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Il 9 ottobre, in occasione della conferenza stampa di lancio della 21ª Settimana europea delle regioni e delle città, la commissaria alla Coesione e alle riforme Elisa Ferreira e il presidente del Comitato delle regioni Vasco Alves Cordeiro si sono riuniti per sottolineare il ruolo cruciale svolto dalla politica di coesione per attenuare gli effetti della crisi energetica e a fornire aiuto a coloro che fuggono dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, nonché alle popolazioni e alle regioni che li accolgono.

Grazie all’iniziativa Support Affordable Energy (SAFE), gli Stati membri possono ora sostenere le piccole e medie imprese (PMI) e le famiglie vulnerabili per affrontare l’aumento dei prezzi dell’energia. A questo scopo sono già stati programmati e riprogrammati più di 725 milioni di euro di fondi della politica di coesione. Poiché i piani in altri Stati membri sono ancora in fase di realizzazione, il valore totale delle misure SAFE potrebbe raggiungere i 4 miliardi di euro.

Attraverso i pacchetti fino a 17 miliardi di euro del Fondo di coesione per i rifugiati in Europa (CARE), gli Stati membri hanno finora riprogrammato circa 1,3 miliardi di euro per alloggio, assistenza sanitaria, alloggio, occupazione, istruzione e sostegno medico, sociale e psicologico per i rifugiati. Le flessibilità offerte da CARE continueranno nel periodo di programmazione 2021-2027, compresi i pagamenti anticipati del 5% per una maggiore liquidità e il cofinanziamento UE al 100% delle misure, che faciliteranno l’integrazione dei cittadini di paesi terzi fino al 30 giugno 2024. almeno il 30% della spesa che beneficia di queste misure deve essere destinata ad azioni sviluppate dalle autorità locali e dalle organizzazioni della società civile.

I risultati del nuovo sondaggio Eurobarometro, pubblicato ieri dalla Commissione, mostrano che il 39% degli intervistati ha una conoscenza generale dei progetti finanziati dall’UE, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto a 12 anni fa. Tra coloro che sono a conoscenza dei progetti finanziati dall’UE, il 79% ritiene che abbiano un impatto positivo sulle regioni.

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E’ in corso la 20a edizione della Settimana europea delle regioni e delle città (#EURegionsWeek), che si sta svolgendo all’insegna dello slogan Nuove sfide per la coesione dell’Europa. L’edizione 2022, che terminerà il 13 ottobre, sarà dedicata ai temi della duplice transizione verde e digitale, della coesione territoriale e dell’emancipazione dei giovani, con una particolare attenzione al ruolo che riveste la politica di coesione per una ripresa sostenibile dell’Europa in quanto strumento più efficace di solidarietà in risposta alle emergenze e alle conseguenze delle crisi.

Seminari ad alto livello, testimonianze e mostre celebreranno questo 20o anniversario e una cronologia in forma di grafico permetterà di ripercorrere in un colpo d’occhio la storia della manifestazione. È inoltre previsto che le sessioni ad alto livello accolgano i partecipanti a Bruxelles, combinando in maniera creativa partecipazione online e in presenza.

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Sito web della Settimana europea delle regioni e delle città
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