Sulla Gazzetta ufficiale comunitaria C507 del 16 dicembre è richiamata la Relazione speciale n. 27/2021 della Corte di Conti europea “Sostegno dell’UE al turismo”.
Secondo la relazione, il sostegno dell’UE al turismo ha però bisogno di un rinnovato orientamento strategico. La Corte ha rilevato che i progetti connessi al turismo finanziati mediante il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) hanno prodotto risultati contrastanti: alcuni erano sostenibili e hanno contribuito a promuovere l’attività turistica nella regione, altri hanno avuto solo un impatto limitato.
In diversi casi, una pianificazione e procedure di selezione carenti si sono tradotte in progetti dalla portata limitata, con sforamenti dei costi e in ritardo.
Il turismo è un settore economico essenziale nell’Unione europea: nel 2019, ha rappresentato il 9,9 % del prodotto interno lordo e l’11,6 % di tutti i posti di lavoro di quest’ultima. A partire dal 2015, e fino all’insorgere della pandemia di COVID-19, la Commissione europea ha rivisto le priorità dell’UE in materia di turismo nel contesto di strategie politiche più ampie, ma non le ha tradotte in un piano d’azione concreto per sostenerne l’attuazione.
In risposta alle gravi ripercussioni della pandemia di COVID-19 sul settore del turismo dell’UE, la Commissione ha presentato misure e proposte per attenuare l’impatto di tale crisi su detto settore e ha dato avvio ad azioni intese alla definizione di un’agenda per il turismo per il 2030.