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La Commissione Europea ha approvato uno schema italiano da 100 milioni di euro a sostegno della produzione di elettrolizzatori per favorire la transizione verso un’economia net-zero, in linea con il Piano Industriale Green Deal. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili. Il nuovo Quadro modifica e prolunga in parte il Quadro Temporaneo di Crisi, adottato il 23 marzo 2022 per consentire agli Stati membri di sostenere l’economia nel contesto dell’attuale crisi geopolitica, già modificato il 20 luglio 2022 e il 28 ottobre 2022.

Il 7 agosto 2023 l’Italia ha notificato alla Commissione, nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione, un regime da 100 milioni di euro a sostegno della produzione di elettrolizzatori per favorire la transizione verso un’economia a zero emissioni nette.

Nell’ambito di questa misura, l’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette. Lo scopo del regime è quello di rafforzare le capacità per la produzione di attrezzature strategiche necessarie per la diversificazione delle fonti energetiche. La misura sarà aperta a tutti i settori, ad eccezione delle istituzioni finanziarie.

La Commissione ha ritenuto che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. In particolare, gli aiuti incentivino la produzione di attrezzature necessarie per la transizione verso un’economia a zero emissioni nette; e sarà concesso entro e non oltre il 31 dicembre 2025.

La Commissione europea ha concluso che il regime italiano è necessario, appropriato e proporzionato per accelerare la transizione verde e facilitare lo sviluppo di alcune attività economiche, che sono importanti per l’attuazione del piano REPower EU e del piano industriale Green Deal.

Su questa base, la Commissione ha approvato la misura di aiuto ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato.

Maggiori informazioni sul quadro temporaneo di crisi e transizione e sulle altre azioni intraprese dalla Commissione per affrontare l’impatto economico della guerra della Russia contro l’Ucraina e favorire la transizione verso un’economia a zero emissioni nette possono essere trovate qui.
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La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 100 milioni di € a sostegno delle imprese attive in Sardegna nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. Questo regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per misure di aiuto di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 per sostenere misure nei settori fondamentali ai fini dell’accelerazione della transizione verde e della riduzione della dipendenza dai combustibili. Il nuovo quadro modifica e proroga in parte il quadro temporaneo di crisi, adottato il 23 marzo 2022 per permettere agli Stati membri di sostenere l’economia nel contesto dell’attuale crisi geopolitica e già modificato il 20 luglio 2022 e il 28 ottobre 2022.

Nel quadro del regime, gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette, garanzie o prestiti agevolati. La misura sarà accessibile alle imprese attive in numerosi settori economici, pur con qualche eccezione, quali la produzione primaria di prodotti agricoli e il settore finanziario.

L’obiettivo del regime è quello di porre rimedio alla carenza di liquidità delle imprese ammissibili di tutte le dimensioni attive in Sardegna.

La Commissione ha constatato che il regime italiano rispetta le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione: in particolare, gli aiuti i) non supereranno i 2 milioni di € per beneficiario, o 300 000 € per le imprese attive nei settori della pesca e dell’acquacoltura; e ii) saranno erogati prima del 31 dicembre 2023. La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione.

Alla luce di ciò, la Commissione ha approvato le misure in quanto conformi alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.

Ulteriori informazioni sul quadro temporaneo di crisi e transizione e sulle altre azioni intraprese dalla Commissione per parare le ripercussioni economiche della guerra della Russia contro l’Ucraina e per promuovere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette sono disponibili qui. La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.107711 nel registro degli aiuti di Stato nel sito web
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La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 54 milioni di € a sostegno delle piccole e medie imprese (PMI) attive nella regione Abruzzo nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. Questo regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023per sostenere misure nei settori fondamentali ai fini dell’accelerazione della transizione verde e della riduzione della dipendenza dai combustibili. Il nuovo quadro modifica e proroga in parte il quadro temporaneo di crisi adottato il 23 marzo 2022 per permettere agli Stati membri di sostenere l’economia nel contesto dell’attuale crisi geopolitica e già modificato il 20 luglio 2022e il 28 ottobre 2022.

Nel quadro del regime, gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette fino a un massimo di 600 000 € per le PMI attive nella regione Abruzzo e colpite dalla crisi a causa di determinate circostanze, quali l’aumento dei costi energetici, la diminuzione del fatturato e del commercio e l’interruzione di contratti o progetti esistenti. L’obiettivo del regime è quello di sostenere gli investimenti in progetti ammissibili relativi alle attrezzature industriali, all’ammodernamento di impianti o processi esistenti o all’acquisto di strumenti tecnologici per l’attuazione di modelli imprenditoriali innovativi. La misura sarà aperta a tutti i settori, ad eccezione dei settori finanziario, agricolo, della pesca e dell’acquacoltura, nonché dei settori esclusi dall’ambito di applicazione del regolamento “de minimis”.

La Commissione ha constatato che le misure italiane rispettano le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione: in particolare, gli aiuti i) non supereranno i 2 milioni di € per impresa; ii) saranno concessi solo alle imprese colpite dalla crisi; e iii) saranno erogati prima del 31 dicembre 2023. La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. Alla luce di ciò, la Commissione ha approvato il regime in quanto conforme alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.

Ulteriori informazioni sul quadro temporaneo di crisi e transizione e sulle altre azioni intraprese dalla Commissione per parare le ripercussioni economiche della guerra della Russia contro l’Ucraina e per promuovere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette sono disponibili qui. La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.108490 nel Registro degli aiuti di Stato nel sito web della Commissione dedicato alla Concorrenza, una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.
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La Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver inviato il 1 febbraio agli Stati membri, per consultazione, una bozza di proposta per trasformare il quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato in un quadro temporaneo di crisi e transizione per facilitare e accelerare la transizione verde dell’Europa. Questa proposta fa parte del piano industriale del Green Deal anch’esso presentato il 1 febbraio – in particolare, contribuisce al suo secondo pilastro volto a garantire un accesso più rapido ai finanziamenti per le imprese che operano nell’UE.

La proposta per un quadro temporaneo di crisi e transizione mira a stimolare gli investimenti per una più rapida diffusione delle energie rinnovabili, nonché a sostenere la decarbonizzazione del settore e la produzione di attrezzature necessarie per la transizione all’azzeramento delle emissioni nette , preservando nel contempo l’integrità e parità di condizioni nel mercato unico.
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