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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C47 del 7 febbraio pubblica la Risoluzione del Parlamento europeo sulla povertà femminile in Europa.

Il Parlamento europeo rileva tra l’altro che si registra una concentrazione sproporzionata e spesso non volontaria di donne nel lavoro precario, che comprende un numero elevato di contratti di lavoro a tempo parziale e scarsamente retribuito, a tempo determinato e a zero ore; esorta gli Stati membri ad attuare le raccomandazioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro destinate a ridurre la portata del lavoro precario che includono, ad esempio, la limitazione dei casi in cui poter impiegare contratti precari e la riduzione del periodo in cui i lavoratori possono essere assunti con tali contratti.

L’Assemblea di Strasburgo invita gli Stati membri ad adottare politiche attive ed efficaci per prevenire e combattere le molestie sul luogo di lavoro, comprese quelle di natura sessuale e psicologica; invita la Commissione e gli Stati membri a garantire adeguati meccanismi di finanziamento per programmi e azioni volti a combattere le molestie sul luogo di lavoro, compresi meccanismi che aiutino le donne a denunciare i casi di molestie; invita gli Stati membri e l’UE a ratificare la convenzione n. 190 dell’Organizzazione internazionale del lavoro sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro.

Il Parlamento europeo sottolinea l’importanza di aumentare la consapevolezza circa le conseguenze delle scelte delle donne sul mercato del lavoro e l’importanza della loro indipendenza economica per proteggerle dalla povertà e dall’esclusione sociale.

LA RISOLUZIONE COMPLETA IN ITALIANO (PDF)
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