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Ucraina: Congresso del Consiglio d’Europa condanna invasione russa

L’Ufficio di presidenza del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa ha tenuto una riunione straordinaria e ha adottato una dichiarazione sulla situazione in Ucraina.

L’Ufficio di presidenza “condanna con la massima fermezza l’attacco armato contro l’Ucraina da parte della Federazione Russa, che costituisce una palese violazione del diritto internazionale e dello Statuto del Consiglio d’Europa. […] Esorta la Federazione Russa a cessare immediatamente e incondizionatamente le sue operazioni militari in Ucraina e a ritirare le sue truppe”.

L’Ufficio di presidenza “esprime il suo incrollabile impegno per l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti e sottolinea che l‘attacco armato contro l’Ucraina da parte della Federazione Russa costituisce un attacco ai principi e ai valori della democrazia, dei diritti umani e del governo del diritto che il Consiglio d’Europa sostiene, promuove e difende”. […] Essa “sottolinea che la democrazia, la governance multilivello e i diritti umani sono più forti della guerra, sostiene fermamente l’Ucraina e il suo popolo e invita tutte le comunità locali e regionali d’Europa e oltre, a rimanere unite e determinate nella loro solidarietà con Ucraina.”

Il Congresso terrà un dibattito sulla situazione in Ucraina nella sua 42a sessione che si svolgerà dal 22 al 24 marzo 2022.

Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha invece deciso di sospendere, con effetto immediato, la Federazione russa dai suoi diritti di rappresentanza nel Comitato dei Ministri e nell’Assemblea Parlamentare a seguito dell’attacco armato sferrato contro l’Ucraina.

La decisione significa che la Russia rimane membro del Consiglio d’Europa e parte delle sue convenzioni, compresa la Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Anche il giudice eletto alla Corte europea dei diritti dell’uomo a titolo della Federazione russa resta un membro della Corte, la quale continuerà a esaminare e a pronunciarsi sui ricorsi presentati contro la Federazione russa. La sospensione non è una misura definitiva ma temporanea, lasciando aperti i canali di comunicazione.

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