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L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), in collaborazione con la Biblioteca Václav Havel e la Fondazione Charta 77, ha pubblicato il 16 gennaio un invito a presentare candidature per il Premio Václav Havel per i diritti umani 2023.

Il Premio, creato nel 2013, mira a premiare l’eccezionale azione della società civile nella difesa dei diritti umani in Europa e oltre. I candidati avrebbero dovuto fare davvero la differenza per la situazione dei diritti umani di un determinato gruppo, essere stati determinanti nella scoperta di violazioni sistemiche su larga scala o aver mobilitato con successo l’opinione pubblica o la comunità internazionale per una causa.

Il termine per la presentazione delle candidature per l’undicesima edizione del Premio era inizialmente fissata al 30 aprile 2023, ma nei giorni scorsi l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha reso noto che il termine è stato prorogato di due mesi. La nuova scadenza è il 30 giugno 2023..

Le candidature devono essere inviate all’Assemblea Parlamentare via e-mail al seguente indirizzo: hrprize.pace@coe.int, utilizzando il modulo disponibile sulla pagina web del Premio. Devono essere firmati da almeno cinque sponsor e presentati in inglese o francese.

Il Premio, che sarà assegnato nell’ottobre 2023 a Strasburgo, consiste in una somma di 60.000 euro, un trofeo e un diploma.

Dalla sua creazione, il Premio è stato assegnato a Vladimir Kara-Murza (Federazione Russa), Maria Kalesnikava (Bielorussia), Loujain Alhathloul (Arabia Saudita), congiuntamente a Ilham Tohti (Cina) e Youth Initiative for Human Rights (Balcani), Oyub Titiev (Federazione Russa), Murat Arslan (Turchia), Nadia Murad (Iraq), Ludmilla Alexeeva (Federazione Russa), Anar Mammadli (Azerbaijan) e Ales Bialiatski (Bielorussia).

Per ulteriori informazioni contattare: – PACE: Isild Heurtin, tel. +33 3 90 21 41 00, Isild.heurtin@coe.int – Biblioteca Václav Havel: Zuzana Hocková, tel. +420 222 220 112, zuzana.hockova@vaclavhavel.cz – Fondazione Charta 77: Gabriela Švagrová, tel. +420 224 214 452, gabriela.svagrova@bariery.cz
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Il 10° Premio Václav Havel per i diritti umani – che ricompensa azioni eccezionali della società civile a favore dei diritti umani – è stato conferito a Vladimir Kara-Murza (nella foto), leader dell’opposizione russa attualmente in carcere.

Il Premio, di € 60.000, è stato assegnato il 10 ottobre durante una cerimonia speciale organizzata all’apertura della sessione plenaria autunnale dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) a Strasburgo.

Vladimir Kara-Murza è un politico, scrittore e storico russo. È uno dei leader dell’opposizione nella Federazione russa, costante critica del governo russo e cofondatore del Comitato anti-guerra russo istituito per contrastare l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin. Kara-Murza, che ha subito due tentativi di avvelenamento, è stato arrestato ad aprile 2022 ed è stato accusato di tradimento, insieme ad altri capi d’accusa, il che potrebbe tenerlo in carcere per molti anni.

Gli altri due candidati preselezionati erano la Coalizione arcobaleno/Campagna per i diritti delle persone LGBTQIA+, una coalizione di organizzazioni per i diritti umani, gruppi per i diritti delle persone LGBTQIA+ e altri movimenti civici in Ungheria, e la Coalizione Ukraine 5 AM, un gruppo di organizzazioni ucraine per diritti umani il cui obiettivo è scoprire, documentare, raccogliere e conservare prove, sensibilizzando l’opinione pubblica rispetto ai presunti Federazione russa e crimini contro l’umanità commessi durante la guerra in corso. Hanno ricevuto entrambe un diploma.

Il Premio Václav Havel per i diritti umani viene conferito ogni anno dall’APCE, in partenariato con la Biblioteca Václav Havel e la Fondazione Carta 77, “per ricompensare azioni eccezionali della società civile in difesa dei diritti umani in Europa e altrove”. Consiste di una somma di € 60.000, un trofeo e un diploma.

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La giuria del Premio per i diritti umani Václav Havel, che ricompensa azioni eccezionali della società civile in difesa dei diritti umani in Europa e altrove, ha annunciato l’elenco dei finalisti per il Premio 2022. Lo riferisce il sito del Consiglio d’Europa. Riunita a Praga, la giuria composta da personalità indipendenti del mondo dei diritti umani e presieduta da Tiny Kox, Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), ha deciso di preselezionare i tre candidati che seguono in ordine alfabetico:

Vladimir Kara-Murza è un politico, autore e storico russo. È uno dei leader dell’opposizione nella Federazione russa e coordinatore della Fondazione Open Russia, istituita da Mikhail Khodorkovsky. Kara-Murza è stato arrestato ad aprile 2022 e rischia fino a 10 anni di carcere.

La Coalizione arcobaleno/campagna per i diritti delle persone LGBTQIA+ riunisce organizzazioni per la difesa dei diritti umani, gruppi per la difesa delle persone LGBTQIA+ e altri movimenti civici. La Coalizione arcobaleno conduce campagne e mobilita sostegno per la difesa dei diritti delle persone LGBTQIA+ in Ungheria.

La Coalizione Ukraine 5 AM riunisce organizzazioni per i diritti umani ucraine il cui obiettivo è scoprire, documentare, raccogliere e conservare prove, sensibilizzando l’opinione pubblica rispetto ai presunti crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi in Ucraina durante la guerra di aggressione in corso condotta dalla Federazione russa.

Il vincitore del Premio 2022 sarà annunciato all’apertura della sessione plenaria autunnale dell’APCE a Strasburgo il 10 ottobre.

strong>Il Premio per i diritti umani Václav Havel viene conferito ogni anno dall’APCE, in partenariato con la Biblioteca Václav Havel e la Fondazione Charta 77. Consiste di una somma di € 60.000, un trofeo e un diploma.
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