La Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver approvato il 19 luglio uno schema italiano da 700 milioni di euro a sostegno delle imprese nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.
Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi in materia di aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 23 marzo 2022, riconoscendo che il regime L’economia dell’UE sta attraversando un grave turbamento.
L’Italia ha notificato alla Commissione un regime di 700 milioni di euro a sostegno delle imprese nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.
Questa misura segue due regimi a sostegno dei settori agricolo, forestale, della pesca e dell’acquacoltura che la Commissione ha approvato rispettivamente il 18 maggio 2022 e il 22 giugno 2022.
La misura sarà aperta alle piccole e medie imprese (PMI) e agli enti con meno di 1.500 dipendenti (Midcap) attivi in tutti i settori, ad eccezione della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca, dell’acquacoltura, del settore bancario e finanziario, interessati dal l’attuale crisi geopolitica e le relative sanzioni.
Per essere ammissibili, le imprese devono aver realizzato, durante gli esercizi 2019, 2020 e 2021, almeno il 20% del proprio fatturato attraverso esportazioni verso l’Ucraina, la Federazione Russa o la Bielorussia; e prevedono una contrazione di tale parte del proprio fatturato di almeno il 20% per l’anno fiscale 2022. Per essere ammissibili, le imprese devono aver realizzato, durante gli esercizi 2019, 2020 e 2021, almeno il 20% del proprio fatturato attraverso esportazioni verso l’Ucraina, la Federazione Russa o la Bielorussia; e prevedono una contrazione di tale parte del proprio fatturato di almeno il 20% per l’anno fiscale 2022.
Nell’ambito del regime, i beneficiari ammissibili avranno diritto a ricevere importi limitati di aiuto sotto forma di sovvenzioni dirette.
La Commissione ha riscontrato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, l’aiuto non supererà i 400.000 euro per impresa; e saranno concessi entro e non oltre il 31 dicembre 2022.
La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro.