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Orizzonte 2020, il programma di ricerca e innovazione dell’UE che va dal 2014 al 2020 con un bilancio di quasi 80 miliardi di euro, ha dato un contributo importante alla costruzione di una società e di un’economia dell’UE radicate nella conoscenza e nell’innovazione e ha apportato benefici agli europei ben oltre ciò che si sarebbe potuto ottenere a livello livello nazionale o regionale. Lo afferma un comunicato stampa della Commissione europea.

Consentire una risposta rapida alle epidemie di COVID-19, Ebola e Zika e dare un contributo decisivo alla scienza del clima sono solo alcuni esempi dell’impatto tangibile di Orizzonte 2020. Ogni euro di costi legati al programma porterà, in definitiva, cinque euro di benefici all’UE. cittadini europei entro il 2040, dimostrando l’elevato rapporto qualità-prezzo degli investimenti in ricerca e innovazione per la società europea. Queste sono alcune delle principali conclusioni della valutazione ex post di Orizzonte 2020 pubblicata il 29 gennaio.

Orizzonte 2020 ha finanziato più di 35.000 progetti in sette anni e i bandi hanno attirato oltre un milione di candidature individuali da 177 paesi. Il programma ha svolto un ruolo cruciale nella lotta al cambiamento climatico e ha visto il 64,4% del suo budget investito nello sviluppo sostenibile. Orizzonte 2020, insieme al suo predecessore 7° PQ, è il secondo maggiore fornitore di scienze climatiche al mondo.

Il programma ha finanziato soluzioni concrete in vari settori, come nuovi trasporti alimentati a idrogeno, vaccini a mRNA, fotonica e micro e nanoelettronica. Quasi 4.000 brevetti e marchi sono il risultato dei finanziamenti di Orizzonte 2020. Il Consiglio Europeo per l’Innovazione si è distinto per il suo sostegno senza precedenti alle innovazioni tecnologiche potenzialmente rivoluzionarie e alle aziende deep tech.

Orizzonte 2020 ha alimentato una notevole crescita aggiuntiva del 20% nell’occupazione e un aumento del 30% del fatturato e del totale delle attività per le imprese partecipanti rispetto a quelle che non hanno avuto successo nonostante le domande di alta qualità. Nel lungo termine, si stima che il programma contribuirà con un aumento medio annuo di 15,9 miliardi di euro al PIL dell’UE, per un totale di 429 miliardi di euro nel periodo 2014-2040.

Gli scienziati finanziati da Orizzonte 2020 hanno contribuito a oltre 276.000 pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria. Orizzonte 2020 ha inoltre sostenuto 33 vincitori del Premio Nobel. Orizzonte 2020 è stato fondamentale anche per diversificare e migliorare le competenze e le conoscenze dei ricercatori. Orizzonte 2020 ha sostenuto la mobilità di quasi 50.000 ricercatori in diversi settori e paesi. Inoltre, il programma ha consentito all’UE di sviluppare e aggiornare infrastrutture di ricerca su larga scala sia a livello europeo che globale: oltre 24.000 ricercatori e organizzazioni hanno avuto accesso a queste infrastrutture, ampliando le opportunità di lavoro collaborativo e di progressi scientifici.

La valutazione ha individuato le seguenti aree di miglioramento:

una partecipazione più ampia,

ulteriore semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi,

rafforzamento della diffusione, valorizzazione e diffusione dei risultati,

sostegno alla partecipazione delle donne e rafforzamento delle sinergie con altre iniziative a livello comunitario, nazionale e regionale.

Le intuizioni e le principali conclusioni di questa valutazione finale di Orizzonte 2020 svolgeranno un ruolo cruciale non solo nel plasmare l’attuazione in corso di Orizzonte Europa, ma anche nell’influenzare lo sviluppo delle politiche per le future iniziative di ricerca e innovazione. Ciò garantisce che le lezioni apprese siano effettivamente integrate nei programmi attuali e futuri, migliorandone l’efficienza, la pertinenza e l’impatto per gli europei.

Orizzonte 2020 è stato l’ottavo programma di finanziamento della ricerca e dell’innovazione dell’Unione Europea, operativo dal 2014 al 2020 con un budget di quasi 80 miliardi di euro. Gli obiettivi di Orizzonte 2020 erano stimolare la crescita economica, creare posti di lavoro, promuovere la collaborazione nella ricerca e nell’innovazione, sostenere l’eccellenza scientifica e la leadership industriale e affrontare le sfide sociali in Europa.

La valutazione finale è stata elaborata su un’ampia base di prove con oltre 1.000 interviste con beneficiari di progetti, autorità nazionali e organismi di attuazione, nonché sondaggi sui partecipanti vincitori e non, combina ampie analisi quantitative e qualitative e si basa su un’ampia consultazione pubblica aperta con quasi 2000 risposte.


Documento di lavoro del personale

Rapporto della Commissione sulla valutazione finale di Orizzonte 2020

Allegati 1-6 della valutazione finale di Orizzonte 2020

Sintesi esecutiva della valutazione finale di Orizzonte 2020

Orizzonte Europa
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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C236 del 0 giugno informa della Relazione speciale 15/2022 della Corte dei conti europea: Le misure volte ad ampliare la partecipazione a Orizzonte 2020 sono state ben concepite, ma un cambiamento sostenibile dipenderà per lo più dalle autorità nazionali.

Per colmare il divario in termini di innovazione, Orizzonte 2020 ha introdotto specifiche “misure di ampliamento” volte a sostenere gli Stati membri che registrano ritardi nel settore della ricerca e dell’innovazione (R&I). La Corte ha verificato se tali misure fossero adatte allo scopo.

La conclusione a cui è giunta la Corte dei Conti è che le misure di ampliamento sono state ben concepite per ovviare alla limitata partecipazione ai programmi quadro in materia di R&I da parte dei paesi “getto dell’ampliamento”; tuttavia, per conseguire cambiamenti sostenibili occorre un impegno a livello nazionale. La capacità del Meccanismo di sostegno delle politiche di indurre tali cambiamenti è stata limitata.

La partecipazione alle misure di ampliamento non è stata uniforme ed i progetti finanziati, pur iniziando a mostrare risultati promettenti, incontrano problemi per quanto riguarda i finanziamenti complementari e la sostenibilità.

La Corte raccomanda alla Commissione europea di accrescere l’utilizzo del Meccanismo di sostegno delle politiche, mirare ad una partecipazione maggiormente bilanciata alle misure di ampliamento, facilitare la disponibilità di finanziamenti complementari per progetti, rafforzare la capacità dei beneficiari di sfruttare i risultati dei progetti e potenziare il monitoraggio.
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