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In occasione della Giornata Internazionale dei Migranti celebrata il 18 dicembre, il Presidente della Commissione Affari Attuali del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa, Thomas Andersson ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Mentre quest’anno celebriamo la Giornata internazionale dei migranti, i pensieri inevitabilmente si rivolgono alle immagini di milioni di persone in fuga dalla guerra e dalla distruzione in Ucraina, che sono state ampiamente accolte con dimostrazioni di generosità che scaldano il cuore.

È un promemoria di quanto possiamo ottenere quando lavoriamo insieme per mobilitare risorse e volontà politica. Con la ripresa della migrazione dopo la pandemia, ora non possiamo abbassare il livello per altri rifugiati o migranti.

Dobbiamo impedire la politicizzazione e la strumentalizzazione dei viaggi e delle vite dei migranti da parte di funzionari eletti a tutti i livelli di governo, il che serve solo ad esacerbare le divisioni e a diffondere l’odio. Dobbiamo adottare un approccio costruttivo e impegnarci a sostenere strategie globali e inclusive per accogliere i migranti nelle nostre comunità.

Gli enti locali e regionali hanno una responsabilità specifica in questo ambito e il Congresso ha lavorato duramente per sostenerli in questi sforzi. Più di recente, ha adottato una relazione che delinea i rischi unici affrontati dalle donne e dai bambini rifugiati e i modi in cui le nostre città e regioni possono contribuire a superarli.

Ma noi, enti locali e regionali, non possiamo farcela da soli, abbiamo bisogno di azione e cooperazione a tutti i livelli. Dobbiamo essere coinvolti nell’elaborazione e nell’attuazione delle strategie migratorie nazionali, dall’accoglienza all’integrazione. Conosciamo la realtà sul campo e siamo i primi destinatari, il primo punto di contatto per rifugiati e migranti in arrivo.

Coinvolgerci nello sviluppo delle politiche di accoglienza pone le nostre comunità, ma anche la società su scala più ampia, per un’integrazione di successo a lungo termine e per la costruzione di società inclusive. Dopotutto, l’alternativa sono le politiche nazionali che non tengono conto della realtà sul campo e sono destinate al fallimento fin dall’inizio.

Cerchiamo, in qualità di funzionari eletti a tutti i livelli, di astenerci dal diffondere odio e politicizzare le persone vulnerabili, ma rinnoviamo invece il nostro impegno per i diritti umani e per la costruzione di società coerenti, sicure e inclusive dal basso verso l’alto”.

Attività congressuali su “Migranti e integrazione”
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