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La Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver accolto con favore il 18 dicembre l’accordo provvisorio raggiunto con il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione per rafforzare il sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS), applicare lo scambio di quote di emissione a nuovi settori per un’efficace azione per il clima in tutta l’economia e istituire un Fondo sociale per il clima.

Questo accordo, scrive Bruxelles, “è un passo fondamentale verso il raggiungimento dell’impegno dell’UE di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030“. Allo stesso tempo, il Fondo sociale per il clima contribuirà a garantire che la transizione sia equa.

Sullo sfondo dell’invasione russa dell’Ucraina, continua la Commissione, questo accordo dimostra ancora una volta la determinazione dell’UE a diventare neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, trasformare la nostra economia e società, non lasciare indietro nessuno e garantire la nostra sicurezza energetica. Per integrare la cospicua spesa per il clima nel bilancio dell’UE, gli Stati membri spenderanno la totalità delle entrate derivanti dallo scambio di quote di emissione per progetti legati al clima e all’energia e per affrontare gli aspetti sociali della transizione.

trasformazione dell’economia e della società dell’UE per soddisfare le ambizioni climatiche

Proposta di revisione del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE

Proposta di regolamento che istituisce un Fondo sociale per il clima

Pagina web del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE
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