, per portare soluzioni condivise, innovative e sostenibili alle sfide e ai problemi sempre più complessi. Fondamentale il ruolo degli enti locali e regionali, attori dello sviluppo della cooperazione tra territori e che contribuiscono all’emergere di un ambiente definito di comprensione e di rispetto reciproco, che favorisce relazioni pacifiche e amichevoli tra le popolazioni di entrambi i continenti.  Soprattutto in una era di globalizzazione,  nella quale i principali temi, dalle migrazioni all’occupazione giovanile, dalla lotta alla povertà ai cambiamenti climatici, richiedono approcci e soluzioni a livello mondiale: per questo, si legge nella Dichiarazione  “ogni Paese e regione del mondo deve ora consacrare le proprie politiche e strategie nel quadro delle principali agende regionali e globali, in particolare nell’Agenda 2063 dell’Unione africana, il nuovo Consenso europeo sullo Sviluppo; l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, l’Accordo sul Clima di Parigi e la Nuova Agenda Urbana.

Non poteva mancare un riferimento al fenomeno delle migrazioni, che sarà uno dei temi “caldi” del V vertice. La migrazione, secondo i rappresentanti dei poteri territoriali, dovrebbe deve essere “un modo per avvicinare l’Africa e l’Europa, per stimolare l’incontro delle culture, nel rispetto del principio di pari dignità, condividendo e diffondendo il know-how e il rilancio di un autentico co-sviluppo tra le nostre due regioni che coinvolgono migranti e la diaspora”.

In primo piano anche le pari opportunità ed i giovani. I leader locali, tra l’altro, si impegnano ad “includere un approccio di genere in tutte le fasi del nostro sviluppo territoriale e nelle attività di cooperazione decentrata” e ad “aumentare gli investimenti nei nostri governi locali e regionali nel campo dell’istruzione giovanile e della formazione professionale”. Inoltre, la Dichiarazione chiede il lancio di un ambizioso programma “Occupazione giovanile” che mobiliti la creatività giovanile africana ed europea.

 Una accelerazione va data anche sulla lotta al cambiamento climatico: rafforzare “il coinvolgimento delle nostre città e territori nel Patto dei Sindaci per il clima e l’energia”, ma l’accesso dei governi locali ai finanziamenti per il clima deve essere facilitato.

Occorre includere rappresentanti dei governi locali e regionali europei e africani nel quadro del dialogo ad alto livello AU-EU ed è necessario creare uno strumento finanziario dedicato a sostegno del partenariato politico UA-EU.  

Per quanto concerne gli investimenti privati, gli enti locali ribadiscono il proprio ruolo: qualsiasi progetto volto a mobilitare investimenti privati ​​interni o esterni nello sviluppo locale “sia allineato e coerente con le priorità di sviluppo delle nostre città e territori. La crescita economica locale dovrebbe essere sostenibile ed equa”.

Infine, un messaggio diretto ai capi di stato che si riuniranno ad Abidjan: “chiediamo che i governi locali e regionali e le loro organizzazioni rappresentative siano sistematicamente inclusi e coinvolti nel dialogo sull’UA/Partenariato politico dell’UE. Pertanto, chiediamo che il Vertice di Abidjan riconosca il Forum Africa-Europa dei governi locali e regionali come una delle piattaforme ufficiali di questo dialogo politico”.  Inoltre, la Dichiarazione auspica che il Vertice di Abidjan “autorizzi l’organizzazione di un’audizione completa delle principali parti interessate coinvolte in questo dialogo politico, affinché i portavoce del Forum possano beneficiare dell’opportunità di presentare le conclusioni e le raccomandazioni del lavoro del Forum ai Capi di Stato e di Governo delle due regioni”.

BONACCINI: “UN PONTE TRA AFRICA ED UE, GRAZIE AGLI ENTI LOCALI”

TESTO COMPLETO DELLA DICHIARAZIONE ITALIANO INGLESE FRANCESE 



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