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La Commissione europea ha annunciato il 10 aprile la selezione di 42 nuovi progetti per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi, che riceveranno oltre 424 milioni di € da fondi unionali. I progetti contribuiranno all’installazione di punti di ricarica elettrica e di stazioni di rifornimento di idrogeno, come pure all’elettrificazione degli aeroporti, avvicinando l’Europa agli obiettivi del Green Deal. I finanziamenti proverranno dallo strumento per le infrastrutture per i combustibili alternativi, che fa parte del meccanismo per collegare l’Europa (MCE).

Lo strumento per le infrastrutture per i combustibili alternativi, operante sulla base di un invito permanente a presentare progetti, finanzia la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi lungo la rete transeuropea di trasporto (TEN-T) dell’UE. Il finanziamento rientra nella seconda fase dello strumento per le infrastrutture per i combustibili alternativi (2024-2025), che sostiene in particolare gli obiettivi stabiliti dal nuovo regolamento sull’infrastruttura per i combustibili alternativi (AFIR), oltre agli obiettivi stabiliti nei regolamenti ReFuelEU Aviation e FuelEU Maritime.

Attualmente, informa la Commissione, è aperto un invito a presentare candidature nell’ambito dello strumento per le infrastrutture per i combustibili alternativi, con una dotazione di un miliardo di € per il periodo 2024-2025. Il primo termine per la presentazione delle candidature è il 24 settembre 2024.

Ulteriori informazioni disponibili qui.
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La Commissione europea informa sul sito della Rappresentanza italiana di aver presentato il 27 marzo tre iniziative per promuovere la cooperazione transnazionale tra gli istituti di istruzione superiore, con l’obiettivo ultimo di creare un diploma europeo.

Un diploma europeo volontario, scrive Bruxelles, andrebbe a vantaggio degli studenti e della comunità dell’istruzione superiore, stimolando la mobilità per l’apprendimento all’interno dell’UE e potenziando le competenze trasversali degli studenti. Contribuirebbe a soddisfare la domanda del mercato del lavoro e a rendere i laureati più attraenti per i futuri datori di lavoro, attirando nel contempo studenti provenienti da tutto il mondo e rafforzando la competitività europea.

Le tre iniziative affrontano gli ostacoli giuridici e amministrativi che impediscono alle università partner di istituire programmi di laurea congiunti competitivi a livello di laurea di primo livello, master o dottorato. Le proposte si basano sull’autonomia istituzionale e sulla libertà accademica delle università. Rispettano pienamente le competenze degli Stati membri e dei governi regionali nel settore dell’istruzione superiore.

Il pacchetto della Commissione comprende una comunicazione su un piano per un diploma europeo e due proposte di raccomandazioni del Consiglio a sostegno del settore dell’istruzione superiore: una per migliorare i processi di garanzia della qualità e il riconoscimento automatico delle qualifiche nell’istruzione superiore e l’altra per rendere le carriere accademiche più attraenti e sostenibili.

Sito web UE dedicato al diploma europeo

Scheda informativa UE sul diploma europeo
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Il Green Deal europeo è un pacchetto di iniziative strategiche dell’UE per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, diventando così il primo continente a impatto climatico zero.

Mentre ci muoviamo tra le complessità dell’implementazione del Green Deal europeo e di altre politiche verdi, è ormai evidente che il ruolo degli enti locali è fondamentale nel portare avanti iniziative e politiche sostenibili.

In questo quadro, il CCRE/CEMR è attivamente impegnato nella stesura di un rapporto che esamina specificamente le sfide incontrate dagli enti locali nell’attuazione delle politiche in materia di clima, energia, ambiente, mobilità ed economia circolare.

Attraverso un sondaggio anonimo rivolto a tutti i livelli delle autorità locali e regionali in Europa, il CCRE/CEMR desidera raccogliere informazioni inedite sull’applicazione in corso del Green Deal o di altre azioni sulle politiche verdi.

Il CCRE/CEMR vuole cogliere l’opportunità di ascoltare in modo diretto le esperienze, le migliori pratiche e le prospettive in qualità di rappresentanti locali o regionali.

Per rispondere al questionario completo occorrono solo 15 minuti (è disponibile un’opzione di traduzione automatica scegliendo la lingua preferita nel menu a tendina in alto a destra della pagina).

C’E’ TEMPO FINO AL 29 MARZO PER PARTECIPARE AL SONDAGGIO.
Link per compilare il sondaggio:
https://sprw.io/stt-vZKZjMfv7aEAJpLEN6C3xu

I DATI SARANNO UTILIZZATI SOLO DAL CCRE/CEMR, ELABORATI IN CONFORMITÀ CON LA DICHIARAZIONE SULLA PRIVACY DEL CCRE/CEMR NEL RISPETTO DEL GDPR E NON SARANNO TRASMESSI A NESSUN ALTRO. IL CCRE/CEMR RICHIEDE I DATI SOLO PER DARE SEGUITO A INTERVISTE/SPECIFICI CASI DI STUDIO CON COLORO CHE HANNO DATO IL LORO ESPLICITO CONSENSO. Per qualsiasi domanda relativa allo studio, alla politica CCRE/CEMR sulla privacy/al rispetto del GDPR nella raccolta e presentazione dei dati o altro, si prega di scrivere a greendeal@ccre-cemr.org.

Il CCRE/CEM ringrazia in anticipo per il contributo a questo sforzo collettivo ed informa che Il rapporto finale sarà pubblicato nell’autunno del 2024.
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Il primo rapporto sullo stato di avanzamento sugli obiettivi climatici e ambientali dell’ottavo programma d’azione per l’ambiente (8EAP), pubblicato nei giorni scorsi dall’Agenzia europea dell’ambiente, evidenzia cosa è necessario fare per raggiungere gli obiettivi ambientali dell’UE per il 2030.

Il rapporto sottolinea la necessità di concludere i negoziati sulle proposte del Green Deal avanzate dalla Commissione europea e che sono ancora in fase di negoziazione, e di apportare cambiamenti sistemici nei settori industriali chiave, in particolare l’agricoltura, l’alimentazione e la mobilità. Ciò sarà notevolmente agevolato dall’efficace attuazione sul campo della legislazione del Green Deal.

La valutazione mostra progressi in settori quali le emissioni di gas serra, la qualità dell’aria, l’ecologizzazione delle finanze e l’economia in generale. Tuttavia, sono necessari maggiori sforzi per realizzare un cambiamento sistemico in tutti i sistemi (cibo, energia, mobilità, commercio, edilizia, ecc.) e garantire il benessere per tutti entro i confini del pianeta.

Alcune raccomandazioni includono lo spostamento dell’onere fiscale su coloro che utilizzano più risorse e causano più inquinamento e l’accelerazione della graduale eliminazione dei sussidi dannosi per l’ambiente, che possono contribuire ad aumentare i finanziamenti pubblici e privati ​​dedicati alla transizione verde. Sono necessari ulteriori progressi anche verso modelli di produzione e consumo più sostenibili, rafforzando al contempo la competitività, la resilienza e l’autonomia strategica. L’economia dell’UE utilizza ancora troppe materie prime e fonti energetiche associate a livelli elevati di inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, esercitando quindi pressioni significative sugli ecosistemi, sulla biodiversità, sul territorio e sull’acqua.

La relazione sui progressi si basa sull’ottavo PAA quadro di monitoraggio, presentato dalla Commissione nel 2022. Monitora e valuta i progressi nel raggiungimento degli obiettivi climatici e obiettivi ambientali nell’UE e nei suoi 27 Stati membri. Basandosi su dati e competenze, il rapporto valuta i progressi dell’UE verso la neutralità climatica, la resilienza e la sostenibilità globale.
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La Commissione europea informa in un comunicato che offrirà assistenza tecnica a 11 regioni dell’UE per aiutarle a sfruttare il loro potenziale per attrarre, trattenere e sviluppare talenti. Per selezionare le regioni, la Commissione ha pubblicato un invito a manifestare interesse rivolto a tutte le regioni dell’UE che registrano un rapido calo della popolazione in età lavorativa e bassi livelli di istruzione superiore.

Nell’attuale contesto di aumento delle disparità territoriali e di crescente divario tra zone urbane e rurali, scrive Bruxelles, diverse regioni dell’UE sono gravemente colpite dalla diminuzione della popolazione in età lavorativa, con una perdita di 3,5 milioni di persone tra il 2015 e il 2020 nell’UE, e un ulteriore calo di 35 milioni di persone previsto entro il 2050. Alcune di queste regioni registrano inoltre una bassa percentuale di laureati e diplomati dell’istruzione superiore e una mobilità negativa della popolazione di età compresa tra i 15 e i 39 anni, trovandosi così nella cosiddetta “trappola per lo sviluppo dei talenti”.

46 regioni in 11 Stati membri (Bulgaria, Cechia, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Portogallo, Romania e Ungheria) possono rispondere all’invito a manifestare interesse. Il termine per la presentazione delle candidature è il 20 ottobre 2023.

L’invito fa seguito alla comunicazione sull’utilizzo dei talenti nelle regioni d’Europa, in cui la Commissione ha presentato le cause e gli effetti delle disparità regionali derivanti dalle sfide demografiche e con cui ha introdotto il meccanismo di incentivazione dei talenti. Il meccanismo aiuta le regioni dell’UE colpite dal rapido calo della popolazione in età lavorativa a formare, trattenere e attrarre le persone, sviluppandone le abilità e competenze necessarie per affrontare la transizione demografica. Si tratta di un’iniziativa importante nel contesto dell’Anno europeo delle competenze.

È possibile candidarsi sulla piattaforma per l’utilizzo dei talenti, dove sono reperibili maggiori informazioni.
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La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea per non aver posto fine alla discriminazione dei docenti stranieri.

Ciò è dovuto al fatto che l’Italia non applica adeguatamente la legislazione nazionale che recepisce le norme dell’UE sulla libera circolazione dei lavoratori (regolamento (UE) n. 492/2011 e articolo 45 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea).

Ai sensi del diritto dell’UE, i cittadini dell’UE che esercitano il loro diritto alla libera circolazione non devono essere discriminati a causa della loro nazionalità per quanto riguarda l’accesso all’occupazione e le condizioni di lavoro. La legge italiana fornisce un quadro accettabile per la cosiddetta ricostruzione delle carriere dei lettori stranieri (‘Lettore’) nelle università italiane. Ciò è stato riconosciuto dalla Corte di giustizia dell’Unione europea nella causa C-119/04.

Tuttavia, ad oggi, la maggior parte degli atenei in Italia non ha compiuto i passi necessari per una corretta ricostruzione delle carriere dei Lettori. Ciò include l’adeguamento della retribuzione, dell’anzianità e dei relativi benefici previdenziali a quelli di un ricercatore con contratto a tempo parziale. Comprende anche il diritto agli arretrati a partire dall’inizio del rapporto di lavoro. Di conseguenza, la maggior parte dei docenti stranieri non ha ancora ricevuto il denaro e i benefici a cui ha diritto.

La Commissione ha avviato la procedura d’infrazione contro l’Italia nel 2021 e ha dato seguito a un parere motivato nel gennaio 2023. Nonostante la legislazione nazionale e la sentenza della Corte, i docenti stranieri continuano a essere discriminati. Per questo motivo la Commissione deferisce ora l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea.

L’articolo 45 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) vieta la discriminazione dei cittadini dell’UE sulla base della loro nazionalità in un altro Stato membro dell’UE quando si tratta di accesso all’occupazione e condizioni di lavoro.

Questa disposizione del trattato è ulteriormente dettagliata nel regolamento (UE) n. 492/2011 sulla libera circolazione dei lavoratori. L’articolo 7, paragrafo 1, vieta agli Stati membri di trattare i lavoratori dell’UE in modo diverso dai lavoratori nazionali in base alla loro nazionalità per quanto riguarda qualsiasi condizione di impiego e di lavoro, in particolare per quanto riguarda la retribuzione.

Per maggiori informazioni

Procedura di infrazione

Banca dati delle decisioni di infrazione
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A seguito del primo bando per borse di mobilità individuali, 1 802 artisti e professionisti della cultura sono stati selezioni e avranno la possibilità di recarsi all’estero con Culture Moves Europe.Lo rende noto il sito della Rappresentanza italiana della commissione europea.

I candidati selezionati sono residenti nei 40 paesi aderenti al programma Europa creativa. Il programma prevede la copertura delle spese di viaggio e di soggiorno, nonché integrazioni individuali per mettere in contatto e permette la collaborazione con altri artisti, partecipare all’apprendimento non formale o esplorare il ricco patrimonio culturale europeo in un altro paese del programma Europa creativa.

Avviata nel 2022, questa nuova azione di finanziamento permanente del programma Europa creativa ha già dimostrato la sua rilevanza per i settori culturali e creativi, ricevendo un totale di 4 665 candidature (corrispondenti a 7 689 persone) durante l’apertura del primo bando. Con un bilancio di 21 milioni di € e attuato dal Goethe-Institut, Culture Moves Europe offrirà fino al 2025 7 000 borse ad artisti e professionisti della cultura, oltre che a organizzazioni che intendono offrire programmi di residenza per artisti.

I bandi per tutti i settori contemplati da Culture Moves Europe si aprono ogni anno tra l’autunno e la primavera. I prossimi inviti a presentare proposte per la mobilità individuale e le residenze saranno pubblicati nell’ottobre 2023.

Maggiori informazioni sui risultati odierni del bando Culture Moves Europe
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All’insegna del motto “Le tue Alpi! Il tuo futuro! Il progetto!” I giovani di tutte le regioni alpine sono invitati a presentare le loro idee progettuali per uno sviluppo attraente, moderno e sostenibile dello spazio alpino entro il 10 settembre 2023.

Lo rende noto il sito Sviluppo regionale e urbano dell’UE.

La strategia dell’Unione europea per la regione alpina (EUSALP) e la regione Bourgogne-Franche-Comté organizzano il concorso PITCH YOUR PROJECT, per i giovani tra i 16 e i 25 anni.

Possono partecipare al concorso sia singoli individui che gruppi come classi scolastiche, gruppi di studenti o associazioni giovanili. Al termine del periodo di candidatura, una giuria di esperti valuterà tutti i progetti presentati in due categorie di età e selezionerà i cinque migliori progetti.

Quest’anno, i candidati devono presentare progetti in 4 categorie:

Cambiamenti climatici e gestione dell’acqua

Mobilità & Energia

Economia circolare e artigianato alpino

Innovazione sociale e sinergie intergenerazionali

I rappresentanti dei cinque progetti meglio classificati sono invitati a presentare le loro idee in un “pitch” a un pubblico di esperti internazionali a novembre a Strasburgo. In una votazione pubblica, il pubblico selezionerà tre progetti vincitori che riceveranno premi in denaro di 5.000, 3.000 e 2.000 euro. I vincitori riceveranno inoltre un supporto attivo nella realizzazione dei loro progetti da parte di esperti dei paesi EUSALP.

Per candidarsi seguire il link: https://eusalp-youth.eu/home-pitch-your-project/
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