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La Commissione europea ha avviato l’8 febbraio la consultazione pubblica sul futuro della mobilità per l’apprendimento, in vista della sua prossima proposta normativa. Lo rende noto il sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea.
Lo scopo della consultazione è informare i cittadini e tutte le parti interessate in merito alla prossima proposta e raccogliere informazioni e opinioni. L’UE e i suoi Stati membri sono impegnati a promuovere la mobilità transfrontaliera per l’apprendimento nello spazio europeo dell’istruzione per tutti i discenti, gli educatori e il personale del settore dell’istruzione.

La mobilità transfrontaliera per l’apprendimento si è dimostrata un’esperienza estremamente preziosa per acquisire conoscenze, abilità e competenze necessarie per lo sviluppo personale, educativo e professionale, come anche per l’impegno civico e l’inclusione sociale.

Tuttavia solo il 15% dei giovani ha intrapreso esperienze di studio, formazione o apprendistato in un altro paese dell’UE. Pertanto, come annunciato nel suo programma di lavoro per il 2023, la Commissione ha deciso di presentare una proposta di aggiornamento dell’attuale quadro di mobilità per l’apprendimento dell’UE, allo scopo di agevolare i trasferimenti tra i sistemi di istruzione e promuovere la mobilità ai fini dell’apprendimento come opportunità per tutti.

La consultazione pubblica riguarda i principali ostacoli alla partecipazione alla mobilità per l’apprendimento e le modalità per affrontarli, ed è rivolta ai cittadini e alle parti interessate, quali discenti, educatori, personale di tutti i settori dell’istruzione e della formazione, animatori socioeducativi, apprendisti e personale sportivo. In particolare, sono invitate a condividere le loro opinioni le organizzazioni che inviano e accolgono partecipanti ad attività di mobilità, compresi i datori di lavoro. Molto preziosi saranno anche i contributi dei responsabili politici, delle organizzazioni delle parti interessate e dei ricercatori.

L’invito a presentare contributi e il questionario della consultazione pubblica, disponibili in tutte le lingue dell’UE, resteranno aperti per 12 settimane sul portale “Dì la tua”
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