UCLG, DIALOGO MINISTERIALE MONDIALE SU CLIMA POST-COVID: FUTURO NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITA’

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Il 28 maggio è stato organizzato un dialogo ministeriale con i governi locali e regionali nell’ambito dell’Ufficio esecutivo dell’UCLG, che ha lo scopo di valutare come integrare l’azione per il clima nelle misure di risposta e di recupero alla pandemia di COVID19.
Tra i co-organizzatori: UNDP, UNEP, UN-Habitat e il Patto dei Sindaci.
Il dialogo è stato suddiviso in percorsi tematici. Nel primo, al quale ha partecipato il ministro italiano per l’ambiente Sergio Costa, ha analizzato come i governi centrali e locali hanno coordinato la loro azione per il clima.Costa, tra l’altro, ha sottolienato il ruolo degli enti locali e regionali per la lotta al climate change.

ASCOLTA L’INTERVENTO AUDIO INTEGRALE DEL MINISTRO COSTA

Il secondo si è focalizzato sui contributi a livello regionale e locale e la loro integrazione nell’ambito dei del livello nazionale.
Al terzo, “costruire una nuova normalità: la crisi COVID e l’opportunità di ripensare l’azione per il clima attraverso una ripresa Green”, ha partecipato Belinda Gottardi, Sindaco di Castel Maggiore, delegata AICCRE e portavoce CCRE/CEMR su clima ed energia.

ASCOLTA L’INTERVENTO INTEGRALE DI BELINDA GOTTARDI

L’INTERVENTO DI BELINDA GOTTARDI

• Voglio ricordare gli obiettivi dell'Accordo di Parigi e il modo in cui i governi locali e
regionali stanno attualmente contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici
attraverso contributi determinati a livello locale, quali il Patto dei Sindaci, o azioni
concrete nelle città, in Italia il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima.

• Voglio anche ricordare come i governi locali e regionali hanno affrontato e tuttora
contribuiscono al superamento della crisi sanitaria. Ma è fondamentale comprendere che
la lotta ai cambiamenti climatici può e deve offrire un'opportunità, attraverso la ricerca
della sostenibilità, per riprendersi dalla pandemia: si tratta di una sfida globale che va
affrontata a livello locale, nel contesto europeo e internazionale. Pertanto, diventano
imprescindibili azioni di cooperazione, di scambio di conoscenze e di best practice tra le
città del mondo.

• La pandemia da Covid 19 è una situazione senza precedenti per tutti: cittadini, territori e
l'Unione europea. E i Comuni, le città e le regioni, stanno affrontando pandemia in prima
linea. Durante la crisi, i governi locali e regionali hanno garantito i servizi vitali per
cittadini, il sostegno alle imprese e misure di resilienza economica per la nostra società.
Oltre ai medici e ai lavoratori del settore sanitario, i dipendenti pubblici locali e regionali
hanno assicurato la fornitura ininterrotta di servizi di base (acqua, energia, gestione dei
rifiuti, social housing, sicurezza, sanificazione, oltre ai servizi alla persona), dimostrando
quanto i servizi pubblici locali siano primari ed essenziali per le nostre comunità.

• Ora , però, dobbiamo imparare a gestire contemporaneamente la crisi sanitaria e quella
climatica: è necessario, cioè, coniugare e impostare il piano di ripresa post crisi sanitaria
focalizzandolo sull’aspetto green dello sviluppo sostenibile, mantenendo l’ambizioso
obiettivo della decarbonizzazione urbana da raggiungere entro il 2050. Il CEMR ha già
confermato l’ impegno a lavorare per le società decarbonizzate entro il 2050 e sta
lavorando con i nostri associati in questa direzione.

• Il fatto che oggi i mezzi di trasporto pubblico siano potenziali luoghi di diffusione del
Covid, non deve diventare una scusa per ritornare all’uso dell’auto privata, ma una spinta a
promuovere maggiormente una mobilità sostenibile. Nella mia città stiamo realizzando
nuove piste ciclabili, abbiamo istituito una zona a traffico limitato in una rete di strade
destinandole a pedoni e ciclisti, investiamo su progetti come il bike to work, che premia e
incentiva chi usa la bicicletta negli spostamenti casa – lavoro, previsto bonus per chi
acquista biciclette, o altri mezzi a due ruote. Stiamo anche promuovendo l’uso dei parchi,
per lo sport, l’economia, la cultura e la socialità. Questi nuovi progetti e questo approccio
green possono sicuramente contribuire anche a uscire dalla crisi economica ora causata
dal Covid 19.

• Non va dimenticato, però, che i governi locali e regionali stanno affrontando un aumento
significativo delle spese, sia per il supporto alla cittadinanza durante il lockdown, sia per la
riorganizzazione dei servizi nella fase di ripartenza, con perdite significative di entrate
fiscali e non solo. Finora pochi governi centrali stanno fornendo sostegno finanziario alle
regioni e alle città per compensare i costi aggiuntivi e le perdite imminenti. E’
fondamentale, invece, garantire investimenti futuri che contribuiscano anche allo sviluppo
sostenibile e quindi alla lotta ai cambiamenti climatici. Altrimenti anche questa sarà

un’occasione persa e una perdita nel tempo che non possiamo permetterci se vogliamo
salvare il pianeta.

• Nel preparare la fase di uscita dalla crisi da Covid19, è della massima importanza
garantire investimenti locali e regionali in progetti sostenibili come infrastrutture digitali,
mobilità, trasporti, gestione delle risorse idriche, raccolta dei rifiuti, clima e ambiente, che
contribuiscano al raggiungimento di obiettivi politici europei comuni, come annunciato tra
l'altro nel Green Deal europeo. Dobbiamo sviluppare un Green Deal molto forte, (con una
legislazione vincolante sui temi del clima, degli obiettivi climatici per il 2030 e il 2050,
nonché delle risorse necessarie), con un'attenzione molto speciale a livello locale, affinché
quelle azioni ambiziose possano essere completate, garantendo la partecipazioni di tutti gli
attori del settore pubblico e privato e le competenze necessarie.
Il Green Deal è un quadro generale sul clima, ma si adatta benissimo ad essere il piano di
ripresa dall’attuale pandemia. Perché il Green Deal non rimanga lettera morta, gli enti
locali, indipendentemente dalle loro dimensioni o dalla loro posizione geografica, devono
ricevere tutto il sostegno finanziario e il supporto affinché riparta il processo di
ricostruzione economica basata sugli obiettivi di sviluppo sostenibile.

• Anche il piano di ripresa europeo, proposto questa settimana dalla Commissione e il
quadro finanziario pluriennale, dovrebbero essere costruiti nello spirito di solidarietà tra i
paesi, con l'obiettivo di costruire una società sostenibile e resiliente, dare impulso
all’innovazione e modernizzare l’economia europea, per consentire all’UE di raggiungere
gli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030.

• Dato che il piano di risanamento dell’UE sarà necessariamente collegato alle
raccomandazioni della Commissione agli Stati membri nell’ambito del semestre europeo, è
imprescindibile tener in giusta considerazione il ruolo degli enti locali. Dato che il 60% di
queste raccomandazioni ha un impatto locale o regionale, è essenziale coinvolgere le città e
le regioni se si vuole garantire una efficace ripresa economica e sociale.

Il CEMR da tempo chiede la localizzazione del semestre europeo e del sistema di
governance economica! Ma anche questo piano di ripresa deve essere un piano di ripresa
green, con politiche che impattino sulla situazione climatica esistente, per trasformare la
sfida che affrontiamo in un'opportunità, non solo sostenendo la ripresa, ma anche
investendo nel nostro futuro: il Green Deal europeo e la digitalizzazione possono favorire
l’occupazione e la crescita, la resilienza delle nostre società e la salute del nostro pianeta.

• Nei prossimi mesi gli Stati membri e il Parlamento europeo negozieranno la proposta.
della Commissione per il piano di risanamento e il futuro Quadro di Finanziamento
Pluriennale: entrambi gli strumenti dovrebbero sostenere le sfide che i comuni e le regioni
andranno ad affrontare. La pandemia da Covid 19 ha evidenziato, se ancora non fosse stato
già chiaro, come i governi locali e regionali abbiano un ruolo cruciale nell'attuazione e nel
monitoraggio delle misure necessarie per affrontare la crisi, così come siano gli attori
chiave per dare risposte rapide e concrete a crisi planetarie com’è quella climatica. E la
crisi climatica ha già ampiamente dimostrato come il livello locale stia facendo la
differenza per agire rapidamente alle sfide globali.

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THE SPEECH OF BELINDA GOTTARDI

Refer to the objectives of the Paris Agreement and how local and regional
governments are currently contributing to the climate objectives (through locally
determined contributions, the Covenant of Mayors, concrete actions in the
cities,…give an example from Italy?). Refer as well to how the local and regional
governments are also contributing to the health crisis. However, combating climate
can offer a sustainable opportunity to recover from the health crisis. This is a global
challenge where local action is needed at EU and International level. So
cooperation and exchange of knowledge and best practices with other partners is
necessary.

The Covid 19 pandemic is an unprecedented situation for all of Europe’s citizens,
territories and the Union. Municipalities, cities and regions are on the frontlines
against this pandemic. During this crisis, local and regional governments sustained
vital services to citizens, businesses and the overall economic resilience of our
society. Alongside with essential workers of the health and care sector, local and
regional civil servants have ensured uninterrupted delivery of basic services: water
and energy, resilience plans, waste management, housing, safety, street cleaning,
etc, proving just how vital local public services are for our communities.

But handling the health and climate crisis simultaneously is possible: the main
consideration is how to work together in the post-health crisis (green) recovery plan
in a sustainable way while maintaining the high level of ambition to reach
decarbonisation by 2050. CEMR has already confirmed our commitment to work
towards decarbonized societies by 2050 and is working with our members in this
direction.

Local and regional governments are facing significant increases in expenditures,
mainly due to the costs of implementing current lockdown measures, experiencing
significant losses in tax revenues and other forms of income. So far, few central
governments are providing financial support to local and regional governments to
compensate for the additional costs and upcoming losses. We just need to assure
that the investments needed in the future also contribute to sustainable development
(and therefore combating climate change). Otherwise, this will be a lost opportunity
and a lose in time.

When preparing the phase out to the crisis, it is of the upmost importance to secure
local and regional investments in future-oriented projects such as (digital)
infrastructure, mobility, transport, water management, waste collection, climate and
environment, etc., which contribute to common European policy objectives,
announced in the European Green Deal among others. We need to develop a very

strong Green Deal (with a strong climate law, climate targets, climate ambition for
2030 and 2050, sustainable resources) with a very special attention to the local level,
how they can benefit in terms of resources, financial assistance, sustainable
financing, needs from all stakeholders also the private sector, etc. The GD is an
overarching framework and the recovery process post Covid crisis also fits very well
within.

It is crucial to ensure that the recovery from the COVID crisis does not lose
sight of the objectives of the Green Deal. We need resources available immediately
to pave the way towards recovery in a sustainable way. these resources need to be
tailored for all local governments – whatever their size or geographical situation – to
trigger an economic reconstruction based on a sustainable transition and the climate
goals. There is no other approach to do this.

Also the European recovery plan just proposed this week and the Multi-Annual
Financial Framework should be carried by the spirit of solidarity, aiming to build a
sustainable and resilient society, boost innovation and modernise Europe’s economy,
to enable the EU to achieve the Sustainable Development Goals of the 2030
Agenda.

The EU recovery plan will be linked to the Commission’s recommendations to
member states issued as part of the European Semester. Given that 60% of these
recommendations have a local or regional impact, it is essential to take into account
local and regional governments’ role in the recovery. CEMR calls for the localisation
of the European Semester and the economic governance system. But this recovery
plan has to be a green recovery plan, with climate proof policies in place, to turn the
challenge we face into an opportunity, not only by supporting the recovery but also by
investing in our future: the European Green Deal and digitalization will boost jobs and
growth, the resilience of our societies and the health of our environment.

In the next months, the Member States and the European Parliament will negotiate
the Commission’s proposal for the recovery plan and the future MFF and these
should support municipalities and regions and : The response to the Covid 19
pandemic has made it clear: local and regional governments are playing a crucial
role in implementing and monitoring the necessary measures to tackle the crisis. But
the climate crisis has also shown how the local level is making a difference to act
quickly.

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