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La Commissione europea ha raccomandato nei giorni scorsi misure concrete a sostegno dell’economia sociale, che privilegia le persone, le cause sociali e ambientali rispetto al profitto. Lo rende noto un comunicato stampa di Bruxelles.

Ci sono 2,8 milioni di entità dell’economia sociale in Europa, che impiegano in totale 13,6 milioni di persone per affrontare le principali sfide delle nostre società. Coprono una vasta gamma di settori, dai servizi sociali e di assistenza agli alloggi, alle attività ricreative e all’energia a prezzi accessibili; e comprendono cooperative, mutue, associazioni senza scopo di lucro, fondazioni e imprese sociali.

La proposta mira a creare condizioni favorevoli affinché le organizzazioni dell’economia sociale possano prosperare e crescere e sensibilizzare sul loro potenziale , in particolare nella creazione di posti di lavoro di qualità, sostenendo l’innovazione e l’inclusione sociale.

Facendo seguito al piano d’azione per l’economia sociale 2021, la Commissione ha presentato:

Una proposta di raccomandazione del Consiglio affinché gli Stati membri elaborino e attuino strategie dell’economia sociale.

Il portale dell’economia sociale, un sito web unico per fornire alle organizzazioni dell’economia sociale informazioni sui finanziamenti dell’UE, sulle opportunità di formazione e altro ancora.

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Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, riunito a Torino il 19 maggio, ha adottato una nuova raccomandazione per tutelare i diritti delle donne e delle ragazze migranti, rifugiate e richiedenti asilo che prevede misure per rispondere meglio ai bisogni e alle sfide che devono affrontare.

Basandosi sui trattati del Consiglio d’Europa, tra cui la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la Convenzione sull’azione contro la tratta degli esseri umani, la raccomandazione affronta le questioni affrontate dalle donne e dalle ragazze: dalle adeguate strutture di transito e accoglienza, alle loro esigenze di salute o definizione di politiche di asilo sensibili al genere.

Inoltre, basandosi sui risultati del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e dei pertinenti strumenti delle Nazioni Unite, fornisce agli Stati membri una lista di controllo delle misure per garantire che i diritti umani delle donne migranti siano meglio tutelati.

Parte del Piano d’azione del Consiglio d’Europa sulla protezione delle persone vulnerabili nel contesto della migrazione e dell’asilo in Europa (2021-2025), la raccomandazione fornisce inoltre una guida agli Stati membri per quanto riguarda i bisogni delle donne in termini di servizi sociali, occupazione, istruzione e partecipazione, garantire che le politiche pubbliche contribuiscano pienamente all’integrazione e all’emancipazione delle donne e delle ragazze migranti, rifugiate e richiedenti asilo.

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