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Un side event dell’”High-level political forum on sustainable development” (HLPF) del Governo italiano organizzato da AICCRE con UNDP e UN-Habitat: si è svolto il 16 luglio scorso a New York, presso la Sala Conferenze 8 dello United Nations Headquarters.

L’iniziativa è nata dalla strategia italiana “Venice City Solutions 2030” che AICCRE ha sviluppato grazie al network PLATFORMA finanziato dalla DG DEVCO.

Nei tre anni di lavoro del progetto PLATFORMA SGA I in Italia si è sviluppata una strategia di sensibilizzazione e lobby tra gli enti locali per poter raggiungere i seguenti obiettivi:
– awareness raising degli enti locali sull’Agenda 2030 e sulla cooperazione decentrata;
– formazione degli enti locali sugli obiettivi di sviluppo sostenibile;
– creazione di piattaforme di governance multilivello per avviare una partnership tra enti locali, governo nazionale e dimensione internazionale;
– creazione di nuove forme inclusive di partenariato con settore privato, università, terzo settore, ONG, associazionismo e società civile;
– raccolta di dati sulla cooperazione decentrata sviluppata dagli enti locali italiani.

Venice City Solutions 2030 (VCS2030) rappresenta il risultato delle attività che si sono sviluppate negli ultimi anni e che hanno portato ai seguenti risultati:
– riconoscimento da parte del Governo italiano del ruolo degli enti locali e di AICCRE quale rappresentante di Comuni, Province, Regioni impegnati nell’Agenda 2030;
– organizzazione di un side event per l’HLPF di New York sponsorizzato dal Governo italiano sui risultati del dialogo multilivello;
– organizzare a Venezia un appuntamento annuale con la collaborazione delle Agenzie delle Nazioni Unite e dell’Associazione mondiale Città Unite e Governi Locali in cui si ritrovino i Governi e gli enti locali di tutto il mondo per finalizzare strategie utili per gli enti locali per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e per sviluppare progetti di cooperazione decentrata.

L’evento VCS2030 del 2018 si era focalizzato sul tema che gli enti locali italiani sentivano come più urgente: il finanziamento delle azioni di implementazione degli SDGs a livello locale. All’evento hanno partecipato UCLG, UNDP, UN-Habitat e UNCDF con la presenza della Banca Mondiale: 140 partecipanti rappresentanti di 39 paesi del mondo si sono trovati a Venezia a discutere di nuovi modelli di finanziamento per le città e le regioni.

Le raccomandazioni finali sono state il tema del side event ed il contributo italiano alla discussione che ha visto a New York il Governo italiano, AICCRE, UNDP, UN-Habitat, UCLG ed il governo del Camerun.


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Il 19 giugno a Bologna si è svolta una giornata di studio organizzata dall’AICCRE, nell’ambito di PLATFORMA, che ha avuto come tema “Gli SDGs nella pianificazione locale, una opportunità per le città”.

L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, adottata dai leader mondiali nel 2015, costituisce il nuovo quadro di sviluppo sostenibile globale e stabilisce 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). L’impegno si incentra sul conseguire uno sviluppo sostenibile entro il 2030 a livello mondiale, garantendo l’inclusione di tutti.

I lavori si sono articolati in 3 tavoli in parallelo, 2 politici e 1 tecnico con un referente AICCRE e un ospite esperto esterno per tavolo. Tra i partecipantiStefano Bonaccini, Presidente AICCRE e CRRE/CEMR, Carla Rey, segretario generale dell’AICCRE.

Gli SDGs, interconnessi e indivisibili, bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: crescita economica, inclusione sociale, tutela dell’ambiente, estendendo l’Agenda 2030 dal solo pilastro sociale previsto dagli Obiettivi del Millennio agli altri due pilastri, economico ed ambientale. All’interno dell’AGENDA 2030, i poteri locali occupano un posto centrale quali strumenti per la crescita, l’uguaglianza e le opportunità. Secondo le agenzie delle Nazioni Unite, l’investimento a livello locale produce anche uno dei più alti ritorni negli investimenti e tocca direttamente la vita delle persone.
Il 65% degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 sono una responsabilità diretta dei governi locali e regionali. Il finanziamento della localizzazione degli SDGs significa dunque finanziare il 65% dell’Agenda 2030.
Per questo gli SDGs sono anche un’opportunità per gli enti locali in termini di pianificazione politica e di sviluppo integrato, inclusivo e sostenibile del territorio. Grazie agli SDGs, infatti, è possibile rendere partecipi tutti gli attori che operano sul territorio (imprese, associazioni, scuole, etc), coinvolgendo così tutti i cittadini in un rapporto osmotico e costruttivo con l’ente locale. A Bologna l’AICCRE cercherà di armonizzare discussione politica, confronti, tavoli tecnici e di formazione.

I tavoli di lavoro si sono occupati di: sviluppo sostenibile inclusivo (focus sulle persone): diritti umani, integrazione, migrazioni, eguaglianza di genere, servizi pubblici, educazione, ecc. e i “goals” coinvolti sono stati 1 -2 – 3 – 4 – 5; “Sviluppo sostenibile economico ed ambientale” (focus su pianeta e crescita sostenibile) ha coinvolto i seguenti temi: città resilienti ed inclusive, politiche territoriali, sviluppo urbano e rurale, contrasto ai cambiamenti climatici e riguarderà i “goals” 6 – 8 – 9 – 11 – 12; Sviluppo sostenibile integrato, ha toccato i temi: del valore del partenariato, della governance multilivello, della definizione di cooperazione internazionale e decentrata (“goals” 16 e 17). SDGs nella pianificazione strategica comunale, coordinato da Carla Rey, ha svolto un training per amministratori e funzionari sull’implementazione degli SDGs nella programmazione degli enti locali.

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News Platforma
Si è svolto il 24 febbraio scorso a Perugia l’incontro tra la federazione umbra dell’AICCRE ed il segretario generale dell’Associazione Carla Rey, inizialmente previsto nello scorso novembre e rimandato per il terremoto che aveva colpito anche l’Umbria.In agenda, temi cari all’Associazione, quali la cooperazione decentrata, la cooperazione allo sviluppo, l’utilizzo dei fondi europei, la cittadinanza attiva.

OBIETTIVO PARTECIPAZIONE


Durante l’incontro, il Segretario generale dell’AICCRE ha sottolineato l’importanza della partecipazione degli amministratori locali, in particolare quelli delle zone colpite dai sismi, ai dibattiti sul cambiamento climatico, a cominciare dalla prossima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite, la Cop 23, che si terrà a Bonn. La Rey ha proseguito facendo riferimento agli European days of local solidarity, organizzati dall’AICCRE nello scorso novembre, affermando che “è bene che gli amministratori locali si rendano conto della ricchezza che apporta alle nostre città il mondo dell’Associazionismo e delle ONG.


IL RUOLO DEL VOLONTARIATO

Il tema del volontariato, per esempio, è la ninfa vitale dei territori. L’AICCRE, ha proseguito la Rey, “cerca di portare avanti queste tematiche in Europa e lo fa affermando con forza che su questi temi non devono dialogare solo gli Stati, ma soprattutto gli enti locali ed i cittadini”. La dirigente dell’AICCRE ha invitato gli enti locali umbri ad affrontare i temi dell’Agenda 2030: “ci sono 17 obiettivi: tra questi lotta alla povertà, alla fame, azione per la pace, diritti umani, sostenibilità, difesa del suolo, acqua, energia, ma nel nostro Paese non se ne parla e, soprattutto, non ci si confronta. Rischiamo di perdere l’ennesima opportunità di trasformare gli ambiti cittadini in territori accoglienti e sostenibili”.  Insomma, l’ente locale deve prendere in mano il proprio destino: “dobbiamo incidere sulle politiche europee, ha aggiunto, perché spesso in passato siamo stati assenti nei consessi nei quali si decidevano gli indirizzi programmatici. Proprio per questo, l’AICCRE è tra l’altro parte integrante di PLATFORMA, la Piattaforma europea degli Enti locali e regionali per la cooperazione allo sviluppo, che promuove le sinergie tra le azioni per lo sviluppo condotte a livello locale e le strategie europee che promuovono il decentramento e la governance locale.
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