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Trento, Capitale Europea del Volontariato 2024, ha ospitato nei giorni scorsi un workshop nell’ambito del progetto OCSE TSI “Unlocking Youth Employment Opportunities: Supporting Design and Implementation of the Universal Civil Service RRP Project, Removing Barriers to Maximize Impact” a cui ha partecipato il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.

Il Concorso per la Capitale Europea del Volontariato, nato nel 2013, è stato lanciato dal Centro Europeo per il Volontariato (CEV), una rete composta da 60 organizzazioni che si impegnano a promuovere il volontariato sul piano europeo, nazionale e regionale, e ne celebra il valore come espressione della solidarietà a livello europeo. L’iniziativa premia le città che maggiormente collaborano con i centri di volontariato e le organizzazioni che coinvolgono i volontari, promuovendo le loro attività e il loro impatto positivo sul territorio.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di apertura di “Trento Capitale europea e italiana del Volontariato 2024”, ha sottolineato come “oggi, e a livello europeo, Trento si vede riconosciuta come grande potenza della solidarietà, valore che sta alla base del volontariato; che è risorsa tra le più preziose di una società”.
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“Garantire la sicurezza e la pace è responsabilità dell’intera comunità internazionale e non può essere affidata a rapporti bilaterali”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, rivolgendosi il 27 aprile all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Il Presidente italiano ha sottolineato l’importante ruolo del Consiglio d’Europa e la rilevanza del multilateralismo: “la collaborazione riduce la contrapposizione, contrasta la conflittualità, aumentando le possibilità di composizione positiva delle vertenze“.

“La guerra è un mostro vorace, mai sazio. La tentazione di moltiplicare i conflitti è sullo sfondo dell’avventura bellicista intrapresa da Mosca. La devastazione apportata alle regole della comunità internazionale potrebbe propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermare subito questa deriva. Dobbiamo saper scongiurare il pericolo dell’accrescersi di avventure belliche di cui, l’esperienza insegna, sarebbe poi difficile contenere i confini. Dobbiamo saper opporre a tutto questo la decisa volontà della pace. Infine, Helsinki e non Jalta: dialogo, non prove di forza tra grandi potenze che devono comprendere di essere sempre meno tali”, ha evidenziato Mattarella.

In mattinata, il Presidente Mattarella, accompagnato dal Ministro italiano degli Affari esteri Luigi Di Maio, ha avuto uno scambio di opinioni con la Segretaria generale Marija Pejčinović Burić e con il Presidente dell’Assemblea parlamentare Tiny Kox. Ha altresì incontrato la delegazione parlamentare italiana e i funzionari italiani del Consiglio d’Europa.
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