Ucraina, Congresso Consiglio d’Europa: condanna per sequestri rappresentanti locali

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Alla luce dei continui sequestri di rappresentanti locali ucraini, il Presidente dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, Leendert Verbeek, sostenendo la dichiarazione della Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa Dunja Mijatović in occasione della Giornata internazionale delle vittime di sparizioni forzate, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Esigo la liberazione immediata e incondizionata di tutti i funzionari pubblici locali in Ucraina e condanno l’aberrante pratica di sequestro e detenzione.

I sindaci, in quanto leader delle comunità locali, sono presi particolarmente di mira per il loro ruolo di principali pilastri della resistenza contro l’occupazione. La loro detenzione forzata costituisce una grave violazione dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale. Gli attacchi contro i leader locali sono attacchi contro la comunità.

Dall’inizio della guerra, più di 50 rappresentanti locali, tra cui 34 sindaci di diverse regioni dell’Ucraina, sono stati sequestrati dalle forze russe. Questo è un chiaro tentativo di intimidire la popolazione civile e reprimere la sua resistenza nei territori occupati.

Ad oggi, i sindaci di Dniprorudne (regione di Zaporizhzhia), Vilkhivka (regione di Kharkiv), Hola Prystan, Kherson, Hornostaivka, Zelenyi Pid e Verkhnii Rohachyk (oblast di Kherson) rimangono in cattività.

Desidero ribadire la posizione del Congresso e sottolineare che la Federazione russa è pienamente responsabile della guerra contro l’Ucraina e delle disastrose conseguenze umanitarie, riaffermando la nostra solidarietà con l’Ucraina e il suo popolo nella lotta contro l’aggressore”.

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